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Il Diario di Anna Frank: breve e semplice analisi
Dati sulla pubblicazione: Il libro «Il Diario di Anna Frank» è stato scritto dall’omonima persona, una ragazzina di 13 anni, che durante il periodo del Nazismo, cercava di liberarsi, sfogarsi e parlare dei propri sentimenti a qualcuno.
Il libro è stato poi pubblicato dall’unico sopravvissuto alla guerra della famiglia, il padre Otto Frank, nel 1947, quando ritrovandolo decise che poteva essere (se sistemato e corretto) un’importante testimonianza della «vita» durante la guerra.
La prima edizione originale, pubblicata nel 1947, era scritta in olandese (lingua della famiglia Frank), ma, visto il successo commerciale che ebbe, venne tradotto in moltissime lingue (circa 70) e oggi viene considerato un long seller.
Analisi del libro: Il libro è un diario autobiografico e narra della storia di Anna Frank, una ragazza che, durante il Nazismo, inizia a scrivere sul suo diario (ricevuto come regalo per il 13° compleanno) tutto ciò che stava succedendo attorno a lei in quel periodo oscuro, con tutte le preoccupazioni, i pensieri, i sentimenti e le speranze di una ragazzina che, com’è giusto che sia, cerca uno sfogo per tutti i suoi timori.
La famiglia di Anna vive ad Amsterdam e, con l’invasione anche nei Paesi Bassi da parte dei soldati nazisti, si rifugia nella soffitta di una ditta, sperando di non essere trovata quando l’esercito busserà porta a porta in tutte le case per cercare gli ebrei e portali nei centri di concentramento.
Le famiglie ricevono scorte di cibo e informazioni sull’andamento della guerra dall’esterno.
Insieme a loro c’è un’altra famiglia olandese, quella dei Van Daan e, naturalmente, essendo il loro un nascondiglio, gli spazi sono piuttosto angusti e quindi la convivenza non è semplice e non è possibile avere un momento di sana intimità.
IL DIARIO DI ANNA
FRANK
o Dati sulla pubblicazione
o Analisi del libro
o Commento
Dati sulla
pubblicazione
Il libro «Il Diario di Anna Frank» è stato scritto
dall’omonima persona, una ragazzina di 13 anni,
che durante il periodo del Nazismo, cercava di
liberarsi, sfogarsi e parlare dei propri sentimenti a
qualcuno.
Il libro è stato poi pubblicato dall’unico
sopravvissuto alla guerra della famiglia, il padre
Otto Frank, nel 1947, quando ritrovandolo decise
che poteva essere (se sistemato e corretto)
un’importante testimonianza della «vita» durante la
guerra. Dati sulla
pubblicazione
La prima edizione
originale, pubblicata nel
1947, era scritta in
olandese (lingua della
famiglia Frank), ma, visto
il successo commerciale
che ebbe, venne tradotto
in moltissime lingue
(circa 70) e oggi viene
long
considerato un
seller. Analisi del libro
Il libro è un diario autobiografico e
narra della storia di Anna Frank, una
ragazza che, durante il Nazismo,
inizia a scrivere sul suo diario
(ricevuto come regalo per il 13°
compleanno) tutto ciò che stava
succedendo attorno a lei in quel
periodo oscuro, con tutte le
preoccupazioni, i pensieri, i
sentimenti e le speranze di una
ragazzina che, com’è giusto che sia,
cerca uno sfogo per tutti i suoi timori.
Analisi del libro
La famiglia di Anna vive ad
Amsterdam e, con l’invasione anche
nei Paesi Bassi da parte dei soldati
nazisti, si rifugia nella soffitta di una
ditta, sperando di non essere trovata
quando l’esercito busserà porta a
porta in tutte le case per cercare gli
ebrei e portali nei centri di
concentramento.
Le famiglie ricevono scorte di cibo e
informazioni sull’andamento della
guerra dall’esterno.
Analisi del libro
Insieme a loro c’è
un’altra famiglia
olandese, quella dei Van
Daan e, naturalmente,
essendo il loro un
nascondiglio, gli spazi
sono piuttosto angusti e
quindi la convivenza non
è semplice e non è
possibile avere un
momento di sana
intimità.