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Sintesi
Estratto del documento

Antonella Ciasullo

V^ B liceo linguistico

fondamentale svolta nel pensiero leopardiano: il passaggio da un

pessimismo sentimentale-esistenziale ad un pessimismo

materialistico e cosmico; dalla concezione di una natura benefica a

quella di una natura nemica e persecutrice. I colpevoli non sono

più gli uomini che volontariamente hanno deviato dalle leggi

naturali, ma la Natura, sempre e dovunque indifferente se non

ostile ad ognuno dei suoi figli, incapace di procurar loro quella

felicità che è nel fine di ogni vivente. L’infelicità, quindi, non

dipende più solamente da motivi psicologici esistenziali, quali

l’aspirazione al piacere e l’impossibilità di raggiungerlo, ma anche

da mali esterni, fisici, a cui l’uomo non è in grado di sfuggire.

L’Islandese, portavoce del pensiero di Leopardi, fa un elenco

puntiglioso di tali eventi: i climi avversi, le tempeste, i cataclismi,

le bestie feroci, le malattie ed infine, più terribili di tutti i mali

perché non risparmiano nessuno, la decadenza fisica e la

vecchiaia. Leopardi approda così ad un materialismo assoluto ed

ad un pessimismo cosmico, che abbraccia tutti i tempi e tutti gli

esseri. Il dolore, la distruzione e la morte, lungi dall’essere errori

accidentali nel piano della natura, sono elementi essenziali del suo

stesso ordine. Il mondo è un ciclo eterno di “produzione e

distruzione”, e la distruzione è indispensabile alla conservazione

del mondo (ne è un esempio lo stesso Islandese che sfama i due

leoni). Più l’uomo cerca di sfuggire alla natura, più ne viene

afferrato e condizionato e le domande tragiche, che si pone sul

significato della sua esistenza e sul suo rapporto con le cose, sono

destinate a restare senza altra risposta, se non quella che, nello

svolgersi del ciclo eterno della materia universale, egli non occupa

che un posto trascurabile.

Schelling

SHELLING NACQUE NEL 1775. LEGO’ AMICIZIA CON HEGEL

STUDIO’ MATEMATICA E SCIENZE NATURALI.

IDEALISMO TRASCENDENTALE

PER ASSOLUTO SCHELLING INTENDE IL PRINCIPIO INFINITO E

CREATORE DELLA REALTA’ CIOE’ DIO STESSO . TALE PRINCIPIO

NON DEVE DERIVARE NE SOLO DAL SOGGETTO (cioe’ lo spirito) NE

SOLO DALL’OGGETTO ( cioè la natura ) . SCHELLING ESSENDO

IDEALISTA VUOLE UN PRINCIPIO DOVE L’OGGETTO NON SIA UN

OSTACOLO DA SUPERARE PER L’OGGETTO. MA ANZI ESSO DEVE

AVERE PARI DIGNITA’ .

TALE PRINCIPIO DOVRA’ ESSERE : 1 ASSOLUTO , 2

INDIFFERENZIATO

DI CONSEGUENZA LA FILOSOFIA SARA’ INTESA COME SCIENZA

DELL’ ASSOLUTO E SI DIVIDERA’ IN FILOSOFIA DELLA NATURA E

FILOSOFIA TRASCENDENTALE O DELLO SPIRITO.

PER S. L’ORGANO DELLA FILOSOFIA E’ L’ARTE CIOE’ LA

FILOSOFIA CHE COGLIE SIA L’OGGETTO CHE IL SOGGETTO

QUINDI IL CONSCIO E INCONSCIO E UNISCE ANCHE IL FINITO

DELL’OPERA D’ARTE E L’INFINITO DELL’INTERPRETAZIONE .

LA FILOSOFIA DELLA NATURA

PER SCHELLING LA NATURA E’ UNA TOTALITA’ SPIRITUALE . LA

NATURA DA ORIGINE AI TANTI ESSERI ATTRAVERSO

L’ATTRAZIONE E LA REPULSIONE .OGNI PRODOTTO NATURALE SI

ORIGINA CON LA LOTTA DI FORZE OPPOSTE ,GIA PRESENTI NEI

CORPI E LA LORO AZIONE E’ CONDIZIONATA O DALLA QUANTITA’

( MASSA ) O DALLA QUALITA’ DEI CORPI.

L’ATTRAZIONE IN CHIMICA PRENDE IL NOME DI AFFINITA’

MENTRE IN MECCANICA DI GRAVITAZIONE.

SONO POSSIBILI TRE CASI :

 LE FORZE IN EQUILIBRIO – corpi non viventi.

 L’EQUILIBIO ROTTO E POI RESTABILITO – fenomeno chimico.

 L’EQUILIBRIO NON STABILITO – e la lotta delle forze sia

permanente cioè la vita.

