
Ti sarà capitato di sentire qualcuno parlare di “dissing” ultimamente, magari proprio dopo l'ultimo botta e risposta tra Fedez e Tony Effe.
Ma cosa vuol dire davvero questa parola e da dove viene? Se sei curioso di scoprirlo e di conoscere le origini di uno dei termini più utilizzati nel rap e non solo, sei nel posto giusto.
Il dissing (che talvolta può portare a un vero e proprio “beef”) è un fenomeno che affonda le sue radici nella cultura hip-hop e che negli ultimi anni si è fatto strada anche nel nostro linguaggio quotidiano.
Anche se, diciamolo, già in altre epoche e in ambiti meno sospetti possiamo incontrare diversi atti pubblici di “mancanza di rispetto”.In questo articolo esploreremo non solo il significato della parola dissing, ma anche le sue origini e come si è trasformata in una vera e propria tendenza culturale. Preparati, perché andremo a fondo nella caccia alla parola!
Indice
Cosa significa dissing in inglese?
Partiamo dalle basi: dissing è un'abbreviazione di “disrespecting”, che in inglese significa letteralmente “mancare di rispetto”.
Quando qualcuno “dissa”, lo fa con l'intenzione di sminuire, attaccare o ridicolizzare un'altra persona, spesso usando parole dure e senza peli sulla lingua.
L'uso del termine è molto diffuso nella cultura hip-hop, dove è diventato un mezzo per dimostrare la propria superiorità attraverso la parola, soprattutto nelle battle tra rapper.
Non si tratta di semplici offese: un dissing ben fatto deve avere stile, arguzia e spesso un tocco di creatività che lo rende memorabile.
Cosa vuol dire un dissing?
Quando parliamo di dissing, ci riferiamo a un attacco verbale mirato a screditare qualcun altro. Questo tipo di attacco è solitamente pubblico, fatto per ottenere attenzione e, possibilmente, mettere l'avversario in una luce sfavorevole.
Nella musica, il dissing è una forma di rivalità che si gioca a colpi di rime e versi. Un esempio recente è proprio quello tra Fedez e Tony Effe, che si sono lanciati frecciate sui social e nelle canzoni, attirando l'attenzione dei media e del pubblico.
Il dissing può essere visto come una sorta di "gioco di parole", ma con l'obiettivo di sminuire l'altro.
Cosa significa dissare qualcuno?
Dissare qualcuno significa fare un attacco diretto, spesso verbale, con l'intento di mettere in discussione il valore o l'autorevolezza di quella persona.
Nel mondo del rap, “dissare” è quasi un'arte: si cerca di colpire il nemico nei suoi punti deboli, magari toccando argomenti delicati o lanciando frecciate particolarmente taglienti.
Non è raro che i rapper creino delle tracce intere dedicate a dissare un avversario, come nel caso di Chiara di Tony Effe. Questo tipo di canzoni sono ricche di metafore, doppi sensi e giochi di parole, con l'intenzione di mettere in imbarazzo il rivale e, allo stesso tempo, di mostrare la propria abilità nel freestyle.
Chi ha inventato il dissing?
Difficile parlare di un vero e proprio inventore. Quello che possiamo dire è che il concetto di dissing ha origine nella cultura hip-hop degli anni '80.
La prima volta che venne registrato il verbo “to diss” fu all'interno della canzone di LL Cool J intitolata I Can't Live Without My Radio, nel 1985: “Some jealous knuckleheads might try to diss”. Questo dimostra come il concetto fosse già presente nella cultura hip-hop dell'epoca.
Artisti come Kool Moe Dee e Busy Bee furono tra i primi a dare vita a veri e propri dissing pubblici, creando delle faide musicali che sono diventate leggendarie.
Negli anni '90, il dissing ha raggiunto il suo apice con faide storiche come quella tra Tupac Shakur e The Notorious B.I.G., segnando un'era del rap caratterizzata da scontri iconici, che spesso non si limitavano però alle parole.
Perché si dice Beef?
Un altro termine che spesso si associa al dissing è beef. In inglese, “beef” significa carne di manzo, ma nel gergo del rap è diventato sinonimo di conflitto o rivalità tra due artisti.
Se due rapper hanno un beef, in altri termini, significa che ci sono attriti e che probabilmente si dissano a vicenda attraverso le loro canzoni. L'origine di questo uso traslato deriva dalla cultura di strada, dove beef rappresentava una faida o un contenzioso tra persone.
Si pensa che il termine abbia preso questo significato anche a causa delle frequenti dispute tra agricoltori e allevatori, legate alla qualità della carne o al commercio del bestiame. Ma le ipotesi non mancano: il termine suggerisce anche l'idea di qualcosa di "pesante" e "difficile da digerire", proprio come la carne di manzo.
Fatto sta che il concetto di contenzioso si è poi esteso al mondo del rap, dove il termine ha trovato un terreno fertile per crescere. La cultura hip-hop lo ha adottato per indicare una situazione di scontro personale, una faida che si manifesta pubblicamente, spesso con tanto di pubblico schierato da una parte o dall'altra.
Insomma, quando c'è un beef in corso, gli ascoltatori sanno che ci sarà da divertirsi (o preoccupare) ad ogni nuova traccia pubblicata.