
Provare, cadere, rialzarsi. La crescita personale passa attraverso la ripetizione e la pratica: “Tutto è difficile prima di essere semplice”, sosteneva Thomas Fuller.
Accettare la fatica come parte del percorso diventa essenziale per ridurre l’ansia e affrontare la vita con maggiore serenità. Solo provando e sbagliando possiamo trasformare ciò che all’inizio è complesso in qualcosa di naturale.
Indice
Quanto è importante sbagliare?
L’errore, nel percorso di vita, non è un nemico: la mente non può non sbagliare. Studi recenti condotti dallo psicologo Jason Moser hanno dimostrato che quando commettiamo un errore, si attivano le sinapsi.
Il cervello si accende e cresce. E così si apprende, e si rinforza la propria autostima.
Il valore dei progressi quotidiani
Ogni obiettivo della vita ha un certo grado di difficoltà da affrontare, e non basta visualizzare il punto di arrivo per superarla. È molto importante dar valore al processo, riconoscendo i progressi graduali, così da poter avere un costante rinforzo positivo.
L’illusione delle scorciatoie
Può capitare di voler cercare la via più facile, credendo di semplificarci la vita. Qualche volta può funzionare, ma più spesso ci obbliga a ricominciare da capo, e affrontare ciò che abbiamo evitato. Questi momenti rischiano di convincerci di non essere abbastanza.
La rinuncia preventiva
Quando ci convinciamo di non essere “abbastanza”, potremmo sentirci sconfitti di fronte alla difficoltà successiva prima ancora di provarci. Alimentando un circolo vizioso di ansia e bassa autostima.
Dare senso alla fatica
“Tutto è difficile, prima di diventare facile”. Ricorda, questo principio permette:
- di dare un senso alla fatica,
- incoraggiarci nei tentativi,
- dare un valore agli errori.
È un insegnamento prezioso per vivere con consapevolezza e per accettare che non esista una strada senza ostacoli.