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anno scolastico 2012-2013 numeri cifre che descrivono la situazione della scuola italiana secondo il Ministero della Pubblica istruzione

Sicuramente non possiamo dire che al Ministero dell'Istruzione non facciamo i compiti per casa: così se gli studenti spesso sono impegnati nel weekend a studiare, avviene anche che il sabato pomeriggio il Ministero pubblichi le cifri su studenti, professori e presidi l'anno scolastico 2012-2013.

Una bella differenza rispetto agli anni passati, quando questi dati venivano dati con molto ritardo. Cosa ne è emerso? Andiamo a scoprirlo.

22 STUDENTI PER CLASSE, 12 ALUNNI PER PROF - Gli studenti iscritti sono 7.862.470 divisi in 365.255 classi, in aumento circa 36.000 unità rispetto allo scorso anno. Scuola sovraffollata? La media aritmetica conta quindi 22 alunni per classe, quindi non dovrebbero esistere le classi pollaio. Ma come ben sappiamo la media del pollo non descrive sempre correttamente la realtà, infatti il Codacons lamenta che sono circa il 30% le classi con più di 25 alunni. Sicuramente non mancano i prof: sono 625.878, per la prima volta in aumento dopo 10 anni di tagli, che si sono tradotti in 12,6 alunni per docente, in aumento rispetto al dato medio di 10,6 del 1995 ma sempre inferiore alla media di altri paesi europei che però vantano una diversa struttura del sistema scolastico. Lo stesso Ministero ammette che “considerato l’aumento degli studenti, se da un lato si è arrestato il trend negativo degli ultimi anni, dall’altro non è stato possibile reperire ulteriori risorse capaci di compensare l’incremento demografico”.

STUDENTI STRANIERI: 1 SU 10 - Gli studenti di cittadinanza non italiana sono circa 750.000, pressappoco uno studente su 10. In questo senso la scuola rappresenta un vero e proprio avamposto, visto che gli stranieri nel nostro paese rappresentano circa il 7,5% dell’intera popolazione. Poco meno della metà di loro è nato in Italia. Le regioni con la più alta concentrazione di studenti stranieri sono, nell’ordine, Lombardia, Veneto, Emilia, Piemonte e Lazio.

STUDENTI SEMPRE PIU’ TECNICI - Forse gli appelli di Confindustria e la crisi economica stanno pian piano orientando gli studenti verso percorso di formazione secondaria tecnico-professionali, che sembrano attualmente rispondere meglio ad alcuni tipi di profili professionali molto richiesti dal mercato del lavoro. Il 54% degli iscritti al primo superiore ha scelto un tecnico o un professionale, in lieve aumento rispetto all’anno passato. I percorsi più gettonati? Amministrazione finanze e marketing e Enogastronomia e Ospitalità alberghiera.

CERCASI PRESIDE DISPERATAMENTE - Tramonta anche la figura del Preside come presenza costante nelle scuole: per razionalizzare i costi, le sedi scolastiche autonome sono passate da 10.219 a 9.134. Tra queste, 1.154 sono le sedi sottodimensionate, cioè con meno 600 alunni (o meno di 400 alunni nelle scuole di montagna o nelle piccole isole), alle quali non è possibile assegnare un Dirigente scolastico titolare. Ben 1.500 dirigenti scolastici saranno reggenti, ovvero si occuperanno di più di una sede scolastica. Senza contare che in condizioni normali una sede scolastica può essere a sua volta un raggruppamento di più edifici magari distanti tra loro.

Cosa hai trovato al ritorno a scuola? Ti manca un preside, un prof, un compagno? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!

Daniele Grassucci