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Ministra Roccella
Fonte: pariopportunita.gov.it

Le ultime dichiarazioni della ministra per la Famiglia e le Pari opportunità, Eugenia Maria Roccella, hanno scatenato un’ondata di polemiche, dopo il suo intervento durante il convegno "La storia stravolta e il futuro da costruire", organizzato dall’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei) al Cnel, a Roma. Al centro della bufera, alcune affermazioni sulle visite scolastiche ad Auschwitz e il loro presunto utilizzo ideologico.

"Gite ad Auschwitz? A che cosa sono servite? Sono state incoraggiate e valorizzate perché servivano effettivamente all'inverso", ha dichiarato Roccella, come riporta 'SkyTg24'. "Servivano a dirci che l'antisemitismo era qualcosa che riguardava un tempo ormai collocato nella storia, e collocato in una precisa area: il fascismo".

Parole, interpretate da molti come una forma di minimizzazione del ruolo del fascismo italiano nella persecuzione degli ebrei e nella Shoah, che non potevano che innescare reazioni immediate.

Indice

  1. Il commento di Liliana Segre
  2. L'intervento della ministra Roccella
  3. Pd: “Parole gravi, non si minimizzi la responsabilità dei fascisti”
  4. Roccella replica: "Frasi strumentalizzate, andrò in Commissione Segre"

Il commento di Liliana Segre

Tra le reazioni più dure, quella della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz . “Stento a credere che una ministra della Repubblica, dopo avere definito ‘gite’ i viaggi di istruzione ad Auschwitz, possa avere detto che sono stati incoraggiati per incentivare l’antifascismo”, ha affermato.

“Quale sarebbe la colpa? Durante la seconda guerra mondiale, in tutta l’Europa occupata dalle potenze dell’Asse, i nazisti, con la collaborazione zelante dei fascisti locali, compresi quelli italiani della RSI, realizzarono una colossale industria della morte per cancellare dalla faccia della terra ebrei, rom e sinti e altre minoranze”.

Segre ha poi aggiunto: “La formazione dei nostri figli e nipoti deve partire dalla conoscenza della storia. La memoria della verità storica fa male solo a chi conserva scheletri negli armadi”.

L'intervento della ministra Roccella

Durante il suo intervento, Roccella ha anche osservato che “il problema era essere antifascista, non essere antisemita”. Ha poi proseguito: “Penso che il problema oggi sia fare i conti con il nostro antisemitismo, fare i conti con il nostro passato senza illuderci che tutto si sia affinato in un'epoca storica e in un'area politica, cosa che trovo difficile sostenere”.

Secondo la Ministra, oggi l’antisemitismo assume anche forme nuove e si lega al conflitto israelo-palestinese. “Il gusto con cui si usa la parola genocidio, ributtandola in faccia a chi del genocidio ha un’esperienza molto documentata e precisa, è davvero sconvolgente”, ha affermato. “Non si è fatto i conti fino in fondo con l’antisemitismo nel nostro Paese”.

Pd: “Parole gravi, non si minimizzi la responsabilità dei fascisti”

Anche il Partito Democratico ha espresso una dura critica, definendo “gravi” le affermazioni della Ministra. In una nota, alcuni esponenti del PD hanno sottolineato come queste dichiarazioni rischino di ridurre la portata delle responsabilità del fascismo nella Shoah.

"Non si può riscrivere la storia, né mettere sullo stesso piano responsabilità diverse. Le parole hanno un peso", si legge nella dichiarazione diffusa dal partito.

Roccella replica: "Frasi strumentalizzate, andrò in Commissione Segre"

Di fronte alla polemica, Roccella ha replicato sostenendo che le sue dichiarazioni sono state travisate. “Delle mie chiarissime parole di oggi contro l’antisemitismo è stata data un’interpretazione distorta da chi è animato da cattiva coscienza e ha l’interesse a strumentalizzare per nascondere l’odio anti-ebraico che dal 7 ottobre ribolle senza freni a sinistra, o da chi non ha ascoltato direttamente il discorso”, ha affermato.

“Immaginare che una persona come me, da sempre amica di Israele e degli ebrei, possa presentarsi di fronte all’Unione delle comunità ebraiche per pronunciare parole negazioniste, è ridicolo prima ancora che strumentale”, ha aggiunto. Ma, secondo Roccella, “la platea che mi ascoltava ha perfettamente compreso il senso del mio discorso”.

Infine, la Ministra ha annunciato l’intenzione di farsi ascoltare dalla Commissione Segre: “Ogni dubbio potrà essere chiarito, innanzitutto di fronte alla senatrice Segre, certamente in buona fede e alla quale telefonerò direttamente, e anche di fronte a chi di buona fede dal 7 ottobre in poi ne ha dimostrata davvero poca”.

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