SECONDO SCHELLING LE 3 MANIFESTAZIONI UNIVERSALI

DELLA NATURA , NELLE QUALI SI CONCRETIZZANO

L’ATTRAZIONE E LA REPULSIONE SONO : MAGNETISMO :

(mondo inorganico) ESPRIME LA COESIONE GRAZIE ALLA QUALE

LE VARIE PARTI DELL’UNIVERSO GRAVITAZIONALE VANNO UNA

VERSO LE ALTRE . L’ELETTRICITA’( luce) ESPRIME QUELLA

POLARITA’ DIALETTICA CHE FA DEL MONDO LA SEDE DI

UN’OPPOSIZIONE DI FORZE DI SEGNO CONTRARIO. CHIMISMO

(mondo organico ) ESPRIME QUELLA INCESSANTE METAMOSFOSI

DEI CORPI CHE AVVIENE NELL’UNIVERSO IN CUI SI

FABBRICANO PER SINTESI LE PIU’ SVARIATE REALTA’ .

A QUESTE TRE FASI CORRISPONDONO NEL MONDO

ORGANICO : LA SENSIBILITA’ , IRRITABILITA’ E LA

RIPRODUZIONE . CON L’INTENTO DI RICOSTRUIRE LA STORIA

DELLA NATURA . S ARTICOLA LA STORIA DELL’UNIVERSO IN

TRE DIVERSE POTENZE O LIVELLI DI SVILUPPO . LA PRIMA

POTENZA E’ RAPPRESENTATA DA :

MONDO INORGANICO : MAGNETISMO

LA LUCE : elettricità

MONDO ORGANOCO: CHIMICISMO

IN ALTRI TERMINI LA NATURA APPARE COME LA PREISTORIA

DELLO SPIRITO O COME IL PASSATO TRASCENDENTALE DELLA

CONOSCENZA OVVERO COME UNA PIRAMIDE CHE TROVA

NELL’UOMO IL SUO COMPIMENTO .

Filosofia

Shelling è prof. all'università di Jena e poi a quella di Monaco e di Berlino.

In un primo momento è amico si Fichte poi se ne distaccherà e si

avvicinerà ad Hegel per allontanarsi poi pure da lui.

CRITICA A FICHE:

Critica la nn indipendenza della natura per F, la mancata indipendenza era

data dal fatto che F nn aveva dato sostanza alla natura , F per S aveva

trascurato la natura che nn aveva una struttura autonoma, ma che era

proiettata nell'io. per S la natura acquista maggiore importanza e

autonomia , per S l'Io è un punto di arrivo, una determinazione della

sostanza che è l'unità indifferenziata tra oggettivo e soggettivo, tra anima e

corpo....

Shelling riconosce tre filosofie:

1. quella della natura:

Ha un'accezione di natura romantica la natura era spiritualizzata e il finito

e l'infinito in essi si identificano. Qui la natura ha una finalità è nn

risponde al "come se" kantiano, tale finalità trova nell'uomo la sua

massima espressione

2. quella dello spirito:

lo spirito si manifesta nell'uomo attraverso due attività:

- conoscenza = l'uomo vuole conoscere la natura, l'uomo si adegua alle

cose della natura, l'uomo ancora nn ha capito che la natura è una sua

creazione spirito e natura, sogg e ogg sono contrapposti

- azione = l'uomo vuole cambiare le cose naturali, ma vuole cambiare ciò

che egli stesso crea

3. quella dell'assoluto

shelling deduce l'oggetto dal soggetto nell'idealismo il processo è sempre

dialettico:

la deduzione di Shelling passa dalla consocenza e ci sono dei veri e propri

periodi dell'Io.

L'autocoscienza è il primo momento della vita dell'IO che costituisce se

stesso e tramite se stesso costituisce tutti gli oggetti attraverso due attività:

a. reale = si pone dei limiti è limitato (non io)

b. ideale = va oltre i limiti ed è illimitato

L'io è così al tempo stesso limitato ed illimitato , l'ioi si limita per

dimostrare la sua illimitatezza, io di shelling trova il suo limite solo

quando si limita e ha tre momenti:

- sensazione: io schiacciato dal soggetto che sente la natura come estranea:

sa di sentire

- intuizione produttiva: l'io sii coglie come senziente e non come sentito

l'io è immerso negli oggetti, gli oggetti si adattano all'io che qui è ancora

contrapposto al non io

- terza epoca dalla riflessione Shelling passa alla volontà

Per S le categorie dell'io corrispondono all'io e alla materia, l'idealismo di

S è estetico perchè è espressone massima dell'io e dell'arte

L’IMPRESSIONISMO

Senza Parigi l’Impressionismo non sarebbe potuto esistere , ma

senza l’Impressionismo Parigi non sarebbe mai stata immortalata.

L’Impressionismo si sviluppa in modo anomalo rispetto a tutti gli

altri movimenti artistici precedenti o successivi.

