Concetti Chiave
- Il cinema muto, nato nel 1895 con i fratelli Lumière, non aveva colonne sonore fino alla fine degli anni '20.
- Il film "Il cantante di jazz" del 1927 segnò l'inizio del cinema sonoro, introducendo nuove possibilità espressive.
- La colonna sonora di un film comprende parlato, effetti sonori e musica, ciascuna con un ruolo specifico.
- Il parlato consiste in dialoghi, monologhi e voci fuori campo, contribuendo alla narrazione.
- Gli effetti sonori includono rumori ambientali e versi animali, arricchendo l'esperienza visiva.
Fino alla fine degli anni ’20 non comparve, però, la colonna sonora: si trattava quindi di cinema muto.
I dialoghi erano scritti e venivano inquadrati fra una scena e l’altra; gli altri suoni, invece, erano “dal vivo”.
L’avvento del cinema sonoro risale al 1927, anno in cui venne proiettato il film “Il cantante di jazz”. Questo avvenimento segnò un decisivo salto di qualità nel linguaggio cinematografico, che scopriva nuove possibilità espressive.
La colonna Sonora
Si denomina colonna sonora lo spazio riservato, su una pellicola cinematografica, alla registrazione del suono rispetto a quello occupato dall’immagine.
Ma, per colonna sonora si intende anche l’insieme degli eventi sonori inerenti a una realizzazione cinematografica: il parlato, gli effetti sonori e la musica.Il parlato è la parte del sonoro che riguarda l’uso della voce e consiste in monologhi e dialoghi; talvolta sono anche presenti voci fuori campo.
Gli effetti sonori sono, invece, le voci di sottofondo, i versi degli animali e i rumori ambientali.
La musica, componente essenziale di quasi tutti film, si trova nei titoli di testa, all’interno del film e nei titoli di coda.