Concetti Chiave
- Il jazz è un genere musicale nato a metà dell'Ottocento negli Stati Uniti del Sud, influenzato dai canti di lavoro degli schiavi africani, come i worksong e gli spiritual.
- Originato a New Orleans, il jazz si diffuse rapidamente negli Stati Uniti e in Europa, trasformandosi e incorporando elementi di ragtime, blues e, più tardi, bebop.
- Le caratteristiche distintive del jazz includono ritmi oscillanti, sofisticazione armonica e un forte elemento di improvvisazione, che coinvolge tutti i membri di una band jazz.
- Strumenti fondamentali nel jazz comprendono la batteria, il basso, la tastiera, la chitarra, la tromba, il trombone, il sassofono e la voce solista, tutti capaci di facilitare l'improvvisazione.
- La musica jazz ha giocato un ruolo importante nella denuncia del razzismo, fungendo da veicolo di protesta non violenta per gli afroamericani e sensibilizzando la società sui problemi legati alla schiavitù.
Questo crudele commercio, chiamato la tratta degli schiavi ha portato in America milioni di neri, dove le loro condizioni di vita erano durissime. Durante il lavoro gli schiavi iniziarono a cantare, per alleggerire la fatica, così nacquero i worksong, ossia dei canti di lavoro composti da incitamenti e grida. Nel corso degli anni quasi tutti i deportati nelle Americhe si convertirono al Cristianesimo e così nacquero gli spiritual, delle composizioni a carattere sacro che rispettano le tradizioni africane e quelle americane.

Intanto vicino alla foce del Mississipi a New Orleans nacque il jazz vero e proprio, che si diffuse in tutta Europa dagli Stati Uniti attraverso la registrazione su disco.
Il jazz veniva considerato inferiore agli altri generi, perché era musica nera, però nel corso degli anni venne apprezzata da molte persone. Gli antenati del jazz sono i worksong, gli spiritual e il blues; mentre l’evoluzione del jazz è il ragtime che nacque verso la fine del XIX secolo. Si tratta in un primo tempo di un genere destinato al pianoforte e non c’era improvvisazione, mentre dagli anni ’20 subì numerose trasformazioni, fondendosi con il blues e divenendo infine uno stile orchestrale. Un altro stile proveniente dal jazz è il bebop dove ogni strumento sembra andare da solo ed emettono suoni rauchi e poco puliti.
Questo stile piaceva molto ai neri, perché era più vicino alle loro radici folcloristiche come a un saxofonista molto importante: Charlie Parker.
Indice
Che cos'è il jazz
Il jazz è un genere musicale che nasce intorno alla metà dell’Ottocento negli Stati Uniti, in particolare modo si diffonde negli Stati del Sud. Dal XVII secolo inglesi, francesi, spagnoli, olandesi e portoghesi iniziarono a deportare uomini e donne africani per venderli nelle fattorie americane come forza lavoro. Questo crudele commercio era conosciuto come “tratta degli schiavi” che ha permesso di portare in America milioni di neri, i quali erano costretti a vivere in condizioni durissime. Gli schiavi, durante il lavoro, per rendere meno faticosa e meno triste la giornata, intonavano dei canti particolari e proprio da qui nacquero i cosiddetti “worksong”, ovvero dei canti di lavoro composti da incitamenti e grida. Nel corso degli anni quasi tutte le persone che venivano deportate nelle Americhe iniziarono a convertirsi al Cristianesimo e in questo contesto nacquero gli spiritual, ovvero delle composizioni a carattere sacro che integrano e rispettano le tradizioni africane con quelle americane. Successivamente nel 1865 venne abolita la schiavitù e si iniziò a formare il blues, genere musicale formato da canti individuali che trattano delle difficoltà della vita, dell’amore e dei loro ricordi.Inizialmente il jazz veniva considerato come un genere inferiore agli altri già esistenti perché era musica cantata da persone nere però nel corso degli anni cominciò ad essere apprezzata da molte persone. Questo stile piaceva molto ai neri perché era più vicino alle loro radici folcloristiche come a un saxofonista molto importante: Charlie Parker.
Storia del jazz nel corso del XX secolo
Il jazz ha una lunga storia che inizia già agli inizi del XX secolo. A partire dai primi anni del 1900, diversi ritrovamenti storici fanno risalire la musica jazz alla città di New Orleans, luogo in cui i musicisti come Jelly Roll Morton, King Oliver e Louis Armstrong iniziarono a studiare i ritmi del ragtime, del blues e il jazz che si sviluppò nel sud di New Orleans e venne conosciuto come Dixieland. Poi tra il 1920 e 1930, il jazz iniziò a diffondersi anche in altre città come Chicago e Kansas City, ma solo a New York City il jazz diventò una vera pietra miliare della cultura americana. Proprio a New York ricordiamo grandi gruppi accompagnati da forti personalità come Duke Ellington e Fletcher Henderson, i quali si sono esibiti per il pubblico dei locali notturni. Ellington era famoso soprattutto per le sue composizioni originali, che traevano anche dalla musica classica e riusciva a far risaltare i solisti all'interno della sua band. Successivamente tra il 1940 e 1950, i musicisti di New York come per esempio Charlie Parker, Dizzy Gillespie, Bud Powell e Art Blakey idearono un sottogenere jazz che chiamarono bebop. Era un nuovo stile musicale che prevedeva un'esecuzione velocissima e sincopi di routine. Poi intorno agli anni ’60 il bebop iniziò a modificarsi nel ritmo e nello stile. Alcuni musicisti come Thelonious Monk, Charles Mingus e Miles Davis rappresentano gli esempi di composizioni post-bebop. Sempre in questo periodo musicisti come Herbie Hancock e Joe Zawinul hanno unito il jazz al funk e al rock in modo tale da ricreare un nuovo genere conosciuto come fusion.
