
Buon compleanno Devoto-Oli! Anche i vocabolari invecchiano e quest’anno il dizionario di lingua italiana di Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli ha compiuto 50 anni. Eppure anche lui, il vocabolario per antonomasia, in occasione dell’anniversario, si è rivelato al passo coi tempi: sono 1500 i neologismi presenti sulla nuova edizione e che spaziano dalla politica ai nostri amati social, ormai parte integrante non solo delle nostre vite ma anche delle nostre conversazioni.
Se trovate inutili le innovazioni apportate perché non avete la minima intenzione di sfogliare un vocabolario piegandovi all’uso del cartaceo, magari ritenendo la carta stampata antica al pari di un foglio di papiro, il buon vecchio Devoto-Oli ha una soluzione anche per voi! Il dizionario più in voga del momento, infatti, ha optato anche per una versione online che permette ai più accaniti sostenitori del web di cercare le parole con pochi click dal proprio computer (o, a proposito di neologismi, con poche “polliciate” dai propri smartphone).Ma vediamo ora alcune di queste nuove parole che sono entrate ufficialmente nella lingua italiana e che ormai, quindi, (orgogliosi o rassegnati) potrete usare liberamente:
10. Webete
Se sul Web avete a che fare con una persona poco sveglia, sentitevi liberi di darle dello “webete”. Questo termine, aplologia delle parole “web” ed “ebete”, sta infatti ad indicare chi scrive online cose stupide o chi fa un uso di internet superficiale e poco edificante. È comprensibile, del resto, data la vasta gamma di individui del genere presenti sul web, che anche il dizionario ne apporti una definizione.
9. Post-verità
Ormai i politici basano i loro discorsi non più sulla veridicità di questi, ma sull’emotività delle persone. La post-verità è proprio questo, un’argomentazione che si basa esclusivamente su credenze diffuse e che mira ad influenzare l’opinione pubblica. (Possiamo anche dire, quindi, che la soglia tra “post verità” e “discorso elettorale” in generale, può risultare fin troppo sottile al giorno d’oggi).
8. Brexit
Ormai la Gran Bretagna ha tagliato i ponti con noi, ce lo ricorda anche il dizionario. Il termine, infatti, unione delle parole “Britain” e “exit” indica l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea.
7. Fake News
Fino all’anno scorso per indicare una falsa notizia si faceva uso, forse in modo rozzo, della parola “bufala”. Da adesso, invece, possiamo ufficialmente usufruire dell’anglicismo (forse superfluo) “fake news”, entrato a far parte della lingua italiana. Non è altro, infatti, che la traduzione inglese di “falsa notizia”.
6. Hikikomori
Se vuoi isolarti dal mondo circostante, abbandonando tutti i social, allora vuoi diventare un “hakikomori”. Questo neologismo, che letteralmente significa “isolarsi” dalle parole hiku "tirare" e komoru "ritirarsi", è un termine giapponese usato per riferirsi a chi raggiunge livelli estremi d’isolamento, fenomeno che può avvenire per cause caratteriali, familiari o sociali.
5. Schiscetta
Non si tratta né di un capo d’abbigliamento di origine francese né tantomeno di un tipo di zanzara. La “schiscetta” è una parola proveniente dal dialetto milanese che indica il portavivande per conservare il cibo da consumare fuori casa e, per estensione, sta a significare anche “il pasto preparato a casa che si porta in ufficio”. Se vi state chiedendo l’origine di questa parola, deriva dal verbo schisciare, cioè schiacciare, perché per chiudere il portavivande si deve premere il suo contenuto.
4. Hashtag
L’hashtag è un aggregatore tematico per facilitare le ricerche sul web e sui social network. Il termine è formato dalle parole “hash” (cancelletto) e “tag” (etichetta) e indicale parole (o combinazioni di parole concatenate) precedute dal simbolo “#”. Ormai quasi tutti “lanciano” un hashtag sui social, al punto che è entrato anche a far parte del dizionario italiano. Per restare in tema, potremmo fare degli hashtag sull’argomento: #dizionariosocial #hashtag #linguaitaliana.
3. Hoverboard
L’Hoverboard è sempre più diffuso: si tratta di un dispositivo di auto-trasporto che è diventato, oltre che un rinomato modo per fratturarsi un arto, una vera moda. È formato da due ruote collegate a due piattaforme snodate tra loro e viene azionato da un sensore di peso.
2. Food Porn
Tranquilli, nulla di sconcio. Con “food porn” si intende una presentazione accattivante del cibo, da mangiare con gli occhi. Immaginate di avere davanti un vassoio di dolci appena sfornati, un hamburger gigante oppure una bella pizza napoletana ancora fumante dopo un soggiorno all’estero: questo è il food porn.
1. Ciaone
Non è un caloroso “ciao”, bensì un commento sarcastico che esprime disappunto, a fini scherzosi. Riguardo al fatto che una parola come “ciaone” sia stata ufficialmente pubblicata sulla nuova versione del celebre dizionario, solo una cosa da dire: ciaone!
Camilla Mauro