
Con Facebook e Twitter le notizie fanno letteralmente il giro del mondo. Lo sanno bene i responsabili dei due social network più famosi del momento che hanno stilato una vera e propria classifica delle news più condivise durante l’anno che sta per terminare: i 40 post americani più virali di tutto il 2011 e i 10 tweet più importanti dell’anno.
A voi le classifiche.
I 40 articoli più condivisi su Facebook (sono riportati solo i più significativi):
1. Foto satellitari del Giappone, prima e dopo il terremoto
2. “Cosa gli insegnanti vogliono veramente dire ai genitori”. Articolo in cui si parla dell’atteggiamento di certi genitori nel difendere a tutti i costi i propri figli togliendo credibilità ai professori.
3. "No, il tuo segno zodiacale non è cambiato”. Parla del nuovo segno astrologico dell’Ofiuco.
4. “Genitori, non vestite le vostre figlie come sgualdrine”. Pezzo che critica l’abbigliamento da “adulte” di alcune bambine.
5. Video di un ballo, molto strano e divertente, tra padre e figlia durante le nozze di quest’ultima.
6. Articolo sul lutto portato dal cane di un militare americano ucciso in Afghanistan.
7. Articolo sulle novità della versione aggiornata di Facebook.
8. “Cane in Giappone imane al fianco dell’amico ferito sotto le macerie”
9. “Coccodrilli giganti catturati vivi nelle Filippine”.
14. “Perché le madri cinesi sono superiori”
15. Video su una immaginaria conversazione di due bambini di pochi mesi.
16. “Uomo rapina una banca per fornire cure mediche in carcere”.
17. “Perché non siete sposati”.
18. “L’elogio della sorella per Steve Jobs”.
26. “Le facce più tipiche sul pianeta”.
31. “Come farsi assumere per il lavoro dei tuoi sogni”.
33. “Le cose che i bambini nati nel 2011 non sapranno mai”.
34. “La psicologia della vendetta: perché dovremmo smettere di celebrare la morte di Osama Bin Laden”.
35. Photogallery “Dove dormono I bambini”.
37. “Steve Jobs, Apple founder, dies”.
40. “Steve Jobs’s Patents”.
La Top Ten dei tweet più importanti dell’anno:
1) «Welcome back Egypt». Il primo tweet del manager di Google, Wael Ghonin, simbolo della rivolta in Egitto, quando fu liberato dopo 22 giorni di pigionia
2) «Helicopter hovering above Abbottabad at 1 AM (is a rare event)». Parole del consulente informatico Sohaib Athar che si sorprendeva di un elicottero che volava sulla città di Abbottabad in piena notte definendolo un evento raro: si trattava del raid americano che avrebbe portato all’uccisione di Osama Bin Laden.
3) «My daughter her name is sarah m.rivera». Il primo messaggio postato da un senzatetto di New York quando una organizzazione umanitaria gli regalò un cellulare prepagato: postò la foto della figlia che non vedeva da più di 10 anni e lei,il giorno dopo, lo chiamò.
4) «This lockout is really boring….anybody playing flaf football in Okc…I need to run around something!» Il 31 ottobre Kevin Durant, ala degli Oklahoma City Thunder, chiese che qualcuno lo invitasse a fare una partita a football. Lo fece uno studente universitario.
5) «Brooms up London!» L’attore Andrew Hayden-Smith scrisse proprio “Scopiamo Londra!” per invitare i londinesi a pulire le strade della capitale britannica dopo i disordini di agosto.
6) «Here’s another Photo of the shuttle from my plane». Fu la 33enne Stefanie Gordon a scattare, dal suo aereo diretto in Florida, la foto della navicella che emergeva dalle nuvole quando, il 16 maggio, la Nasa lanciò lo space shuttle Endeavour.
7) «Earthquake». Terremoto in Giappone l’11 marzo.
8) «Subtitles are always so bad». Julia Probst è un’esperta di lettura delle labbra e tifosa di calcio che ama postare le frasi dette da giocatori e allenatori sul campo per aiutare le persone affette da sordità. Il 6 novembre con questo tweet la ragazza si è lamentata per la scarsa qualità dei sottotitoli durante le partite trasmesse in televisione.
9) «Ercis central mosque behind the apartment building». Questo è il tweet di un giornalista molto famoso della tv turka che, dopo il terremoto in Turchia del 23 ottobre, permise ai soccorritori di salvare due persone intrappolate in una moschea.
10) «Hey @Mortons – can you meet me at the Newark airport with a porthouse when I land in two hours?». È il messaggio di un consulente finanziario che lo scorso 17 agosto, di ritorno a New York, chiese al suo ristorante di fiducia di portargli una bistecca in aeroporto. Al suo arrivo trovò un cameriere e la sua cena.
Qualcuno tra questi forse lo avrete condiviso o twittato anche voi...
Cristina Montini