Caratteristiche distintive della musica jazz
Dalla musica jazz vengono creati numerosi sottogeneri. Infatti, alcuni elementi centrali del jazz sono presenti in quasi tutte le forme di jazz, tra cui musica swing, big band, bebop e cool jazz. Le caratteristiche distintive del jazz sono soprattutto tre: i ritmi distintivi, la sofisticazione armonica e l’improvvisazione. Riguardo i ritmi distintivi si sa che i ritmi tradizionali del jazz sono conosciuti per le loro crome oscillanti dove la prima croma oscilla verso la seconda enfatizzando il suono. La sofisticazione armonica fa riferimento nella musica jazz all’utilizzo raro di triadi di note che definiscono la musica pop, country e folk. Quasi tutti gli accordi jazz presentano il settimo tono dell'accordo e molti implicano tensioni come none, undicesime e tredicesimi. E poi c’è l’improvvisazione che rappresenta un elemento che contraddistingue questo perché riesce ad unire quasi tutte le forme di musica jazz. Tutti i membri di una jazz band possono essere chiamati a improvvisare su una melodia jazz.
Strumenti utilizzati nel jazz
La maggior parte degli strumenti possono essere utilizzati in una jazz band però solamente se permettono al musicista di improvvisare. Gli strumenti maggiormente utilizzati nella musica jazz sono otto, ritroviamo la batteria che rappresenta il pezzo portante della ritmica; solitamente i batteristi jazz suonano una batteria composta da quattro o cinque pezzi. Poi c’è il basso che viene utilizzato da quasi tutte le jazz band; la tastiera, che può essere un pianoforte o una tastiera digitale, rappresenta una parte classica di una combinazione jazz; la chitarra rappresenta lo strumento a corda più comune in un ensemble jazz; la tromba è uno strumento utilizzato fin dalla nascita del jazz; il trombone; il sassofono ha la capacità di suonare in sintonia e proprio per questo lo rendono un eccellente strumento per la musica jazz ed infine troviamo la voce solista.
La musica jazz contro il razzismo
Prima dell'affermarsi della musica jazz, il fenomeno del razzismo non veniva nemmeno conosciuto. Con l'affermarsi dei canti afroamericani che si diffusero nel periodo della tratta degli schiavi dal continente americano verso il continente americano si iniziò finalmente a prendere coscienza del triste fenomeno del razzismo. Attraverso le loro canzoni gli afroamericani iniziarono a far sentire la loro voce con una protesta non violenta che si affermò dunque nella musica. Presto questi canti iniziarono anche ad essere conosciuti negli Stati americani settentrionali e dunque anche dalla middle class bianca. Proprio la musica Jazz sarebbe diventata la musica della protesta per denunciare le dure condizioni degli schiavi neri che lavoravano nelle piantagioni. Fu così che dunque il fenomeno del razzismo divenne un problema visibile agli occhi della società mondiale.Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del jazz e come si è sviluppato inizialmente?
- Come si è evoluto il jazz nel corso del XX secolo?
- Quali sono le caratteristiche distintive della musica jazz?
- Quali strumenti sono comunemente utilizzati nella musica jazz?
- In che modo la musica jazz ha contribuito alla lotta contro il razzismo?
Il jazz è un genere musicale nato intorno alla metà dell'Ottocento negli Stati Uniti, in particolare negli Stati del Sud. È emerso dai canti di lavoro degli schiavi africani, noti come worksong, e si è evoluto attraverso gli spiritual e il blues, fino a diventare un genere musicale riconosciuto.
Il jazz ha avuto una lunga evoluzione iniziata nei primi anni del 1900 a New Orleans. Si è diffuso in città come Chicago e New York, dove è diventato una parte fondamentale della cultura americana. Negli anni '40 e '50, il bebop è emerso come un sottogenere, e negli anni '60, il jazz si è fuso con il funk e il rock per creare la fusion.
Le caratteristiche distintive del jazz includono ritmi distintivi, sofisticazione armonica e improvvisazione. I ritmi del jazz sono noti per le loro crome oscillanti, mentre l'armonia jazz utilizza accordi complessi. L'improvvisazione è un elemento chiave che unisce le varie forme di jazz.
Gli strumenti comunemente utilizzati nel jazz includono la batteria, il basso, la tastiera, la chitarra, la tromba, il trombone, il sassofono e la voce solista. Questi strumenti permettono ai musicisti di improvvisare, un elemento fondamentale del jazz.
La musica jazz ha contribuito alla lotta contro il razzismo dando voce agli afroamericani attraverso canti di protesta non violenti. Ha reso visibile il problema del razzismo agli occhi della società mondiale, diventando un simbolo di resistenza e denuncia delle dure condizioni degli schiavi neri.