Concetti Chiave
- Il jazz ha origini antiche legate alla deportazione degli schiavi africani in America, dove la musica serviva per alleviare le fatiche del lavoro forzato.
- Il genere jazz è nato dalla fusione di elementi musicali africani e del contesto sociale americano, evolvendosi dai work-songs, spirituals, gospel-songs e blues.
- Caratteristiche distintive del jazz includono improvvisazione, ritmo trascinante, inflessioni sonore particolari e virtuosismo solistico.
- Il jazz ha diversi stili, come hot jazz di Louis Armstrong, sweet jazz, free jazz e cool jazz di Lester Young.
- Con Gershwin, il jazz diventa sinfonico, fondendo la musica colta europea con il jazz, perdendo in parte l'improvvisazione caratteristica.
Il jazz ha radici lontane che affondano in uno degli episodi più oscuri e vergognosi della nostra storia. La deportazione degli schiavi in America, che furono catturati con violenza in Africa e venduti come bestie nelle piazze dei mercati. Gli schiavi neri trovarono nella musica non solo un aiuto per sopportare le fatiche, ma anche per ribadire ai loro padroni che loro erano uomini come gli altri. Questa musica fu chiamata jazz e nacque nel 900 dalla fusione d’elementi musicali africani con quelli del nuovo ambiente in cui i neri si trovarono a vivere. Una prima fonte di jazz furono i canti di lavoro detti work-songs, i canti religiosi detti spirituals e i gospel-songs d’ispirazione cristiana. Un’altra fonte del jazz fu il blues, un canto di genere profano e di carattere nostalgico e triste. Il jazz è dapprima vocale, poi interessa piccole formazioni orchestrali (originariamente strumenti a fiato o a percussione), quindi da vita anche ad una musica pianistica di tipo popolare (Ragtime), caratterizzata da un sincopato (per sincopesi intende lo spostamento dell’accento forte su quello debole). Dalla fusione del Blues e del Ragtime nasce a New Orleans la musica delle bands che si esibiscono per le strade, improvvisando in occasione di cerimonie religiose e funebri. Gli elementi caratteristici del jazz sono: improvvisazione, forza trascinatrice del ritmo, particolari inflessioni sonore ottenute dagli strumenti a fiato, virtuosismo solistico.
Fra i maggiori esponenti del jazz ricordiamo: il celebre cornettista Louis Amstrong (1900-1971) che con i suoi complessi ha fatto anche varie tournée in Europa e il pianista Duke Ellington, famoso pure come compositore e direttore d’orchestra.
Ci sono vari tipi di jazz:
- Hot jazz, ossia il jazz originario tipico di Luis Amstrong, basato sull’improvvisazione solistica.
- Sweet Jazz, più vicino alla melodia dei modelli occidentali.
- Free jazz, si rifà all’improvvisazione collettiva simultanea.
- Cool jazz, il cui leader fu il sassofonista Lester Young.
Il jazz, noto originariamente come espressione musicale spontanea e improvvisata, ha finito con l’entrare nelle sale da concerto e con l’influenzare lo stile di numerosi compositori.
La melodia risente della scala "blue", in cui alcuni semitoni risultano in posizione diversa rispetto alla nostra scala maggiore: la scala blue ha i semitoni fra il secondo e il terzo e fra il sesto e il settimo grado, anziché fra il terzo e quarto ed il settimo ed ottavo grado.
Il ritmo, sempre marcato, è di solito binario. Si ha la sovrapposizione di ritmi diversi; Spesso l’andamento è sincopato.
Gli strumenti dell’orchestra jazz: sono derivati dalle bands, sono:
- ottoni
- Sassofoni, in particolare clarinetti.
- Percussioni varie riunite nella batteria.
In un secondo tempo entrano nell’orchestra il contrabbasso (pizzicato), il banjo, la chitarra, il pianoforte e qualche volta il violino.
Caratteristica essenziale del jazz è l’improvvisazione: dopo che tutto il complesso degli esecutori ha presentato un “tema” ogni suonatore riprende in forma solistica il tema stesso, arricchendolo di varie azioni, frutto di una fantasia esuberante e dando prova di una tecnica strumentale talora sbalorditiva. Con Gershwin il jazz diventa sinfonico, espressione della fusione del jazz originario con la musica colta europea. In questa trasformazione, esso perde la caratteristica dell’improvvisazione.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini storiche del jazz?
- Quali elementi musicali hanno contribuito alla nascita del jazz?
- Quali sono le caratteristiche distintive del jazz?
- Chi sono alcuni dei maggiori esponenti del jazz?
- Come si è evoluto il jazz nel tempo?
Il jazz ha origini legate alla deportazione degli schiavi africani in America, dove la musica serviva come mezzo per sopportare le fatiche e affermare la loro umanità.
Il jazz è nato dalla fusione di elementi musicali africani con quelli del nuovo contesto sociale americano, tra cui work-songs, spirituals, gospel-songs e blues.
Le caratteristiche distintive del jazz includono l'improvvisazione, il ritmo trascinante, particolari inflessioni sonore, e il virtuosismo solistico.
Tra i maggiori esponenti del jazz ci sono Louis Armstrong, celebre cornettista, e Duke Ellington, noto pianista, compositore e direttore d'orchestra.
Il jazz, inizialmente spontaneo e improvvisato, è entrato nelle sale da concerto e ha influenzato molti compositori, perdendo in parte la sua caratteristica di improvvisazione con l'avvento del jazz sinfonico di Gershwin.