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Come proteggersi dai traumi estivi? - Guarda il vodcast #Sapevatelo articolo

Salti sulla sabbia, partite di calcetto improvvisate, discese in mountain bike, e match di padel sotto il sole. L’estate è la stagione in cui si gioca di più, ma anche quella in cui ci si fa più male. Nel nuovo episodio di #Sapevatelo, il vodcast YouTube di Skuola.net, abbiamo approfondito con il dottor Alessio Palumbo – responsabile UOS di traumatologia all'ospedale Fatebenefratelli di Roma – i principali traumi sportivi estivi, come prevenirli e cosa fare in caso di infortunio.

Indice

  1. Traumi in spiaggia: come proteggersi?
  2. Padel e calcetto: lo sport “improvvisato” che può far male
  3. Come evitare infortuni? Allenamento, stretching e attenzione
  4. Occhio alle tendiniti: spesso sottovalutate, rischiano di diventare croniche
  5. Dopo un infortunio, si può tornare come prima?
  6. Il dolore alla schiena? Mai ignorarlo
  7. Traumi più comuni sport per sport

Traumi in spiaggia: come proteggersi?

Anche se sembra innocua, la sabbia può essere insidiosa. “La sabbia non è così morbida”, sottolinea il dottor Palumbo. “È un terreno dissestato, nasconde ostacoli, buchi, ciottoli. Saltarci sopra o correre può causare appoggi sbagliati e infortuni.” Un esempio? Le rotazioni anomale della caviglia, capaci di provocare fratture, distorsioni o lesioni legamentose.

Tra i casi più complicati gestiti di recente, Palumbo cita una frattura esposta al pilone tibiale: “Il ragazzo si era messo con lo scooter su un terreno dissestato, ha provato a proteggersi mettendo giù la caviglia, ma la rotazione ha causato l’esposizione dell’osso. È stato necessario un doppio trattamento”.

Attenzione anche alla “lotta in spiaggia”, sport divertente ma potenzialmente pericoloso. “La cosa più importante è evitare di voler risolvere tutto in 30 secondi. Sollevare l’arto, immobilizzarlo con un bendaggio, mettere ghiaccio e tenerlo a riposo sono le prime cose da fare”, spiega. “E prima di iniziare, procuratevi una benda, del ghiaccio e… un rosario per evitare le buche.”

Padel e calcetto: lo sport “improvvisato” che può far male

Il padel è uno degli sport più praticati in estate. “Lo fanno tutti, ma senza preparazione. E questo lo rende rischioso”, dice Palumbo. “I traumi più comuni riguardano la spalla, con infiammazioni della cuffia dei rotatori, o il gomito, con l’epicondilite, il famoso ‘gomito del tennista’.”

Nel calcetto, invece, il punto debole è il ginocchio. “Si è alzata la media d’età dei giocatori, ma le articolazioni a 60 anni non sono quelle di un 15enne. Le rotazioni e i cambi di direzione possono portare a traumi seri, soprattutto se c'è già un'artrosi alla base.”

E se durante una partita si sente un “crack”? “Bisogna fermarsi subito, applicare ghiaccio e fare un bendaggio. Poi rivolgersi allo specialista, che probabilmente prescriverà una risonanza per valutare l’entità del danno.”

Come evitare infortuni? Allenamento, stretching e attenzione

“Non ci si può inventare sportivi dall’oggi al domani”, chiarisce Palumbo. “Serve preparazione atletica. Stretching, rinforzo del quadricipite con esercizi semplici come gli affondi, anche con pesetti alle caviglie.” Fondamentale anche usare l’equipaggiamento giusto: dalle scarpe per la montagna, che proteggano da eversioni e inversioni della caviglia, fino alla bici con un sellino regolato correttamente. “Chi ha già dolori al ginocchio e va in bicicletta, deve tenere la sella alta: solo la punta del piede deve toccare terra, per evitare il sovraccarico della femoro-rotulea.”

Occhio alle tendiniti: spesso sottovalutate, rischiano di diventare croniche

Un dolore che torna sempre nello stesso movimento va approfondito. “Quando il dolore diventa cronico, può esserci una lesione alla base”, spiega Palumbo. “Una tendinite, se ignorata, può portare alla rottura del tendine, come accade spesso con il tendine d’Achille.”

Il trattamento prevede fisioterapia, esercizi eccentrici e, in alcuni casi, terapie strumentali come onde d’urto, tecar e laser. Nei casi più delicati, si ricorre anche a infiltrazioni con acido ialuronico o cellule staminali per ridurre l’infiammazione e proteggere le articolazioni già danneggiate.

Dopo un infortunio, si può tornare come prima?

“Dipende dal tipo di trauma. Ma nella maggior parte dei casi sì, si torna a fare sport. Serve solo affidarsi a un’equipe esperta e avere tanta pazienza”, assicura Palumbo. Il percorso prevede la collaborazione tra ortopedico, fisioterapista, fisiatra e medico dello sport. “Lavorare in team è essenziale per tornare alla performance di prima.”

Il dolore alla schiena? Mai ignorarlo

Se durante un’attività fisica compare un dolore lombare, la prima cosa da fare è monitorarlo. “Se è occasionale, può dipendere dal tipo di movimento. Ma se persiste e limita i movimenti, è necessario rivolgersi allo specialista e valutare con esami approfonditi la situazione”, precisa l’ortopedico.

Traumi più comuni sport per sport

Ogni sport ha il suo infortunio “tipico”. Palumbo fa una rapida mappa:

  • Padel: epicondilite e lesioni della cuffia dei rotatori
  • Calcio e calcetto: distorsioni al ginocchio, crociato e menisco
  • Ciclismo: dolore alla femoro-rotulea
  • Pallavolo e beach volley: slap lesion e lussazione di spalla
  • Basket: lussazioni e distorsioni alla caviglia
  • Arti marziali: lussazioni della spalla, distorsioni
  • Crossfit: tendiniti croniche della spalla
  • Golf e mini golf: epitrocleite, infiammazioni dei flessori
  • Skateboard: distorsioni alla caviglia
  • Pallanuoto: traumi al capolungo del bicipite e alla cuffia dei rotatori

Vuoi saperne di più? Guarda l’episodio completo su YouTube e non perderti i prossimi appuntamenti con #Sapevatelo. L’estate è per muoversi, sì, ma con attenzione.

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