Giulia.Onofri
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Dpcm 5 Novembre: le faq relative alle Regioni rosse

In base alle disposizioni dell’ultimo Dpcm, valide dal 5 Novembre 2020 fino al 3 Dicembre 2020, il nostro Paese è stato diviso in tre aree in base alla criticità della situazione epidemiologica. In particolare, tutte le Regioni sono state classificate con tre diversi colori (rosso, arancione, giallo) in cui sono valide diverse disposizioni anti-Covid. Le Regioni contrassegnate dal colore rosso sono quelle in cui le misure di sicurezza sono più stringenti a causa dell’elevata diffusione del virus e al momento se ne contano solo quattro: Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. Sulla pagina web del Governo italiano è possibile leggere tutte le risposte alle domande frequenti su cosa è possibile fare e cosa invece è vietato nelle zone rosse.

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Faq su pubblici esercizi, attività commerciali, ristorazione e strutture ricettive

Nella mia area sono aperti ristoranti, pizzerie, pasticcerie e altre attività di ristorazione? È consentito il consumo di cibi e bevande al loro interno?
Queste attività commerciali rimangono aperte per il servizio da asporto, consentito dalle ore 05:00 alle ore 22:00, e per le consegne a domicilio, consentite senza limiti di orario. Di conseguenza, non è consentita la consumazione di alcun pasto negli spazi, interni o esterni, della struttura stessa.

È consentito entrare o restare all’interno di bar, ristoranti e degli altri locali adibiti alla ristorazione (pub, gelaterie, pasticcerie…), se è sospeso il consumo di cibi al loro interno?
È possibile entrare in questi esercizi commerciali solo per il tempo utile a comprare cibo da asporto. Non è dunque possibile consumare alcun pasto né all’interno né all’esterno di questi locali al fine di evitare qualsiasi forma di assembramento.

La possibilità di continuare ad erogare oltre le ore 18.00 i servizi di ristorazione previsti per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade vale anche per esercizi siti in altre strade extraurbane o secondarie a lunga percorrenza?
No, la possibilità di estendere oltre le ore 18.00 la somministrazione di alimenti e bevande è concessa soltanto alle aree di servizio che si trovano in prossimità di autostrade, ospedali e aeroporti.

La sospensione delle attività di ristorazione disposta nelle zone c.d. arancioni e rosse, si applica anche ai ristoranti negli alberghi con riferimento ai clienti ivi alloggiati? È possibile per i clienti degli alberghi consumare i pasti presso ristoranti esterni convenzionati?
L’attività di ristorazione negli alberghi è consentita per i clienti che vi alloggiano, sempre nel rispetto delle misure di sicurezza vigenti. Qualora l’albergo non abbia tale servizio disponibile, i clienti potranno avvalersi di cibo da asporto o di consegne effettuate direttamente nella struttura.

Nelle zone rosse le attività commerciali che vendono generi alimentari o beni di prima necessità (cioè quelli previsti dall’allegato 23 del Dpcm) e che quindi rimangono aperte, possono consentire ai clienti l’acquisto anche di beni non inclusi nel predetto allegato?
Alle attività commerciali che si occupano di vendere beni alimentari è vietato vendere prodotti non considerati di prima necessità. Per riuscire a rispettare questa disposizione, tutte queste attività dovranno quindi provvedere a vietare l’accesso ai clienti in determinate aree oppure, qualora questo risulti difficile da attuare, dovranno eliminare dagli scaffali le merci non necessarie.

Nelle zone rosse i negozi e gli altri esercizi di commercio al dettaglio che vendono prodotti diversi da quelli alimentari o di prima necessità (cioè quelli previsti dall’allegato 23 del Dpcm e che quindi sono temporaneamente chiusi al pubblico, possono proseguire le vendite effettuando consegne a domicilio?
A tutti gli esercizi commerciali che vendono prodotti non di prima necessità è consentita la vendita di prodotti a domicilio ma è vietata la riapertura del locale.

