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Introduzione Trasmissione delle informazioni, tesina
Questa tesina di maturità tratta della trasmissione delle informazioni. Il concetto di segnale, presente in moltissime discipline e campi applicativi, risulta fondamentale in diverse aree scientifiche e tecnologiche tra cui le telecomunicazioni.
La parola comunicazione indica la trasmissione di dati da un luogo a un altro attraverso un mezzo.
I segnali sono grandezze dipendenti da una o più variabili che contengono informazione riguardo lo stato di qualche fenomeno fisico, in generale variabile nel tempo e la cui natura può essere diversa: acustica, ottica, elettrica…
La rappresentazione dei segnali può essere effettuata in molti modi, ma l’informazione rimane sempre contenuta nelle variazioni di uno o più parametri che la definiscono: per esempio il segnale può essere costituito dalle variazioni di una grandezza nel tempo o nello spazio.
La trasmissione dell’informazione, sotto forma del segnale che la contiene, si effettua con un sistema di comunicazione il quale raccoglie l’informazione della sorgente e la invia al destinatario. I metodi e la capacità di elaborare o trasmettere informazioni per via automatica sono molto importanti per la nostra società.
Poiché la trasmissione coinvolge numerosi dispositivi, occorre individuare le caratteristiche principali dei segnali per stabilire dei riferimenti su cui basare le considerazioni relative alla trasformazioni che essi subiscono nel processo di trasmissione.
Matematicamente un segnale non è altro che una funzione, quindi è rappresentabile tramite una notazione del tipo y=f(x) dove:
y denota una variabile (dipendente) sui valori di una grandezza fisica, chimica (corrente, tensione, pressione, concentrazione di molecole) o altro;
x denota una o più variabili indipendenti, generalmente coordinate spaziali o temporali;
f denota la relazione funzionale che associa a ogni valore di y il corrispondente valore della grandezza fisica x.
Il segnale viene definito:
Monodimensionale se rappresenta la variazione di una grandezza rispetto a una variabile indipendente. Quando la variabile indipendente x è il tempo, si parla di segnale temporale f(t);
Bidimensionale se rappresenta la variazione di una grandezza rispetto a due variabili indipendenti.
Tesina monografica di Tecnologie elettrico - elettroniche, dell'automazione e delle applicazione: Teoria dei segnali, informazione e comunicazione, fibre ottiche.
RAPPRESENTAZIONE DI UN SISTEMA DI TLC
I componenti fondamentali
Per telecomunicazioni si intende la trasmissione a distanza dell’ informazione
e un sistema di telecomunicazione è l’ insieme dei dispositivi che consente
di effettuare tale trasmissione. I sistemi di telecomunicazione possono essere:
Unidirezionali come la radiodiffusione o la telediffusione;
Bidirezionali detti anche “interattivi” come la telefonia fissa e mobile;
Punto-punto se con due soli terminali;
Multipunto con molti utenti o coppie di utenti;
Chiusi (reti private) o aperti (reti pubbliche)
Considerando il processi di trasmissione solo dal punto di vista funzionale, è
possibile rappresentare un qualsiasi sistema di comunicazione con il seguente
schema a blocchi unifilare:
Ogni blocco dello schema svolge una determinata funzione all’ interno del
sistema di trasmissione.
Sorgente e destinatario
Sono i soggetti che devono comunicare situati agli estremi del sistema di tlc. E’
molto importante conoscere il tipo di informazione coinvolta nella
comunicazione. Come accennato precedentemente, ogni particolare tipo di
informazione ha una certa estensione in frequenza e ciò condiziona in modo
sostanziale gli elementi che costituiscono il sistema stesso di tlc.
Trasduttori di sorgente e di destinazione
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Poiché la trasmissione è possibile solo attraverso forme di energia di tipo
elettrica o elettromagnetica, sono i dispositivi che trasformano la grandezza
fisica che rappresenta l’ informazione.
Modulatore-Tx e demodulatore-Rx
Il modulatore-Tx consente la trasmissione del segnale generato dal trasduttore
adattandolo al mezzo trasmissivo impiegato. Il demodulatore-Rx esegue la
trasformazione opposta ricavando dal mezzo trasmissivo il segnale informativo
da inviare al destinatario.
