
Se vi chiedessero di indicare l'Iran su una mappa muta, sapreste farlo senza esitazioni? Sembrerebbe un quiz facile per chiunque abbia frequentato le scuole, eppure non è così per tutti.
Un sondaggio di Morning Consult e Politico, condotto all'inizio del 2020, ha svelato un dato incredibile: solo il 23% degli elettori americani registrati è riuscito a localizzare correttamente l'Iran su una mappa del mondo vuota.
Il risultato non è migliorato tanto neanche mostrando una mappa ingrandita del Medio Oriente, con la percentuale che è salita di poco, arrivando appena al 28%.
Il sondaggio è stato realizzato proprio quando l'Iran era al centro dell'attenzione mediatica, poco dopo l'attacco con drone statunitense che ha ucciso il generale iraniano Qasem Soleimani. Un periodo in cui tutti parlavano dell'Iran, proprio come sta accadendo oggi. Ma, già all'epoca, in pochi sapevano esattamente dove fosse quel Paese lontano.
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Scarsa conoscenza e opinione pubblica
Il dato più curioso, però, non è solo la scarsa conoscenza geografica. Ciò che stupisce è che, nonostante questa evidente lacuna, molti americani hanno espresso "opinioni forti sulla politica statunitense nei confronti dell'Iran".
La riflessione importante da fare è come si può avere un'opinione solida e informata su un argomento così complesso se non si conoscono nemmeno le basi, come la posizione geografica di un Paese.
Questa discrepanza tra l'opinione pubblica e la comprensione dei fatti di base è un campanello d'allarme. È come voler parlare di calcio senza sapere dove si trova la porta.
Differenze di fattori demografici: chi ne sa di più?
Nel sondaggio, alcuni fattori demografici hanno avuto un certo peso sull'accuratezza delle risposte. A rispondere più spesso in modo corretto sono stati principalmente gli uomini, gli individui con un reddito più alto e quelli con un'istruzione superiore. Insomma, un po' come dire che chi ha avuto più opportunità di studiare e informarsi, in genere, ne sa di più.
Tuttavia, è interessante notare che altri fattori come l'età o l'affiliazione politica non hanno avuto un impatto significativo sulla performance. La geografia, a quanto pare, non ha età né colore politico.
Non è la prima figuraccia degli americani
Purtroppo, questa non è la prima volta che gli Stati Uniti si trovano di fronte a risultati del genere. Anzi, studi simili hanno dimostrato che la difficoltà nel localizzare Paesi chiave coinvolti in eventi globali è un problema ricorrente.
Pensiamo ad esempio alla Corea del Nord, all'Ucraina o all'Afghanistan: tutte nazioni di cui si sente parlare spesso al telegiornale, ma che per molti rimangono dei punti sconosciuti sulla mappa.
L'esempio dell'Iran, quindi, non è un caso isolato, ma evidenzia una questione più ampia: quando i cittadini non possiedono una conoscenza geografica di base, diventa molto più difficile avere un dibattito pubblico informato sugli affari internazionali.
Un sondaggio che serve a riflettere
Alla fine dei conti, questo sondaggio non vuole essere una critica, ma piuttosto un invito a riflettere. È un po' un promemoria sull'importanza dell'alfabetizzazione geografica in un mondo che è sempre più interconnesso. Gli eventi globali, che accadono dall'altra parte del Pianeta, hanno conseguenze immediate anche qui da noi, a livello politico, economico e, soprattutto, umano.
Sapere dove si trova una Nazione è poca cosa, certo, ma è fondamentale per comprenderne il contesto, la cultura e le vere poste in gioco quando si parla di decisioni di politica estera.
La prossima volta che sentirete parlare di un Paese lontano, provate a cercarlo su una mappa: scoprirete che è il primo passo per capire davvero cosa sta succedendo nel mondo.