
Ogni settimana la stessa storia: chi schiero? L’attaccante che non segna da un mese o il centrocampista che prende sempre 6,5? Al Fantacalcio 2025-26 le certezze durano quanto un rigore sbagliato, e la linea tra vittoria e disfatta è spesso sottilissima.
È qui che entrano in gioco i numeri, quelli che aiutano a vedere oltre il semplice tabellino. Media voto e fantavoto, expected goals, percentuali di titolarità: non formule astratte, ma indizi preziosi per capire chi può regalare bonus e chi rischia di affossare la giornata.
Indice
Media voto e fantavoto: due mondi diversi
La prima regola è non confondere il rendimento “da pagella” con quello “da fantallenatore”. Un giocatore con una media voto discreta può diventare un disastro se i malus (ammonizioni, espulsioni, autogol) pesano troppo, mentre un altro con medie normali può risultare decisivo grazie a bonus frequenti.
Tenere d’occhio la media ponderata fantavoto è fondamentale: mostra non solo il valore intrinseco del calciatore, ma quanto sia realmente produttivo nel sistema del Fantacalcio. E attenzione alla costanza: pochi 7 alternati a tanti 5,5 possono pesare più di quanto sembri.
Expected goals: il futuro scritto nei dati
Gli xG (expected goals) sono ormai un parametro imprescindibile. Non indicano solo chi segna, ma chi crea costantemente occasioni per farlo.
Un attaccante con alti xG ma pochi gol può essere considerato “sfortunato” e destinato a sbloccarsi, mentre chi ha realizzato più del previsto rischia di vivere una fase di regressione. Per un fantallenatore questo significa saper anticipare i trend: schierare il bomber che sta per esplodere, non solo quello che ha appena segnato.
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Assist, passaggi chiave e gioco di squadra
Nel calcio moderno un centrocampista non si misura soltanto in gol. I dati sui passaggi chiave e sulle occasioni create diventano decisive: un esterno che produce 4-5 cross utili a partita, anche senza bonus immediati, è più affidabile di chi segna una volta ogni due mesi.
L’occhio deve cadere anche sui calci piazzati: chi batte punizioni e corner moltiplica le possibilità di portare assist, e spesso diventa un “titolarissimo” nelle scelte di formazione.
Difensori e portieri: oltre al clean sheet
Schierare la retroguardia è sempre una questione di equilibrio. Guardare solo ai gol subiti è riduttivo: contano anche la frequenza di clean sheet contro squadre forti, la propensione del difensore a portare bonus offensivi e, per i portieri, la percentuale di rigori parati o la capacità di garantire voti alti anche quando subiscono gol.
Non dimentichiamo che un 7 con assist di un centrale può cambiare volto a una sfida: magari non vale una doppietta, ma può raddrizzare la giornata più complicata.
Casa, trasferta e calendario nascosto
Non tutti i campi sono uguali. Alcuni giocatori esprimono il meglio in casa, trascinati dal pubblico, mentre in trasferta diventano evanescenti. Studiare il rendimento casa/trasferta può guidare scelte meno scontate ma efficaci.
Lo stesso vale per il calendario: una squadra reduce da impegni europei può ruotare più del previsto, lasciando spazio a seconde linee che, per il fantallenatore attento, diventano colpi vincenti.
Titolarità e turnover: il fattore invisibile
Non c’è statistica più sottovalutata della percentuale di titolarità. In un campionato dove gli allenatori cambiano modulo in corsa e gestiscono le forze con cura, sapere chi parte quasi sempre dall’inizio è un’informazione di valore assoluto.
Meglio un “6,5 fisso” in campo 36 volte che un talento da 7,5 che però gioca solo metà delle gare. Al Fantacalcio la continuità paga più della genialità intermittente.