Il trasporto, la consegna e il montaggio di mobili rientrano nella comprovata esigenza lavorativa che giustifica gli spostamenti?
Sì, secondo le disposizioni del Dpcm del 3 Novembre 2020.

Si possono consegnare e montare i mobili o gli oggetti acquistati prima dell'introduzione delle restrizioni al commercio?
Sì poiché tali vendite sono considerate al pari delle consegne a domicilio.

Eventi, Cerimonie, Riunioni

È consentito svolgere assemblee condominiali in presenza?
È fortemente consigliato uno svolgimento a distanza di riunioni e assemblee di qualsiasi tipo comprese quelle condominiali. Qualora non fosse possibile attuare un sistema di riunione digitale, sono comunque consentite assemblee condominiali in presenza purché vengano rispettate tutte le misure di sicurezza previste.

Nella nozione delle fiere, vietate dal Dpcm, rientrano anche manifestazioni locali con prevalente carattere commerciale?
Sono vietate tutte le manifestazioni commerciali anche se effettuata in spazi aperti, come quelle nei mercati, situazione assimilabile quindi alle fiere.

Spostamenti

Quali sono le regole valide nella mia area per gli spostamenti? Ci sono dei divieti? Si può uscire per andare al lavoro? E a trovare parenti o congiunti?
Nelle zone rosse gli spostamenti sono soggetti a forti restrizioni poiché sono consentiti solo quelli per motivi di assoluta necessità come lavorativi, di salute o di acquisto di beni alimentari. Sono dunque vietate le visite a parenti, conoscenti e amici non solo presso i domicili ma anche negli spazi aperti. È tuttavia possibile far ritorno presso il proprio domicilio, residenza o abitazione.

Gli spostamenti devono essere giustificati in qualche modo? È necessario produrre un’autodichiarazione?
Proprio perché sono consentiti solo spostamenti realmente urgenti, è obbligatorio munirsi di autocertificazione che attesti i motivi dell’uscita. Le forze di polizia locali e statali sono dunque provviste dei moduli prestampati che dovranno essere compilati dai cittadini che saranno sottoposti a controllo. Ogni dichiarazione sarà soggetta ad attente e successive verifiche da parte delle autorità. Dichiarazioni false sono considerate reato.

Posso andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti?
Sì, una tale situazione rientra fra quelle considerate di prima necessità.

Sono separato/divorziato, posso andare a trovare i miei figli minorenni?
Sì. Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti. Tali spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario (persone in quarantena, positive, immunodepresse etc.), nonché secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori.

È possibile spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni o per andarli a riprendere all'inizio o al termine della giornata di lavoro?
È possibile ma fortemente sconsigliato, perché gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio da COVID-19 e devono quindi evitare il più possibile i contatti con altre persone. Pertanto, questo spostamento è ammesso solo in caso di estrema necessità, se entrambi i genitori sono impossibilitati a tenere i figli con sé per ragioni di forza maggiore. In tale caso i genitori possono accompagnare i bambini dai nonni, percorrendo il tragitto strettamente necessario per raggiungerli e recarsi sul luogo di lavoro, oppure per andare a riprendere i bambini al ritorno. Ove possibile, è assolutamente da preferire che i figli rimangano a casa con uno dei due genitori che usufruiscono di modalità di lavoro agile o di congedi.

Sono consentiti gli spostamenti per fare visita alle persone detenute in carcere?
Gli spostamenti per fare visita alle persone detenute in carcere sono sempre vietati, non potendo ritenere che tali spostamenti siano giustificati da ragioni di necessità o da motivi di salute. In tali casi i colloqui possono perciò svolgersi esclusivamente in modalità a distanza, ai sensi dell’art. 221, comma 10, del d.l. 19 maggio 2020, n. 34, come sostituito dalla legge di conversione 17 luglio 2020, n. 77, che consente i colloqui a distanza mediante apparecchiature e collegamenti di cui dispone l'amministrazione penitenziaria e minorile o mediante corrispondenza telefonica, anche oltre i limiti stabiliti dalle norme dell’ordinamento penitenziario.

