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tracce maturita

La Maturità, è risaputo, è sempre fonte di sorprese per i maturandi. Nonostante previsioni più o meno attendibili e pseudo indizi disseminati qua e là durante l’anno, il Miur riesce ad essere imprevedibile e a lasciare a bocca aperta gli studenti. In alcuni anni, soprattutto gli ultimi, però, l’effetto sorpresa è stato davvero eclatante. Non ha poi riguardato solo la prima prova ma, per gli studenti dello scientifico, anche la seconda. Noi di Skuola.net abbiamo quindi raccolto le tracce più inaspettate nella storia recente degli esami di Maturità.

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Claudio Magris, il primo a sorprendere

Un autore in vita per l’analisi del testo? Impossibile. E’ certamente quello che pensavano, e non erano i soli, i maturandi del 2013 a pochi giorni dal loro esame. Eppure, così come in tutte le cose, c’è sempre una prima volta. Un brano di Claudio Magris, scrittore, saggista, traduttore, accademico, lasciò i ragazzi letteralmente a bocca aperta. Lo stesso letterato proprio non se lo aspettava di finire nella traccia della prima prova dell’esame di Stato. Una doppia sorpresa, insomma, quella del Ministero.

Umberto Eco in prima prova

Per alcuni fu un chiaro omaggio ad uno dei letterati più importanti del ‘900, per altri invece semplicemente una coincidenza! Sta di fatto che i maturandi del 2016, nella tipologia A della prima prova, trovarono un brano tratto dall'opera "Sulla letteratura" di Umberto Eco. Lo scrittore, venuto a mancare proprio qualche mese prima l’inizio della Maturità, fu davvero una sorpresa inaspettata per i maturandi. Nonostante sia presente nel programma di italiano di quinta superiore, non viene quasi mai approfondito durante l’ultimo anno. Trovarlo quindi come autore della tipologia A non entusiasmò molto i ragazzi!

Giorgio Caproni, un ‘tormentone’ da Maturità

Caproni chi?”. È la domanda che durante la prima prova della Maturità 2017 serpeggiava tra i banchi dei maturandi di tutta Italia. Nessuno, o comunque pochissimi, avevano sentito parlare prima di quel momento del poeta e critico letterario Giorgio Caproni. Come spesso accade, però, non tutti i mali vengono per nuocere. La poesia proposta dal Miur colpì positivamente i ragazzi che la scelsero in massa, anche perché da loro definita semplice per essere analizzata.

Un altro Giorgio all'analisi del testo

Nelle stanze del Miur, o meglio all’interno della commissione che si occupa di redigere le prove di Maturità, c’è qualcuno a cui piace il nome Giorgio. Perché diciamo questo? Ovviamente si tratta di una constatazione ironica per giustificare la presenza di Giorgio Bassani nella prima prova di Maturità 2018. Il brano tratto da "I giardini dei Finzi-Contini" non è stata certo una scelta causale. Lo scorso anno, infatti, cadeva l’80esimo anniversario dell’introduzione in Italia delle (vergognose) Leggi Razziali. Un segnale forte, quello del Miur, per ricordare quanto accaduto nel 1938.

L'indimenticabile bicicletta in seconda prova

In questi anni le sorprese non hanno certo risparmiato la seconda prova. Lo sanno bene i ragazzi del liceo scientifico che hanno affrontato la Maturità negli ultimi due anni. I maturandi del 2017 dovettero affrontare un problema che parlava di una bicicletta con le ruote quadrate. Sì, proprio così. Inutile sottolineare lo stupore dei maturandi che di biciclette con ruote non circolari non ne avevano mai sentito parlare. Il Miur ampliò quindi anche il bagaglio di conoscenza dei ragazzi, in tema di biciclette!

Le piastrelle colorate della Maturità

Dopo la bicicletta con le ruote quadrate, i ragazzi dello scientifico lo scorso anno erano pronti a tutto: macchine in grado di volare, scooter ad una ruota sola e aerei muniti di paracadute. Per loro invece, il Miur pensò a qualcosa di certamente più semplice, ma pur sempre particolare: delle piastrelle. Sì, proprio così. Un problema era incentrato su delle semplici piastrelle quadrate, come quelle che si trovano in tutte le cucine. Insomma, se l’anno precedente ai ragazzi fu chiesto di pensare come un ciclista, i maturandi del 2018 si improvvisarono muratori per un giorno, o meglio per sei ore. E quest’anno? Le scommesse sono aperte!

Manlio Grossi

Data pubblicazione 17 Giugno 2019, Ore 15:15 Data aggiornamento 17 Giugno 2019, Ore 15:26
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