
L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando numerosi settori produttivi, compreso quello dell’arte orafa. Se, infatti, fino a poco tempo fa sembrava impensabile associare tecnologia e creatività manuale, oggi è possibile progettare e realizzare gioielli anche grazie all’aiuto dell’IA. Ma come funziona esattamente questo connubio tra innovazione e tradizione?
A spiegarlo è Alessia Crivelli, direttore generale dell’azienda orafa Crivelli, intervistata nel consueto appuntamento settimanale su TikTok con la rubrica Like a Pro(f) di Skuola.net.
@skuolanet ChatGPT disegna un gioiello che mi può far diventare ricco: magari esistesse un prompt così, però l'Intelligenzaartificiale è arrivata anche nel settore della gioielleria? Ebbene si, anche in questo ambito l'AI sta emergendo come uno strumento rivoluzionario, ma non niente paura: non ci sta rubando il lavoro, lo sta semplicemente trasformando L'AI non sostituisce la mente umana, ma diventa un potente alleato: ogni creativo, con i giusti input, può collaborare con l'intelligenza artificiale per creare qualcosa di unico e innovativo. La bellezza sta nel fatto che, nonostante il progresso tecnologico, questo mestiere (come tanti altri) continuerà a basarsi sulla manualità, sull'artigianalità e su una tradizione che si tramanda da secoli. Ne abbiamo parlato con Alessia Crivelli, vicepresidente di Federorafi, che ci ha raccontato come questo settore si stia trasformando pur mantenendo la sua eredità, offrendo spazio e opportunità lavorative a tantissime professioni: dai mestieri tradizionali come l'incastonatore e l'orefice, fino a nuove figure come il tecnico delle macchine a controllo numerico o il responsabile della comunicazione sui social media, il settore orafo continua ad arricchirsi di competenze che vanno ben oltre la semplice creazione fisica del gioiello. Il futuro della gioielleria è quindi un mix perfetto tra tradizione e innovazione: la tecnologia non cancella la storia, ma la arricchisce, permettendo di creare opere che un giorno saranno raccontate come icone di bellezza senza tempo Ricordiamoci che anche con l'ausilio dell'AI ogni creazione rimarrà unica, costruita su materiali nobili e con radici storiche profonde, che continueranno a vivere nel tempo
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Un alleato, non un sostituto
“La realtà è che l'IA è uno strumento straordinario che può collaborare con noi, ma non sostituisce la mente umana”, afferma Crivelli parlando del ruolo dell’intelligenza artificiale nel mondo della gioielleria.
Secondo l’esperta, il processo creativo resta saldamente nelle mani dell’uomo, ma può essere arricchito grazie al supporto della tecnologia. “Il creativo collabora e parla con l’intelligenza artificiale attraverso degli input. Così si crea una comunicazione tra i due che tira fuori un pensiero umano”.
Un mestiere fatto ancora di mani e storia
Nonostante l’uso di strumenti avanzati, il settore orafo rimane dunque profondamente legato alla manualità e all’artigianato. “Il nostro mestiere è estremamente manuale, il mondo della gioielleria è fatto da una storia di artigianalità fortissima”, ricorda l'esperta.
Questa tradizione si riflette anche nella varietà di professioni che ruotano attorno alla creazione di un gioiello: “All’interno di questo mondo ci sono molti mestieri, dai più classici come incastonatore e orefice per passare poi al disegnatore al cad e a tutto ciò che ha a che fare con i programmi. Come le stampanti 3D, le nuove prototipatrici”.
Tra innovazione e organizzazione
Ma non finisce qui: l’evoluzione del settore ha portato all’ingresso di nuove figure professionali. “Ci sono ulteriori mestieri come la parte svolta dagli ingegneri gestionali all’interno della produzione, i tecnici delle macchine a controllo numerico. C’è poi la parte di management dell’azienda e anche quella di comunicazione”.
Il mondo della gioielleria è, così, oggi un mix tra tradizione e innovazione, dove anche l'intelligenza artificiale inizia a trovare un suo posto. Come fa notare l'esperta, non dobbiamo mai dimenticare che “viviamo in un mondo con radici storiche e materiali eterni, preziosi e nobili, grazie ai quali si può creare qualcosa di unico che resterà nel tempo”.