Mezzo trasmissivo
E’ la parte del sistema di tlc attraverso cui transita il segnale e che collega i
due estremi del canale di comunicazione. A seconda della natura del mezzo
trasmissivo occorre un particolare sistema di modulazione-demodulazione per
poter sfruttare in modo appropriato le sue caratteristiche. In tutti i casi, il
fenomeno fisico che viene utilizzato è l’ onda elettromagnetica, ossia una
combinazione di campo elettrico e campo magnetico variabili nel tempo; tale
onda si propaga dalla sorgente alla destinazione, in modi diversi a seconda del
mezzo considerato.
Per i mezzi trasmissivi possiamo parlare di propagazione:
Guidata se il segnale resta confinato nel mezzo fisico in cui si propaga
(cavi ottici e metallici);
Libera se non esiste il vincolo precedente (connessione wireless o
radiopropagazione)
Per la propagazione guidata vediamo brevemente alcune caratteristiche dei
principali mezzi trasmissivi. 9
Il cavo coassiale
Il segnale elettrico viene applicato direttamente anche al cavo coassiale, che
ha al suo centro un singolo conduttore di rame. Uno strato di plastica
garantisce l’ isolamento tra il centro del conduttore e uno schermo di metallo
intrecciato. Lo schermo di metallo aiuta a bloccare qualsiasi interferenza
esterna. Il cavo coassiale, simile al cavo che trasporta i segnali radio e TV su
lunghe distanze, fu adattato alla comunicazione di dati digitali. Questi ultimi
sono molto più suscettibili rispetto ai dati analogici al rumore e alle distorsioni
che vengono introdotte quando i segnali viaggiano su grandi distanze.
Il doppino
Il doppino (twisted pair) consiste in una coppia di fili di rame, isolati
singolarmente, ritorti tra loro, in modo da formare una treccia. Il passo di
questa è detto binatura e serve a ridurre i disturbi e.m. Il segnale elettrico
viene applicato direttamente alla coppia di conduttori. Ne esistono di tre tipi
standard:
UTP (Unshielded Twisted Pair), doppino non schermato;
FTP (Foilded Twisted Pair), doppino con un unico schermo;
STP (Shielded Twisted Pair), doppino con una schermatura per ogni
singola coppia, oltre alla schermatura globale.
La guida d’onda
E’ costituita da tubi metallici a sezione rettangolare, circolare o ellittica, nei
quali viaggiano onde elettromagnetiche. E’ il mezzo di trasmissione per
frequenze elevatissime dell’ ordine del gigaherz (microonde), ma brevi
collegamenti.
La fibra ottica
La propagazione avviene attraverso energia luminosa dentro un settore
cilindrico di materiale dielettrico sfruttando le leggi della riflessione. La fibra
ottica presenta notevoli vantaggi tra cui la totale immunità dai disturbi e.m.
non essendo costituita da materiale conduttore. Ha un larga banda di utilizzo e
si usa nella TD ad alta velocità e collegamenti a lunga distanza.
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In termini di capacità di trasporto dell’ informazione, nella tabella sono
riportate la gamma delle frequenze utilizzate e il tipo di mezzo trasmissivo:
Dal punto di vista elettrico, è possibile studiare l’ evoluzione del segnale lungo
la catena di trasmissione senza dover conoscere la struttura interna di ciascun
blocco, ma solo attraverso le correnti e tensioni di ingresso e di uscita. In
questo modo è sufficiente una rappresentazione tramite bipoli (elementi iniziali
e finali del sistema) e quadripoli (tutti gli elementi intermedi).
I bipoli possono essere:
Bipoli attivi: erogano energia;
Bipoli passivi: assorbono energia;
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All’ interno di un sistema di telecomunicazioni si possono individuare i seguenti
bipoli:
I quadripoli possono essere:
Quadripoli passivi: quadripoli costituiti da componenti R-L-C che
forniscono in uscita una potenza sempre minore di quella di ingresso;
Quadripoli attivi: quadripoli costituiti da componenti R-L-C anche da
componenti attivi (transistor, Amp.Op.), che possono fornire in uscita una
potenza superiore di quella di ingresso. I quadripoli attivi sono sempre
alimentati da un generatore esterno in continua, che fornisce loro
potenza elettrica.
Lo studio delle caratteristiche dei quadripoli è molto importante in quanto tutti
gli elementi intermedi di un sistema di telecomunicazione sono rappresentabili
tramite quadripoli: amplificatori, filtri, equalizzatori, ma anche gli stessi mezzi
trasmissivi.
