4' di lettura 4' di lettura
Guardia di finanza multa passeggero

Immagina di salire su un treno per un viaggio di routine e ritrovarti, anni dopo, con una multa salatissima sulle spalle. E' quanto accaduto a un viaggiatore che è stato raggiunto da una sanzione di ben 21 milioni di euro.

Biglietto scaduto? Non proprio. Il fatto è che l'uomo in questione viaggiava a bordo del mezzo di trasporto pubblico portando con sé un bond – un titolo di obbligazione di Stato – emesso addirittura nel 1929.

Un documento, non dichiarato, che oggi varrebbe circa 70 milioni di euro: per questo motivo l'uomo è stato multato dalla Guardia di Finanza.

Indice

  1. Cos'è un bond?
  2. La multa di 21 milioni: è la sanzione più alta di sempre?
  3. Quando è esistito il Regno di Romania?

Cos'è un bond?

Partiamo dall'inizio. Un bond, o obbligazione, è un tipo di prestito: chi lo emette (ad esempio uno Stato o un'azienda) prende in prestito denaro dagli investitori, promettendo di restituirlo dopo un certo periodo, con in più degli interessi.

In pratica, se compri un bond, stai prestando i tuoi soldi e riceverai indietro sia la somma prestata che un guadagno aggiuntivo, chiamato rendimento. È una forma di investimento.

La multa di 21 milioni: è la sanzione più alta di sempre?

Ed è proprio un bond l'elemento principale di questa vicenda, che risale ormai al 2017. Il viaggiatore, a bordo di un treno diretto a Milano, è stato fermato dalla Guardia di Finanza per un controllo di routine.

Quando gli agenti gli hanno chiesto se portasse con sé contanti o titoli superiori a 10mila euro, l'uomo ha risposto di no. 

A quel punto, gli operatori hanno aperto la ventriquattro ore del viaggiatore, scoprendo nella borsa un bond emesso nel 1929 dal Regno di Romania accompagnato da documenti che ne attestavano un valore attuale di quasi 70 milioni di euro.

La sanzione può sembrare sproporzionata, ma in realtà è a norma di legge. La normativa, infatti, prevede che chi trasporta valori non dichiarati – di un valore superiore ai 10mila euro - debba pagare una multa pari al 30% del valore trasportato.

Considerando il valore attuale del bond, e facendo due rapidi calcoli, ecco spiegata la sanzione da capogiro di 21 milioni, confermata anche dalla Cassazione, come riporta 'Il Corriere della Sera'.

Difficile dire con esattezza se si tratti della multa più alta inflitta a un cittadino privato, di certo è una di quelle sanzioni che fanno perdere il sonno la notte.

Quando è esistito il Regno di Romania?

L'elemento più curioso di quella che sembra una storia di spionaggio è che il bond in questione risale a un periodo storico molto lontano.

L'obbligazione, infatti, è stata emessa dal Regno di Romania, una monarchia costituzionale esistita dal 1881 al 1947, cioè fino all'abdicazione dell'ultimo re (Michele I), e la successiva presa di potere del Partito Comunista Romeno.

Prima dell'avvento del comunismo, il Regno di Romania era nato dall'indipendenza ottenuta dall'Impero Ottomano. Negli ultimi anni della sua esistenza questa monarchia costituzionale affrontò diverse crisi, tra cui due guerre mondiali e la Grande Depressione. 

Ecco perché nel 1929, in piena crisi globale, il Regno emise titoli di Stato trentennali, garantiti da rendimenti del 7% e dalle riserve auree del territorio. Tuttavia, il regno non sopravvisse al tumultuoso dopoguerra: e nel 1947, l’ultimo re, Michele I, fu costretto ad abdicare.

Oggi quei bond, pur scaduti, sono considerati pezzi da collezione e vengono venduti per qualche centinaio di euro. Diverso è il caso in questione, perché i titoli erano accompagnati da documenti ufficiali che ne attestavano l'enorme valore in milioni di euro.