ImmaFer
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La GenZ risponde alla guerra a colpi di tiktok
Fonte: TikTok @stephaniee0410


Mentre il mondo guarda con apprensione all’escalation militare tra Israele e Iran, accompagnata dall’ingresso diretto degli Stati Uniti nel conflitto, sui social – in particolare su TikTok – la reazione della Generazione Z prende una direzione tutta sua.

Video virali, battute taglienti, meme surreali: la paura viene affrontata con ironia e un pizzico di dissociazione. Un modo per esorcizzare l’ansia, coerente con uno stile comunicativo, quello che contraddistingue la GenZ, che ormai è diventato una consuetudine per affrontare qualunque tema.

Indice

  1. Una guerra da meme
  2. Il paradosso del tema
  3. L'ironia come difesa dissociativa
  4. La moda per la guerra
  5. Un modo (digitale) per restare lucidi

Una guerra da meme

Le immagini allusive a scene di guerra vengono rilanciate con didascalie ironiche come “l’estate sarà fantastica”. Non mancano i balletti tipici del social, mentre in sottofondo risuonano brani pop come Blow di Kesha.

@madilynwikemazur

We are the most unserious people I have ever met. #ww3 #ww3memes #fyp #fypシ #trending #fypシ #fypage #unserious #millennial #millennialsoftiktok #genz

♬ Blow - Ke$ha

Alcuni video toccano anche le 10 milioni di visualizzazioni, trasformando la crisi in un trend da cavalcare. Gli hashtag legati alla “WW3” (Terza Guerra Mondiale) stanno registrando numeri record e il tono dominante è un mix tra sarcasmo e sconcerto.

Il paradosso del tema

Il paradosso è tutto qui: mentre Google Trends segnala un aumento del 5.000% delle ricerche su “gli Stati Uniti andranno in guerra” e del 2.000% per “Terza guerra mondiale”, sui social le domande sono altre. “Questo influirà sul mio ordine di SHEIN?”, “Posso portare le cuffiette in trincea?”, “Si potranno postare storie Instagram dal fronte?”.

L'ironia come difesa dissociativa

Per chi è cresciuto in un mondo segnato da crisi continue, dalla pandemia alla crisi climatica, passando per il collasso del mercato del lavoro e l’instabilità politica, l'ironia si conferma una strategia per non soccombere. Questo atteggiamento è una forma di dissociazione, attuata a livello generazionale, ora facilmente applicabile anche alla guerra.

@enriquealderete8

Ya’ll can call me unc all you want now as long as I’m safe from the draft. #israel #iran #ww3 #bombs #worldwar3 #fyp #foryou #fypシ #MemeCut #Meme #MemeCut

♬ original sound - GreenScreamMemes

La moda per la guerra

Un altro filone virale è quello fashion: una delle clip più condivise propone una compilation di outfit ispirati al mimetico, con la didascalia “Idee di abbigliamento per la terza guerra mondiale”. Altri si concentrano su tutorial ironici come “GRWM (preparati con me) per essere bombardato”.

L’obiettivo non è banalizzare, ma neutralizzare, almeno temporaneamente, la paura.

@mariadelmarscafid

What are we wearing for this guys? #fyp #ww3

♬ Blow - Ke$ha

Un modo (digitale) per restare lucidi

Non è la prima volta che la GenZ risponde con meme e ironia agli eventi più drammatici. Era successo durante il lockdown, durante le rivolte negli Stati Uniti e perfino durante i combattimenti sul fronte russo-ucraino.

Non si tratta di leggerezza, ma di una forma diversa di elaborazione collettiva. Sui social, anche l’ansia globale può diventare virale.

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