Una vita da cartone animato

Avete mai provato ad immedesimarvi in un personaggio dei fumetti e ad immaginare una vita di avventure fantastiche? Oh sì, lo avete immaginato, eccome! Il forum di Skuola.net parla chiaro a questo riguardo: il mondo di Naruto e Final Fantasy i più gettonati.

VIVERE IN UN CARTONE ANIMATO - Tutto è partito dalla curiosità di una nostra cara moderatrice, klok, che ha chiesto alla community di Skuola.net: “Vivreste nel mondo dei Cartoni Animati o in un personaggio?” E a parte Laurenzia che respinge l’idea dicendo “ma no, troppi casini, poche regole, tutti che se la cavano con qualche potere magico…”, tutti gli utenti hanno invece colto con entusiasmo l’occasione per dare libero sfogo alla loro immaginazione e condividere con gli altri le stravaganti fantasticherie che manga, cartoni, videogiochi & co. suscitano nelle loro menti.

LI VOGLIO ANCH’IO QUEI POTERI! - In realtà a stimolare di più la vostra fantasia è proprio il fatto che la maggior parte dei personaggi che vivono nei fantastici mondi del fumetto possiedono poteri sovrannaturali che sarebbero proprio comodi per risolvere le situazioni e i casini più comuni in cui ogni essere umano si imbatte quotidianamente. Stendere con fermezza il braccio per produrre una forza propulsiva giusto giusto sufficiente per scaraventare a terra il tizio che ci sta proprio sullo stomaco o risolvere con un battito di ciglia il disordine che regna sovrano nella nostra camera, non avrebbe prezzo. E allora spazio alla creatività e via libera all’illusione che un mondo fantastico possa esistere davvero in un angoletto della nostra mente.

DRAGONBALL - Infatti, come dice °LaDy NeHeLlEnIa “sarebbe una figata avere un’identità segreta e, magari, i capelli blu o altre cose strane”. E se si deve scegliere, si scegli di essere il migliore, come fa Qualer che se si trovasse nel mondo di Dragonball altri non vorrebbe essere che Gohan dato che “ha sempre il piacere di essere il numero 2: potente più del padre (fino a dragonball GT) e allo stesso tempo quello meno "colpito" da tutta la vicenda. Inoltre ha l’onore di sconfiggere Cell! Insomma, quello che se la passa meglio”.

NATURO vs FFVII - Come abbiamo detto all’inizio, però, tra gli universi più quotati c’e quello di Naruto su cui approderebbe la_miss_yo sotto il falso nome di ‘kimiko yoshimori’ con il preciso progetto di conquistarsi un posto tra i ninja, diventare chunin e, così, scappare nel villaggio della sabbia con Gaara. A lei, però, controbatte Araku che addirittura riesce a convincerla di quanto sarebbe meglio vivere in Final Fantasy VII.

C’È CHI GUARDA IL CAPELLO - Questo è il piano preciso e dettagliato di Araku con le sue motivazioni al trasferimento in un’altra dimensione: “arruolarmi in SOLDIER e diventare un figo con capacità sovrumane (tenendo conto che in FFVII umano vuol dire poter fare salti di 5 metri con triplo carpiato mentre si esegue il salto mortale all'indietro e si beve un caffè senza rovesciarlo, immaginate a SOLDIER come si sta bene). E poi scusate, hanno tutti dei capelli troppo ganzi che non si spettinano mai (e rimangono più ganzi di quelli di Naruto. Vogliamo mettere Sephirot o Cloud contro Naruto o Sasuke in pettinatura?). E non finisce qui, perché Araku se ne intende proprio e non lascia passare nulla inosservato: “E soprattutto puoi usare le spade ma non per arretratezza della civiltà (ogni riferimento a Naruto è puramente casuale, XD), ma perché schivi i proiettili meglio che a Matrix!”

GIRL POWER - E così, la_miss_yo, convinta della superiorità di FFVII inizia a pensarci seriamente se non fosse che, trattandosi di una donna, potrebbero anche non prenderla nei Soldier. Effettivamente il problema è serio, ma là, nei modi disegnati dove tutto è possibile e anche la forza di gravità cede all’energia dei prodigiosi poteri dei loro abitanti, di certo non sarà un problema imporre le pari opportunità! E se ciò non bastasse, Araku prontamente suggerisce “però nei Turk, quei tipi impeccabili sempre in giacca e cravatta le donne le prendono”. Insomma, una soluzione, nella fantasia, si trova sempre.

Cristina Montini