
Secondo la leggenda, San Nicola donò una dote a tre fanciulle povere e salvò tre ragazzini dalle grinfie di un macellaio. Questi sono gli episodi più famosi che lo hanno reso, tradizionalmente, il protettore dei bambini.
Chi era San Nicola
San Nicola Nacque a Patara nel 270 e si spense tra il 345 e il 352. Fu vescovo di Myra, in Licia (che corrisponde all’odierna Turchia). La sua figura è avvolta dal mistero, ma alcune fonti confermano che sia esistito veramente. Il suo nome, per esempio, compare nella lista dei partecipanti al Concilio di Nicea, avvenuto nel 325.La mancanza di notizie certe circa la sua vita, però, ha fatto sì che i biografi si concedessero qualche licenza fantastica, oltre a qualche copia-incolla dalle vite di altri santi. Figlio unico di genitori facoltosi, stando ai racconti Nicola manifestò fin da neonato i segni di una condotta votata alla santità: pare che il mercoledì e il venerdì poppasse una sola volta al giorno, rispettando le prescrizioni di astinenza della chiesa cristiana.
Fu solo dopo la sua morte, però, che presero a circolare una serie di leggende sul suo conto. Dalle sue reliquie, conservate a Myra fino al XI secolo per poi essere trafugate e portate a Bari, si dice che sgorgasse, in dono, un olio profumato dai poteri miracolosi.
Ma le storie più clamorose che amplificarono il mito nel resto del mondo sono due, in particolare. La prima, molto diffusa nell’XI-XII secolo, lo vede protagonista di un’opera di carità: si narra infatti che Nicola, dopo essere venuto a conoscenza di un ricco uomo decaduto che meditava di far prostituire le tre figlie perché impossibilitato a farle sposare decorosamente, per tre notti abbia donato loro dei sacchi d’oro da utilizzare come dote evitando così il triste destino delle fanciulle. Questa leggenda ammantò la figura di San Nicola della fama di benefattore e portatore di doni. Fu la seconda storia, piuttosto truculenta, ad alimentare invece il suo iconico rapporto con i più piccoli: San Nicola resuscitò tre bambini che un macellaio aveva ucciso e messo sotto sale per venderne la carne.
San Nicola: 6 dicembre e Babbo Natale
Nel Medioevo si diffuse in buona parte d’Europa, in occasione del 6 dicembre, l’usanza di commemorare la figura di San Nicola attraverso lo scambio di regali. Nonostante i divieti della chiesa, contraria a questi festeggiamenti dal sapore pagano, la tradizione continuò a essere osservata, soprattutto grazie ai bambini che sembravano apprezzare in modo particolare la ricorrenza. Questa viene ancora celebrata nei Paesi Bassi, in Germania, in Austria e in alcune zone d’Italia. Ma il tradizionale scambio di doni, nel resto del mondo, venne a poco a poco traslato al Natale, poco distante sul calendario, facendo coincidere così le due feste.La figura di Babbo Natale che tutti noi conosciamo nasce invece in America. L’omone con la barba bianca e il vestito rosso, sempre accompagnato da un sacco pieno di regali, è da ricondurre alla fantasia dello scrittore Clement C. Moore, che in una poesia del 1822 lo descrisse nei panni caratteristici.