Concetti Chiave
- Le Orme, formate nel 1966 a Marghera, iniziarono come "Le Ombre" in omaggio agli Shadows, ma cambiarono nome per evitare doppi sensi dialettali.
- Nel 1969, il gruppo sviluppò la formazione classica a trio con Aldo Tagliapietra, Tony Pagliuca e Michi Dei Rossi, influenzato dal progressive rock inglese.
- Il periodo d'oro delle Orme va dal 1971 al 1974 con album iconici come "Collage" e "Contrappunti", caratterizzati da testi di denuncia sociale.
- "Uomo di pezza" portò il gruppo al successo commerciale, introducendo il Moog nella strumentazione del pop italiano con il celebre singolo "Gioco di bimba".
- "Felona e Sorona" è un album concettuale che esplora l'eterna lotta tra bene e male attraverso una suite continua di brani.
Origini del gruppo le orme
Il primo nucleo delle Orme si costituisce a Marghera, periferia industriale di Venezia, nel 1966 su iniziativa del chitarrista veneziano Nino.
Smeraldi e del ventunenne muranese Aldo Tagliapietra. Fu così che, insieme al bassista Claudio Gaglieti e al batterista Marino Rebeschini venne fondato il gruppo Le Orme. All’inizio il gruppo aveva scelto di chiamarsi “Le Ombre” in omaggio agli inglesi Shadows, passione comune del quartetto, in seguito optarono per “Le Orme” anche per sfuggire agli ironici doppi sensi, dato che in dialetto veneziano “ombra” significa anche ”bicchiere di vino”.
Formazione e influenze musicali
Nel 1969 dopo varie uscite e sostituzioni acquisiscono la formazione classica a trio, con Aldo Tagliapietra al basso e alla voce, Tony Pagliuca alle tastiere e Michi Dei Rossi alla batteria.
Dopo l’uscita dei primi due dischi entrambi influenzati dalle tendenze musicali anglofone e oggi quasi ingiustamente dimenticati, Le Orme, sulla scia di gruppi inglesi come i Quatermass e gli ELP, che inserivano nella loro musica suggestioni musicali di derivazione classica e si distinguevano per un uso massiccio di strumenti a tastiera, diedero vita in Italia, assieme alla PFM e al Banco, al primo nucleo di quel filone musicale che va sotto il nome di progressive rock.
Successo e innovazioni musicali
Il periodo che va dal 1971, anno di uscita di “Collage”, al 1974, anno in cui Le Orme registrarono “Contrappunti”, si può considerare quello più ispirato dell’intera carriera della formazione veneta.
Tra tutti i dischi pubblicati in questo periodo, “Collage” viene ricordato oltre che per la splendida copertina apribile a libro con all’interno una bella immagine del gruppo in versione flower power, per il brano strumentale iniziale che da il titolo al disco, una sorta di “inno” nella cui parte centrale si ascolta il prezioso barocchismo di un celebre brano musicale di Scarlatti e per le canzoni “Era Inverno”, “Cemento armato” e “Morte di un fiore”. Le canzoni che compongono Collage sono valorizzate da testi di denuncia sociale davvero inconsueti per l’epoca in cui vennero scritti.
L’album “Uomo di pezza”, segna l’ingresso del gruppo nell’Olimpo dei gruppi più fortunati sotto il profilo commerciale. L’album rimane nella storia del pop italiano per lo straordinario successo del singolo “Gioco di bimba”, ma anche perché tra le tastiere suonate da Pagliuca compare, per la prima volta nella strumentazione di un gruppo pop italiano, il Moog, lo strumento creato dall’ingegnere del suono Robert Moog, capace di riprodurre una notevole gamma di suoni sintetizzati. “Felona e Sorona” è un album concettuale che racconta dell’eterna lotta tra il bene ed il male in una lunga suite, serie di tracce che si susseguono senza trovare soluzione di continuità.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del nome del gruppo "Le Orme"?
- Qual è stato il periodo più ispirato della carriera de Le Orme?
- Qual è l'importanza dell'album "Collage" nella discografia de Le Orme?
- Qual è stato il contributo innovativo dell'album "Uomo di pezza" nel panorama musicale italiano?
Il gruppo inizialmente si chiamava "Le Ombre" in omaggio agli Shadows, ma poi optarono per "Le Orme" per evitare doppi sensi ironici, dato che in dialetto veneziano "ombra" significa anche "bicchiere di vino".
Il periodo più ispirato della carriera de Le Orme va dal 1971 al 1974, durante il quale pubblicarono album significativi come "Collage" e "Contrappunti".
"Collage" è importante per la sua copertina apribile e per il brano strumentale iniziale che include un barocchismo di Scarlatti, oltre a canzoni con testi di denuncia sociale.
"Uomo di pezza" ha segnato l'ingresso del Moog nella strumentazione di un gruppo pop italiano, contribuendo al successo commerciale del gruppo con il singolo "Gioco di bimba".