Concetti Chiave
- Il mito di Apollo e Dafne, tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, esplora l'amore non corrisposto tra un dio e una ninfa, con una conclusione inaspettata e dolorosa.
- Il racconto sottolinea il dolore causato dall'amore non ricambiato, con Apollo respinto e Dafne che sceglie di trasformarsi per sfuggire a sentimenti vissuti come violenza.
- La figura di Cupido evidenzia la vulnerabilità di divinità e umani di fronte all'arbitrio dell'amore, colpendo chiunque senza distinzione.
- Il mito insegna l'inutilità di tentativi di conquista senza reciprocità e il dovere morale di rispettare le scelte altrui, evitando violenze.
- Il contesto paesaggistico del racconto aiuta a contestualizzare la vicenda nella Grecia antica, accentuandone gli aspetti inquietanti.
Indice
Il dramma dell'amore respinto
Tratto dalle Metamorfosi, opera del poeta latino Ovidio, il mito è imperniato sul tema dell'amore respinto vi è narrato il dramma di una passione non tra comuni mortali, ma tra un dio e una ninfa. Una storia non a lieto fine, ma tormentata e struggente nell'inattesa, amara conclusione, a dimostrare da un lato che l'amore può avere aspetti tanto dolorosi da potersi configurare come suprema punizione anche per una divinità, dall'altro che ci si può sottrarre ad esso solo a prezzo di cambiare natura, accettando, addirittura, quella vegetale.
Forse perché dà concretezza a questo inquietante e paradossale teorema, il mito di Apollo e Dafne è divenuto uno dei più celebri di tutta la mitologia, fonte di ispirazione per artisti d'ogni tempo.Il mito di Apollo e Dafne
Concepito come mito naturalistico intorno all'origine dell'albero d'alloro, il mito polarizza l'attenzione sul sentimento d'amore, fonte, in questo caso, di dolore per entrambi i protagonisti della vicenda: dolore per Apollo, dio innamorato e respinto, al quale non conferiscono fascino e prestigio le qualità da lui stesso enumerate né la sua stessa condizione divina; dolore per Dafne, offesa e disgustata dalle profferte del dio, al punto di preferire la trasformazione in una natura inferiore, pur di sfuggire ad un sentimento che vive come offesa e violenza.
Riflessioni sull'arbitrio dell'amore
Anche il comportamento di Cupido induce a riflettere, in quanto, al di là del rapporto conflittuale fra lui ed Apollo, segnala la vulnerabilità delle creature, divine o umane che siano, di fronte all'arbitrio dell'amore, che colpisce chiunque.
Insegnamenti e contesto paesaggistico
L'insegnamento che se ne trae è l'inutilità di porre in atto tentativi di conquista se l'essere amato non ricambia il sentimento e, in chiave più attuale, sul dovere morale di rispettare l'altro, qualunque sia la sua scelta, evitando ogni forma di violenza, anche a costo di penose sofferenze.
Il contesto paesaggistico in cui la vicenda è inserita, per un verso, fornendo indicazioni sull'ambiente, consente di contestualizzare il mito nella civiltà della Grecia antica; per altro verso, pur confermando la suggestione del racconto, ne sottolinea gli aspetti più inquietanti.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema centrale del mito di Apollo e Dafne?
- Quali riflessioni suscita il comportamento di Cupido nel mito?
- Qual è l'insegnamento principale che si può trarre dal mito?
Il tema centrale del mito di Apollo e Dafne è l'amore respinto, che si manifesta come un dramma tra un dio e una ninfa, culminando in una conclusione amara e tormentata.
Il comportamento di Cupido nel mito induce a riflettere sulla vulnerabilità delle creature, divine o umane, di fronte all'arbitrio dell'amore, che può colpire chiunque.
L'insegnamento principale è l'inutilità di tentare di conquistare qualcuno che non ricambia il sentimento e l'importanza di rispettare le scelte altrui, evitando ogni forma di violenza.