
Dopo la bellezza di tre rinvii, Artemis 1, missione destinata a inaugurare il programma volto a riportare l'uomo sull'unico satellite terrestre, sta finalmente raggiungendo la Luna. La prima partenza era stata fissata per il 29 agosto, ma a causa di un problema al sistema di raffreddamento del motore numero tre, il lancio era stato annullato a pochi istanti dal via.
Tuttavia, risolte tutte le criticità, e atteso un momento favorevole, il razzo senza equipaggio è decollato dalla rampa 39B del Kennedy Space Center, da dove partì solo la decima missione del programma Apollo.
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Artemis 1 è finalmente in viaggio: avviato al programma per riportare l'uomo sulla Luna
Questa mattina alle 7:47 italiane, lo Space Launch System della Nasa, vale a dire il razzo vettore alto 98 metri che trasporta la Orion, la nuova capsula per l’esplorazione dello spazio profondo della Nasa, che nel futuro ospiterà fino a quattro astronauti, si è staccato dal suolo terrestre.
Il compito principale del razzo è stato completato a partire dalle 9:20, ora italiana, quando, tramite un'accensione di 18 minuti, ha spinto Orion e il suo modulo di servizio dove sono destinati a orbitare per le prossime tre settimane e mezzo, ovvero attorno al nostro satellite naturale. Infatti tra gli obiettivi di questa prima missione non vi è quello di atterrare sulla Luna.
Prima dell'allunaggio vero e proprio toccherà ad Artemis 2, la cui partenza è attualmente prevista per il 2024, e che porterà con sé un equipaggio che orbiterà intorno alla Luna ancora senza atterrare sulla superficie. Infine, sarà il turno di Artemis 3, il cui lancio è, a oggi, previsto nel 2025, e sarà in quell'occasione che la prima donna e il prossimo uomo sbarcheranno nuovamente sul nostro satellite naturale. Seguiranno quindi diversi equipaggi, che si pensa possano approdare con continuità sulla Luna, e come da tempo proclamato dalla Nasa, possano salire sul satellite “per restarci”.