Il movimento impressionista è privo di base culturale in quanto gli

aderenti provenivano da esperienze culturali e sociali fra le più

disparate.

Per un pittore impressionista ciò che conta in ogni

rappresentazione è l’impressione che un determinato stimolo

esterno suscita nell’artista.

Sul piano tecnico si ha l’abolizione quasi totale del disegno e delle

linee che contornano gli oggetti definendone i colori.

Vengono aboliti i forti contrasti chiaroscurali . Quello della luce è

un altro problema al quale gli impressionisti si dimostrano

particolarmente sensibili. E’ la luce che determina in noi la

percezione dei vari colori, infatti ogni colore ci appare più o meno

scuro in relazione alla quantità di luce che lo colpisce.

Tutti gli Impressionisti si mostrano indifferenti a questi temi

ispirandosi prevalentemente a scelte di carattere personale.

Ricorrente è il tema dell’acqua che permette agli artisti di

riprodurre le numerose sfaccettature.

L’invenzione del secolo è sicuramente rappresentata dalla

fotografia che costituisce la realizzazione di un sogno antico che

era stato invano perseguito dagli artisti di tutti i tempi.

Per la realizzazione delle loro opere gli impressionisti si sono

spesso serviti di materiali fotografici , giacchè tale metodo di

riproduzione aiutava gli artisti a cogliere dettagli ed aspetti che

l’occhio umano non riusciva a percepire.

STORIA DELL’ARTE : CLAUD MONET

Claude Monet , riconosciuto come il più impressionista degli

impressionisti, nasce a Parigi il 14 novembre del 1840 e muore nel

1926.

Fin da giovanissimo si dimostra molto portato per il disegno e

grazie all’interessamento di una ricca zia ha la possibilità di

trasferirsi a Parigi per frequentare una scuola d’arte. Egli non si

iscrisse mai a regolari corsi accademici ma frequentò con assiduità

gli ambienti artistici vicino al più anziano Manet.

Monet parte per il servizio militare ad Algeri dove i colori e la

luce dell’Africa contribuiscono a sviluppare in lui la passione per

la natura.

Nel dicembre del 1862 torna nuovamente a Parigi , l’incontro con

Manet arricchisce enormemente il suo bagaglio di esperienze .

Nel 1908 Monet dedica un intenso soggiorno a Venezia dove

dipinge il Palazzo Ducale. Dopo la mostra di Bruxelles nella quale

Monet espone dieci dei suoi lavori, le sue opere vengono esposte

anche in America dove ottengono importanti riconoscimenti grazie

ad un enorme successo.

In questo modo la sua reputazione cresce e , Ruel , nel 1911 gli

organizza due mostre personali a New York.

Nello stesso anno gli viene diagnosticata una doppia cataratta ,

l’operazione agli occhi viene rimandata e con il passare del tempo

la situazione della sua vista peggiora fino ad aggravarsi

enormemente.

Dopo pochi anni si ammala di tumore ai polmoni. Una lunga

malattia lo porta alla morte che avviene nell’anno 1926.

E’ l’acqua uno degli elementi che maggiormente affascina Monet .

Sempre sul tema dell’acqua il Monet dipinge lo stagno delle

ninfee ( olio su tela conservato a Parigi nel museo d’Orsay ).

Monet ama dipingere da solo e a questo quadro dedica gli ultimi

intensi anni della sua vita.

Nello stagno delle ninfee dipinto tra il 1899 e gli anni successivi ,

l’artista rappresenta il ponte giapponese che era stato costruito

all’interno del suo giardino.

La luce verdastra dell’acqua dello stagno e delle morbide chiome

dei salici piangenti genera una sensazione di frescura mentre le

ninfee in fiore rendono l’atmosfera quasi fiabesca nella quale la

realtà non sussiste altro che per dar voce e colore allo sconfinato

mondo delle sensazioni dell’artista.

Per lui la pittura non è una semplice attività artistica ma una vera e

propria esigenza interiore quasi una necessità fisiologica.

FRANCESE : ALPHONSE LAMARTINE

Alphonse de Lamartine né à Macon en 1790. Il passe une enfance

poi sible dans le village de Milly où il vive à contact direct avec la

nature parce que sa famille avait beaucoup de terres.

Il fréquenté le lycée mais ses estudes n’ont pas en beaucoup de

sueces.

En 1811 il fait des voyages ; il visite Naples où il connait une

jeune fille napolitaine qu’il évoquera sous le nom de Graziella.

Depuis il a connu une autre fille, Julie Charles.

Cette connaissance devient source d’ispiration pour ses poesies.

La mort de cette femme laisse Lamartine dans une crise profonde

et pour chercher de resoudre cette situation il ecrit “ Méditation

poétiques”.

Au pont de vu politique il a été tres engagé et il a évolué ses idees

vers le liberalisme. Après la caute de la monarchie il a travaillé

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