Perché il 21 aprile è il Natale di Roma: le origini della Città Eterna

La Regina Elisabetta II, che oggi compie 96 anni, divide il compleanno con un’altra ricorrenza cara ai romani e non solo; il Natale di Roma. Anticamente detto Dies Romana e conosciuto anche con il nome di Romaia, il 21 aprile è a tutti gli effetti una festività che è indissolubilmente legata alla fondazione della città di Roma. Infatti, secondo la leggenda, narrata anche da Varrone, Romolo avrebbe fondato la città di Roma il 21 aprile del 753 a.C.. Ma scopriamone di più su questa affascinante ricorrenza.

Natale di Roma 2023: quanti anni compie la Città Eterna?

Varrone riporta quindi, come accennato, la nascita della città al 21 aprile del 753 a.C., questo grazie ai calcoli astrologici compiuti dal suo amico Lucio Taruzio.

Dunque, dal 753 a.C., ad oggi, quanti anni sono passati? Quanti anni compie effettivamente Roma quest’anno? Ebbene, c’è proprio da fare gli auguri alla Città Eterna che il 21 Aprile 2023 compie 2776 anni.

Natale di Roma 2023: la storia

Come accennato, è stato Varrone il primo a riportare il 21 aprile del 753 a.C. come data della fondazione della Città Eterna. Ma il Natale di Roma non è celebrato e ricordato solo nella storia recente, bensì la celebrazione dell'anniversario dell'Urbe fu inserito anche come elemento della propaganda imperiale.

A partire dall'imperatore Claudio il metodo di calcolo dell'età della Città, proposto da Marco Terenzio Varrone, prevalse su tutti gli altri. Claudio fu il primo a far celebrare l'anniversario di Roma nel 47, ottocento anni dopo la presunta data della fondazione.

Nel 147-148 Antonino Pio diede corso a una simile celebrazione e nel 248 Filippo l'Arabo celebrò il primo millennio di Roma, assieme ai Ludi Saeculares, celebrati ogni cento anni, in quanto Roma compiva dieci secoli.

Sono pervenute monete che celebrano l'evento; su una moneta del pretendente al trono Pacaziano, appare esplicitamente "1001", da dove si evince come i cittadini dell'Impero romano avevano compreso di essere all'inizio di una nuova era, di un "Saeculum Novum".

Natale di Roma; cosa vuol dire “ab urbe condita”?

E’ proprio dall’individuazione del 21 aprile 753 a.C. come data di fondazione di Roma, che deriva la cronologia romana, che definiva con la locuzione latina “Ab Urbe condita”, ovvero "dalla fondazione della Città", che contava gli anni a partire da tale presunta fondazione.

Natale di Roma: le frasi iconiche

Per celebrare come si deve questa speciale ricorrenza, proponiamo alcune frasi sulla Città Eterna composte da poeti e scrittori:

Buongiorno Roma! guarda stamattina come t’ha dipinto bella er sole. Splendi tutta d’oro, pari n’fiore. Sei tornata ad esse signorina. Canto tra li vicoli pe parlatte all’anima e ditte Roma cosa sei per me. E’ qui che vivo, è qui che so nato e sarà per questo che me so innamorato. Ma tutti li posti nei quali so stato, Roma hai da sapè, che io t’ho sempre pensato.
Brusco

Roma è la città degli echi, la città delle illusioni, e la città del desiderio.
Giotto

Tu non potresti vedere nulla maggior di Roma.
Orazio

Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi.
Alberto Sordi

Roma, città fortunata, invincibile e eterna.
Tito Livio

Roma è uno spettacolo che non ha bisogno di intervalli.
Fausto Gianfranceschi

Siamo romani. Siamo italiani. Essere nati e vivere in Italia è un dono: a Roma, è un privilegio.
Carlo Azeglio Ciampi

Che cosa, migliore di Roma?
Publio Ovidio Nasone

In una città grande come questa o ci sei nata o non puoi viverci.
Ambra Angiolini

Iersera, nun lo so perché (succede) m'è venuto da dì Roma è 'na sintesi. E lo dicevo in tutta bonafede, nun lo coprivo entro a ‘na parentesi. 'Roma è bella ar passato e ner presente!', m'è parso ovvio e pure un po' banale. È ‘na bella città sì, veramente ma se te viene in mente Corviale…. Sintesi allora delle zozzerie dei monumenti, de le coruzioni delle sincerità, delle buscie. Certo sì, ce stà er bello e ce stà er brutto. Ma allora Roma è sintesi de che?' A coso… Roma è sintesi de tutto.
Gigi Proietti