
Alzi la mano chi non ha mai sentito nominare la parola hashtag. In questo momento, quasi sicuramente, nessuno avrà fatto il gesto di abdurre il proprio arto superiore verso il cielo: infatti il termine “hashtag” che identifica le etichette utilizzate da Twitter per catalogare i tweet correlati ad uno stesso argomento, è diventato talmente popolare e di uso comune che è impossibile non averlo mai sentito e non essersi mai imbattuti in esso.
LA PAROLA PIU' POPOLARE DEL 2012 - Per conoscere l’hashtag non occorre essere utenti di Twitter, la pressione mediatica su questo neologismo è stata talmente forte nell’anno appena conclusosi, che l'American Dialect Society lo ha nominato parola dell’anno.
Le famose tag precedute dal cancelletto (#) hanno conosciuto nel 2012 un vero e proprio periodo d’oro, coronato anche dalla copertina che ad esse il settimanale Newsweek ha dedicato. Sebbene il termine fosse già presente nell’uso corrente da qualche anno, il riconoscimento ufficiale della sua popolarità è arrivato solo recentemente, sottolineando come negli ultimi anni a farla da padroni siano stati sempre più frequentemente neologismi provenienti dal mondo digitale, segno di una civiltà che si muove sempre di più verso l’immateriale.TRA I CANDIDATI "GANGNAM STYLE" - Ben Zimmer, presidente del Comitato ADS New Words, ha motivato il successo della parola hashtag con la sua capacità nel creare una forte ed immediata tendenza sul web. Inoltre ha specificato che il termine “può a volte essere presente nella comunicazione orale per introdurre un commento stringato rispetto a qualcosa che è già stato detto". L’etichetta del social network cinguettante ha quindi spiazzato di misura altri termini che ci hanno comunque assillato nello scorso anno, come Gangnam Style e Fiscal Cliff. Alla fine il famoso cancelletto l’ha fatta da padrone ed è riuscito ad entrare nell’albo d’oro al fianco di Google, che è stata nominata addirittura parola del decennio.
IL RIENTRO A SCUOLA SU TWITTER - E si sa ormai come l’hashtag abbia il potere di aggregare opinioni comuni e innescare discussioni. In questi giorni, ad esempio, gli studenti italiani hanno sfogato su twitter la loro frustrazione per il traumatico rientro a scuola, descrivendo in pochi ma pungenti caratteri le loro emozioni, sensazioni e speranze. Un clima di condivisione di pensiero che, spesso, diventa un vero sfogo ansiogeno in grado di riempire i feed degli altri utenti, situazione ben descritta da un tweet che nelle ultime ore sta girando tantissimo: “'Addio addio, amici addio...' cit. twitteriani che stanno per affrontare il rientro a scuola”.
Mirko Carnevale
Leggi anche:
Le elementari e le medie raccontate in un tweet
Compiti per le vacanze, è protesta sul web