
All’apparenza ottenere ciò che si vuole dai propri genitori può sembrare una conquista, e fare comodo. Ma in realtà non è una conquista ed è solo un segno di mancato interesse e “non voglia” di fare i genitori, che non aiuta i ragazzi a responsabilizzarsi ma li spinge a fare cose su cui loro stessi magari hanno dei dubbi o a volte vorrebbero essere impediti nel fare.
La differenza tra genitori e figli dovrebbe essere questa: il genitore tiene le regole e le spiega ai figli dandone un senso, i figli cercano di disobbedire alle regole e nel varcare il confine tra ciò che è lecito ed illecito capiscono il perché delle regole. Ma il confine deve essere chiaro all’adulto, ed è l’adulto a doversi prendere la responsabilità di dare dei principi ai figli. Poi la comprensione dei principi avverrà a suo tempo ma solo quando un ragazzo li ha chiari e li vede come esempio nei suoi adulti.
Il confine tra lecito e illecito
Perché la realtà è che nessuno vuole avere delle regole ed è anche giusto che un giovane desideri misurare il limite tra ciò che è proibito e illecito e ciò che è giusto e lecito. Ma tutto è lecito e possibile senza nessuno che detta una regola e tiene fermo il confine tra lecito ed illecito, tra ciò che si può e non si può fare e dire. E da giovani fare lo sforzo di non disperdersi in cose inutili decidendolo da soli non è semplice perché significa dire no. Se invece alle nostre spalle c’è chi dice no per noi si ha un capro espiatorio e si fa molta meno fatica ad andare nella direzione giusta.
Perché non avere regole è un problema
Se un adulto non dà regole mette un giovane nei guai. Apparentemente il ragazzo deve capire le cose da solo facendo i suoi errori ma non è così, perché nessuno capisce le cose che non sono spiegate. Sarebbe come dire che un fiume deve andare dritto senza un argine.I genitori devono fare da argine perché un fiume in piena possa scorrere tranquillamente a valle senza disperdere acqua o traboccare.
I ragazzi sono come fiumi in piena e lasciarli senza argini è spesso una scusa dei genitori che non hanno nessuna voglia di contenerne le emozioni o di parlare con loro del perché delle cose.
Ma se sei un ragazzo ed hai questo tipo di genitori non puoi cambiarli.
Cercare nuovi punti di riferimento
Però puoi vedere intorno a te di trovar esempi di adulti che sanno spiegarti ed agire in modo coerente, di tuoi coetanei che grazie alle regole che si danno vanno avanti senza perdere tempo. Non è facile ma si può fare.Dove trovare dei buoni esempi di vita. E come ragionare perché la vita non sia una dispersione di esperienze senza senso, ma abbia una direzione, anche quando non si abbia una famiglia che ce le indica?
Il primo ragionamento da fare è quello di vedere le cose in funzione di un tempo che vada oltre la giornata o la serata, ma proiettarsi nell’ottica di 3 mesi a venire, interrotti magari da una festività una vacanza o l’inizio di un periodo scolastico definito.
E in questo arco di tempo chiedersi cosa ci interessa realizzare o imparare.
Poi guardarsi intorno, e non solo nella vita vera ma anche pensare a quali personaggi hanno realizzato qualcosa di interessante, studiando bene il loro percorso e capendo come hanno fatto. Cercare di parlare con qualche professore di Scuola, o qualche persona che ha delle responsabilità nella vita sociale, o qualche persona che gestisce una attività presso la quale ci rechiamo spesso. Il Confronto ed il dialogo danno mille idee e spunti utilissimi su come evitare di perdere tempo, su come muoversi e su cosa soprattutto non fare avendo delle regole.
E se i genitori che abbiamo invece non sono in grado di farci da spalla sulle regole del buon vivere sapranno certamente amarci in altri modi.
Dal 1995 ad oggi la mia attività professionale si è svolta nell’ambito della Psicologia sotto forma di consulenza aziendale ed individuale ad ADULTI, FAMIGLIE e Gruppi, nell’ambito del sostegno agli adulti, della Formazione ed Assessment in Psicologia del lavoro, Coaching a manager, Counselling e sostegno ai Giovani, Mediazione alle Famiglie, Consulenza
alle Aziende.
Ho un Approccio Concreto, Focalizzato su obiettivi e molto Aperto.