Concetti Chiave
- Il flauto dolce, conosciuto anche come flauto dritto, ha origini antiche e veniva usato già dai greci, conosciuto per la sua semplicità e versatilità nelle dimensioni.
- Dal Medioevo al XVIII secolo, il flauto dolce era ampiamente utilizzato nella musica strumentale e oggi è comune in ambito didattico.
- Il liuto, introdotto in Europa nel IX secolo, ha raggiunto il suo apice nel Rinascimento come strumento "domestico", con una particolare notazione chiamata intavolature.
- Strumenti simili al corno, come il cornu e l'olifante, sono stati usati per secoli per segnali di caccia e guerra, evolvendosi nel moderno corno francese.
- Il corno moderno, parte della famiglia degli ottoni, possiede cilindri per la scala cromatica e deriva dai corni da caccia con la sua caratteristica forma arrotolata.
Indice
Origini e utilizzo del flauto dolce
Noto anche come flauto dolce, è uno strumento dall'origine antichissima: gli antichi greci usavano sia una canna con una serie di fori che il cosiddetto flauto di Pan, che producevano suoni all'altezza differente; il flauto di Pan si suonava soffiando in ciascuna canna, come si farebbe oggi per far uscire un suono dal coperchietto di una penna. A partire dal Medioevo e fino alla metà del XVIII secolo, il flauto dolce venne impiegato in particolar modo nella musica strumentale. Ve ne sono di varie dimensioni: dal sopranino di soli 25 cm al contrabbasso di 122 cm. Attualmente questo strumento musicale ( i più diffusi sono il soprano e il contralto) viene impiegato spesso per scopi didattici, essendo relativamente semplice da suonare. Il flauto dolce è un aerofono ad imboccatura naturale.
Storia e caratteristiche del liuto
Il liuto era conosciuto in Europa fin dal IX secolo, si diffuse in Spagna grazie agli arabi e il suo periodo di massimo splendore si registrò nel periodo rinascimentale, come strumento "domestico", diffuso e suonato da moltissime persone. Solo il pianoforte, nell'Ottocento, godrà di analoga fortuna. Il liuto era dotato di una corda singola e di cinque corde doppie, pizzicate dalle dita. La curiosità è che le parti scritte per i suonatori di liuto non seguivano la notazione tradizionale: esse si chiamavano intavolature e indicavano il punto in cui le dita dovevano premere sulle corde per produrre la nota desiderata. Il liuto è uno strumento a corde pizzicate.
Evoluzione e uso del corno
L'usanza di soffiare in conchiglie o in corni di animali per dare segnali di caccia o di guerra è antichissima. Tra gli strumenti degli antichi Romani vi furono proprio il cornu, un grosso corno circolare a forma di "G" e la buccina, una sua versione di dimensioni ridotte. Nei secoli VI e XVI era in uso l'olifante, grosso corno ricavato da zanne di elefante o da corni di altri animali, mentre nel periodo barocco (XVII secolo) si incominciò a dare, al corno da caccia, la caratteristica forma arrotolata. Da questi corni da caccia deriva il corno francese, usato in orchestra. Al giorno d'oggi il corno è dotato di cilindri che aprono e chiudono delle valvole, le quali consentono di produrre i dodici suoni della scala cromatica; esso è inoltre avvolto su sé stesso. Inizialmente il corno era già ricurvo, ma non possedeva i cilindri: un sistema per ovviare all'impossibilità di emettere tutti i suoni fu quello di inserire la mano nelle estremità dello strumento (che ha forma di calice e si chiama padiglione), chiudendo parzialmente il foro di uscita dell'aria.
Un altro sistema fu quello di aggiungere pezzi supplementari di tubo che allungavano momentaneamente lo strumento e gli permettevano di adeguarsi alla tonalità richiesta dall'orchestra. In orchestra si trovano generalmente da due a quattro corni. Il corno fa parte della famiglia degli ottoni ed è, grazie alle sue caratteristiche imboccature, un aerofono a bocchino.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e l'uso storico del flauto dolce?
- Come si differenzia il liuto dagli altri strumenti a corde?
- Qual è l'evoluzione storica del corno?
- Quali sono le caratteristiche principali del corno moderno?
Il flauto dolce, noto anche come flauto dritto, ha origini antichissime e veniva usato dagli antichi greci. Dal Medioevo fino al XVIII secolo, era impiegato nella musica strumentale. Oggi è spesso usato per scopi didattici.
Il liuto, diffuso in Europa dal IX secolo, ha una corda singola e cinque corde doppie pizzicate dalle dita. Le sue parti musicali erano scritte in intavolature, non in notazione tradizionale.
Il corno ha origini antiche come strumento di segnalazione. Nel periodo barocco, il corno da caccia ha assunto una forma arrotolata, evolvendosi nel corno francese usato in orchestra, dotato di cilindri per produrre la scala cromatica.
Il corno moderno è avvolto su sé stesso e dotato di cilindri che aprono e chiudono valvole per produrre i dodici suoni della scala cromatica. Fa parte della famiglia degli ottoni ed è un aerofono a bocchino.