
Un divieto che non conosce precedenti e che fa delle Maldive un laboratorio mondiale di salute pubblica: dal 1° novembre, chi è nato dopo il 1° gennaio 2007 nello Stato insulare dell'Oceano Indiano non potrà più comprare, fumare o vendere prodotti del tabacco. La norma, entrata ufficialmente in vigore dopo mesi di dibattito, segna la nascita di una vera e propria “generazione senza fumo”.
Il provvedimento, ratificato nella primavera del 2025 dal Presidente, è stato accolto con entusiasmo dall’Unicef, che l’ha definito “una pietra miliare essenziale per affrontare il crescente peso delle malattie non trasmissibili come il diabete, le malattie cardiache e il cancro alle Maldive, anche tra i giovani”.
Indice
Una legge per una generazione libera dal tabacco
Per le autorità, la misura mira a “proteggere la salute pubblica e promuovere una generazione libera dal tabacco”.
La legge, inoltre, non si limita a vietare l’acquisto di tali prodotti. Per chi ha meno di 21 anni, infatti, non potrà partecipare ad attività di vendita o a eventi commerciali legati al tabacco.
Si tratta di un ulteriore passo avanti rispetto all’anno precedente, quando l’età legale per fumare era stata portata da 18 a 21 anni. I commercianti, inoltre, dovranno verificare l’età dei clienti prima della vendita, pena una multa di 50.000 rufiyaa, pari a circa 2.830 euro.
L’entrata in vigore del Tobacco Control Act è stata celebrata con un evento simbolico: una corsa di 24 ore, la "Torch-Run", che ha visto la partecipazione di migliaia di persone.
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Niente sigarette elettroniche e multe salate
La nuova norma si inserisce in un quadro normativo già molto rigido: le Maldive avevano già introdotto un divieto totale di importazione, vendita, distribuzione e utilizzo di sigarette elettroniche, senza distinzione di età. E l’uso dei dispositivi di svapo è punito con una multa di 5.000 rufiyaa, circa 283 euro.
L’obiettivo dichiarato è duplice: proteggere la popolazione dall’impatto delle patologie legate al fumo e ridurre i costi sanitari pubblici. Le autorità sperano che la misura possa stimolare una maggiore consapevolezza sui rischi del tabacco e promuovere abitudini più sane fin dalla giovane età.
Una misura che riguarda anche i turisti
Il divieto non vale solo per cittadini e residenti. Anche i visitatori stranieri, che ogni anno affollano le oltre 1.100 isole dell’arcipelago, dovranno rispettare la legge. Una scelta che non stupisce, considerando che il turismo rappresenta circa il 30% del Pil del Paese e che le Maldive puntano a presentarsi come una destinazione sempre più sostenibile e salutare.
Secondo l’emittente statale 'PsmNews', la disposizione riflette la visione del presidente di promuovere una “cittadinanza competente, retta dal punto di vista morale e diligente”. Anche la first lady ha espresso entusiasmo per la misura, definendola in un post su X “un passo coraggioso e scientificamente supportato per spezzare il circolo vizioso della dipendenza e prevenire le malattie”.

Dopo la Nuova Zelanda, l’esperimento continua
Prima delle Maldive, solo la Nuova Zelanda aveva introdotto un divieto simile, vietando la vendita di sigarette ai nati dopo il 2009. Tuttavia, la legge è stata abrogata nel novembre 2023 dopo il cambio di governo: la coalizione di centrodestra, al governo, si è detta contraria alla misura.
Il Ministro delle Finanze neozelandese aveva spiegato che il passo indietro era dovuto alla necessità di finanziare i tagli fiscali con i ricavi provenienti dalle sigarette. Un provvedimento analogo è oggi in discussione nel Regno Unito, ma deve ancora affrontare l’intero iter parlamentare.