Sono consentiti gli spostamenti per fare visita alle persone ricoverate in una struttura detentiva a carattere ospedaliero?
Fermo quanto esposto nella FAQ relativa con riferimento alla possibilità di spostamenti per far visita alle persone detenute, per quelle ricoverate in una struttura detentiva a carattere ospedaliero sussiste l’ulteriore limitazione per cui l’accesso in dette strutture detentive ospedaliere da parte dei parenti di pazienti ivi ristretti è consentito solo nei casi e con le modalità individuati dalla Direzione sanitaria della struttura stessa, per cui occorre preventivamente informarsi presso la Direzione per sapere se l’accesso sia o meno consentito e, in caso affermativo, a quali condizioni.

Chi è sottoposto alle misure della quarantena o dell’isolamento, si può spostare?
No, tutti i cittadini sottoposti ad isolamento non possono assolutamente uscire di casa. L’unica eccezione a questa regola riguarda solo coloro che sono in quarantena preventiva (a causa di contatti ravvicinati con soggetti affetti da Covid) che devono recarsi in strutture sanitarie per effettuare test diagnostici prescritti dal medico. In questo caso, lo spostamento è consentito solo con mezzi privati con l’obbligo di indossare la mascherina e di distanziarsi dagli altri.

Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5°?
Le persone che presentano una temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5° sono tenute a restare a casa e a contattare il proprio medico, limitando ogni contatto sociale anche con i propri conviventi.

È possibile fare la spesa in un comune diverso da quello in cui si abita?
Questo tipo di spostamento è consentito solo se il proprio comune sia privo di esercizi commerciali di beni di prima necessità come quelli alimentari. Altrimenti, lo spostamento fra comuni è consentito solo per esigenze di lavoro o di salute, sempre previa autocertificazione.

Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari?
Sì ma solo per acquistare beni di prima necessità elencati nel Dpcm del 3 Novembre 2020.

Sono un volontario della protezione civile: posso spostarmi dal comune in cui attualmente mi trovo per prestare la mia attività nell'ambito della gestione dell'emergenza?
Sì, gli spostamenti sono consentiti a tutti i volontari della Protezione Civile e a quelli impegnati in per fronteggiare l’emergenza sanitaria, come i volontari della Croce Rossa.

Cosa significa “comprovate esigenze lavorative”? I lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le “comprovate esigenze lavorative”?
È sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. “Comprovate” significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al (dal) lavoro, anche tramite l’autodichiarazione di cui alla FAQ n. 2 o con ogni altro mezzo di prova, la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.

Se abito in un Comune e lavoro in un altro, posso fare “avanti e indietro”?
Sì poiché lo spostamento è giustificato da motivi lavorativi.

Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi?
Sì, è consentito il rientro nel proprio domicilio, abitazione o residenza.

È possibile raggiungere la seconda casa?
In considerazione del divieto di spostarsi, chiarito alla FAQ n. 1, l’accesso alla seconda casa può essere consentito solo se dovuto alla necessità di porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili (quali crolli, rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni, ecc.) e comunque secondo tempistiche e modalità strettamente funzionali a sopperire a tali situazioni.

Ci si può spostare per andare in chiesa o negli altri luoghi di culto?
È possibile raggiungere il luogo di culto più vicino a casa, intendendo tale spostamento per quanto possibile nelle prossimità della propria abitazione. Infatti, l’accesso ai luoghi di culto è consentito, purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro. Possono essere altresì raggiunti i luoghi di culto in occasione degli spostamenti comunque consentiti, cioè quelli determinati da comprovate esigenze lavorative o da necessità, e che si trovino lungo il percorso già previsto, in modo che, in caso di controllo da parte delle forze dell'ordine, si possa esibire o rendere la autodichiarazione prevista per lo spostamento lavorativo o di necessità. È altresì consentito partecipare alle funzioni religiose, nei limiti e nel rispetto degli specifici protocolli.

