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parola chiave dell’articoloIgnazio La Russa è il nuovo Presidente del Senato, eletto con 116 voti. L'accordo sul senatore è arrivato al termine di una mattinata piuttosto movimentata. A partire dal forfait dei senatori forzisti che hanno abbandonato l'aula, con il solo Berlusconi presentatosi alle votazioni per l'elezione del Presidente del Senato.

fonte foto: via Repubblica.it

E proprio il Cavaliere si è reso protagonista di un acceso siparietto con il neo-Presidente eletto: al centro del diverbio i contrasti nella maggioranza per la formazione del nuovo esecutivo. Il numero uno di Forza Italia ha poi minimizzato l'episodio, anche se la diserzione dei senatori azzurri apre un caso politico. Giorgia Meloni può però sorridere per l'elezione del suo braccio destro e fondatore del partito. Scopriamo allora qualcosa in più sul nuovo Presidente del Senato.

Chi è Ignazio La Russa

Da 50 anni ormai Ignazio Benito Maria La Russa è uno dei protagonisti della politica italiana e la poltrona di presidente del Senato rappresenta oggi il punto più alto della sua lunga carriera. Nato nel 1947, La Russa è originario della Sicilia ma radicato a Milano da diversi anni, ed è un avvocato penalista. Tra le sue passioni ci sono l'Inter, i libri di fantascienza e i cani: in particolare il pastore tedesco. Al riguardo c'è un curioso aneddoto che circola da tempo, secondo cui uno dei suoi cani in passato ”abbaiasse ai compagni”, cioè ai comunisti.

Non è un segreto che il cuore del Presidente del Senato batta a destra, e in proposito gli viene spesso ricordato il suo passato. Nel 1971 è responsabile del Fronte della Gioventù, l'organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano. Nel 1992 viene eletto per la prima volta in Parlamento nelle liste del MSI nella circoscrizione di Milano-Pavia. Nel '94 si ripete, e viene eletto vice-Presidente della Camera. Nel 1995 è tra i protagonisti della svolta di Fiuggi, un congresso che portò alla formazione del partito “Alleanza Nazionale” insieme a Gianfranco Fini. Successivamente il partito confluirà nel “Popolo delle Libertà” il campo largo della destra voluto da Silvio Berlusconi.

Nel 2008 viene nominato Ministro della Difesa nel Governo Berlusconi IV: fu lui a convincere l'allora Presidente Berlusconi ad intervenire in Libia nel 2011. Nel 2012 La Russa si defila dal Popolo delle Libertà e – insieme a Giorgia Meloni e Guido Crosetto – fonda Fratelli d'Italia. Nel 2018, dopo 26 anni da deputato, viene eletto per la prima volta al Senato. Quello di oggi è l'incarico più importante ricevuto durante la carriera politica.

Tensioni nel centro-destra: lo scontro Berlusconi-La Russa e il forfait dei forzisti

Nonostante sia andato tutto secondo i piani, ci sono delle ombre che minano l'alleanza di Governo. Proprio La Russa è stato protagonista di un acceso scambio con Silvio Berlusconi tra i banchi di Palazzo Madama. Il Cavaliere, evidentemente infastidito dai contrasti nella maggioranza sulla formazione del nuovo Governo, si è rivolto al neo-Presidente del Senato con toni accesi, e – come riporta “Fanpage” - lo avrebbe mandato “a quel paese”.

Non è poi chiaro da dove arrivino i voti in più ottenuti dall'ex segretario di Alleanza Nazionale

. Il quorum per essere eletto era infatti di 104 voti, ma il forfait di Forza italia ha minato per ore le certezze del centro-destra. Alla fine La Russa è stato eletto con ben 116 voti, ma la domanda sorge spontanea: se i senatori di Forza Italia non hanno votato, da dove arrivano i voti in più ottenuti dal braccio destro di Giorgia Meloni? Le speculazioni sono già iniziate, in una nuova stagione politica che si annuncia tutt'altro che serena.