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Accesso multiplo al canale di comunicazione
Teoricamente ogni mezzo trasmissivo può essere utilizzato da tutti quelli che
hanno la tecnologia adatta per accedervi. Per evitare che le informazioni
inviate non interferiscano e si confondano tra loro si ricorre alla multiplazione.
La multiplazione è una tecnica che consente lo sfruttamento del mezzo
trasmissivo da parte di più utenti contemporaneamente senza che tra loro vi
siano, almeno in linea teorica, delle interferenze.
La multiplazione è realizzabile secondo le seguenti tecniche:
FDM (Multiplazione a Divisione di Frequenza);
TDM (Multiplazione a Divisione di Tempo);
CDM (Multiplazione a Divisione di Codice).
Multiplazione FDM
Questa tecnica consente l’ utilizzo contemporaneo del mezzo trasmissivo a più
utenti.
Per essere posti uno accanto all’ altro i segnali devono subire una traslazione
(banda traslata). Rispetto alla posizione originale (banda base), i segnali di
ciascun utente subiscono uno spostamento ottenuto tramite un’ operazione
detta modulazione:
Il compito di collocare le frequenze nella giusta posizione è affidato al
modulatore-trasmettitore che utilizza un segnale detto portante di
modulazione; il ricevitore-demodulatore esegue l’ operazione inversa e utilizza
una portante di de-modulazione per riportare la banda del segnale nella
posizione originale.
La multiplazione FDM è utilizzata principalmente nel radiotrasmissioni e nella
telefonia. 13
Multiplazione TDM
Nel caso della TDM il segnale non subisce alcuna traslazione in frequenza e si
parla di trasmissione in banda base: è la tipica multiplazione per i segnali
dati.
Ogni singolo segnale viene “diviso” (campionato) in numerosi pezzi (campioni)
e inviati uno di seguito all’ altro. L’ elevata velocità delle operazioni, resa
possibile dall’ attuale tecnologia, permette di trasmettere e di ricostruire i
segnali ricevuti senza che ci si accorga del processo effettuato (funzionamento
trasparente).
Multiplazione CDM
Il CDM, a differenza delle tecniche tradizionali viste in precedenza, riesce a
garantire l’ accesso multiplo senza suddividere le risorse (banda o intervallo
temporale) tra gli utenti che devono trasmettere. Vengono utilizzate delle
particolari proprietà di alcune categorie di sequenze di bit (codici digitali) che,
combinate con il segnale utile, generano la sequenza di bit da inviare. All’
uscita, il segnale originale è ottenuto solamente se si conosce l’ esatto codice
utilizzato per trasmettere.
Questa tecnica di accesso multiplo è stata scelta per gli standard di telefonia
mobile di terza generazione, perché consente di avere molta più banda per il
singolo utente.
LA DEGRADAZIONE DEL SEGNALE INFORMATIVO
Il problema fondamentale delle telecomunicazioni è quello di far giungere l’
informazione al destinatario senza alterazioni. Inevitabilmente nel transitare
attraverso il sistema di trasmissione, il segnale può subirne tali da modificare il
contenuto informativo originale; se la degradazione rimane entro determinati
limiti, è comunque possibile risalire al contenuto informativo originale.
Le principali cause di degradazione dell’ informazione sono:
Attenuazione;
Distorsione e tempo di ritardo;
Rumore.
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L’ attenuazione
E’ la perdita di energia subita dal segnale durante la sua propagazione, ma
sostanzialmente conserva la stessa forma.
Nei cavi, il segnale si attenua logaritmicamente con la distanza; nella
trasmissione via radio, il segnale si attenua con il quadrato della distanza.
Questo significa che, a parità di potenza trasmessa e di distanza percorsa del
segnale, l’ attenuazione subita in aria è minore di quella subita in una struttura
guidante.
Distorsione a tempo di ritardo
Il segnale giunge alterato nella forma e la causa sta nel fatto che ogni segnale
è costituito da diverse componenti a frequenza diversa che viaggiano anche a
velocità diversa, per cui alcune arrivano prima di altre nonostante sono state
trasmesse dopo. Questo era un tipico problema che si presentò, inizialmente,
nelle applicazioni su fibra ottica.
Rumore e interferenza
Il rumore (noise) è sostanzialmente un segnale non desiderato di tipo elettrico,
con andamento casuale e a valore medio nullo; sempre presente in un sistema
tlc, si somma al segnale utile modificandone, anche in modo irreparabile, il
contenuto informativo. L’ interferenza è invece causata da altri seg