È possibile uscire di casa per gettare i rifiuti?
Sì, rispettando tutte le misure anti-Covid vigenti.

Posso uscire con il mio animale da compagnia?
È possibile uscire con il proprio animale domestico solo per le sue funzioni fisiologiche senza dunque creare alcun assembramento.

Si possono portare gli animali domestici dal veterinario?
Sì ma solo per urgenze. I controlli ordinari devono dunque essere rinviati.

Si può uscire per fare una passeggiata?
Le passeggiate sono ammesse, in quanto attività motoria, esclusivamente in prossimità della propria abitazione. Sono chiaramente ammesse, inoltre, nel caso siano motivate per compiere gli altri spostamenti consentiti (andare al lavoro, motivi di salute o necessità). Per esempio, è giustificato da ragioni di necessità spostarsi per fare la spesa, per acquistare giornali, per andare in farmacia, o comunque per acquistare beni necessari per la vita quotidiana. Resta inteso che la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, può essere fornita nelle forme e con le modalità dell’autocertificazione. In ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento, e quindi dell’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di 1 metro fra le persone. Resta comunque consentita la passeggiata, al fine di accompagnare i minori o le persone non completamente autosufficienti, senza che sia in questo caso necessario il rispetto della distanza di un metro.

È consentito fare attività motoria?
L’attività motoria è consentita solo se svolta individualmente e in prossimità della propria abitazione, sempre indossando la mascherina e rispettando il metro di distanza dalle altre persone.

L’accesso a parchi e giardini pubblici è consentito?
Sì, salvo diverse specifiche disposizioni delle autorità locali, e a condizione del rigoroso rispetto del divieto di assembramento. È consentito, altresì, l’accesso dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura, ad aree gioco all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, per svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto nel rispetto delle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia.

Posso utilizzare la bicicletta?
L’uso della bicicletta è consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che vendono generi alimentari o di prima necessità. È inoltre consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all’aperto nella prossimità di casa propria, mantenendo la distanza interpersonale di almeno un metro, o per effettuare attività sportiva, mantenendo la distanza interpersonale di almeno due metri.

Posso usare l’automobile con persone non conviventi?
Sì, purché siano rispettate le stesse misure di precauzione previste per il trasporto non di linea: ossia con la presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina. L’obbligo di indossare la mascherina può essere derogato nella sola ipotesi in cui la vettura risulti dotata di un separatore fisico (plexiglas) fra la fila anteriore e posteriore della macchina, essendo in tale caso ammessa la presenza del solo guidatore nella fila anteriore e di un solo passeggero per la fila posteriore.

Per i cittadini stranieri vigono le stesse limitazioni agli spostamenti che vigono per gli italiani?
Sì, le restrizioni sono valide per tutte le persone presenti sul territorio italiano, a prescindere dalla loro nazionalità. Per gli spostamenti da e per l’estero, oltre a tali restrizioni, si è altresì soggetti alle specifiche disposizioni relative a ciascuno Stato estero, reperibili sul sito istituzionale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Attività produttive, professionali e servizi

È obbligatorio utilizzare strumenti di protezione individuale per i professionisti in studio?
Sì, l’obbligo sussiste nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private, e quindi anche negli studi professionali, ad eccezione dei casi in cui l’attività si svolga individualmente e sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi.
Ove l’attività professionale comporti comunque un contatto diretto e ravvicinato con soggetti non conviventi o lo svolgimento in ambienti di facile accesso dall’esterno o aperti al pubblico, e non sia possibile rispettare in modo continuativo la distanza interpersonale di almeno un metro, occorre sempre utilizzare gli strumenti di protezione individuale, nel rispetto anche delle altre prescrizioni previste dai protocolli di sicurezza anti-contagio.
Data pubblicazione 9 Novembre 2020, Ore 14:17
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