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Concetti Chiave

  • Nel Quattrocento italiano, la musica si sviluppa in modo più moderato rispetto ad altri paesi, con un'influenza significativa della scuola fiamminga.
  • La tradizione musicale include improvvisazioni vocali e strumentali nelle corti, spesso eseguite da nobili dilettanti.
  • Il repertorio italiano scritto emerge intorno al 1480, con generi come frottole, canti carnascialeschi e laudi.
  • La lauda quattrocentesca è caratterizzata da una composizione a tre o quattro voci, con la melodia nella parte superiore.
  • La pratica del "travestimento spirituale" permette di adattare testi profani in contesti sacri, come visto nei canti carnascialeschi dell'epoca di Lorenzo il Magnifico.
Musica nel quattrocento italiano

Il quattrocento italiano appare più moderato, rispetto alla vivace fioritura arsnovistica presente negli altri paesi, questo è documentato dai manoscritti scarseggianti che trattano di musica. Questo fatto è spiegabile da un lato con il dominio della scuola fiamminga e dall'altro con il fatto che all'interno delle corti musicisti professionisti e dilettanti raffinati ( spesso gli stessi nobili) sono soliti improvvisare supporti melodici vocali a testi poetici, accompagnandosi con la lira o il liuto.

Anche le rime popolari dello strambotto, dello stornelio, del rispetto ecc... sono accompagnate dal canto; sappiamo inoltre che "canzoni a ballo" vivacizzando le feste pubbliche e private dell'aristocrazia e del popolo.

E' intorno al 1480 che il repertorio italiano - costituito prevalentemente da frottole, canti ciarnalesche e laudi - comincia ad essere scritto. Musica nel quattrocento italiano articoloI principali frottolisti, tra i quali ricordiamo il veneziano Marchetto Cara e i veronesi Bartolomeo Tromboncino e Michele Pesenti operano presso la corte dei Gonzaga a Mantova dove Isabella d'Este, ottima cantante e suonatrice, esercita un'illuminata azione di mecenatismo.

La lauda quattrocentesca è una composizione a tre o quattro voci, di andamento prevalentemente omoritmico e con la melodia assegnata alla parte superiore. La musica è spesso di derivazione profana.

La pratica di parodiare un testo profano conservandone il rpfilo melodico è detta travestimento spirituale, questa procedura ha consentito tra l'altro l'individuazione di alcuni canti ciarnaleschi dell'età di Lorenzo il Magnifico. La diffusione e il favore di cui gode la lauda nel XV secolo è confermata dalla pubblicazione a stampa nel 1508 di due libri ad opera di Ottaviano Petrucci.

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