Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Una mente molto
“speciale”.
Fin dai primi anni di vita Tesla dimostrò di essere
dotato di una mente straordinaria, con grandi
capacità inventive e creative. Ma non è solo
questo a renderlo fuori dal comune; egli da
sempre infatti faceva esperienza di fenomeni
molto strani e particolari. Come
«Ogni
riportò lui stesso nei suoi appunti :
visione, ogni progetto che ho realizzato è stato
preceduto da forti bagliori di luce che
disturbavano la mia visione degli oggetti reali e
creavano confusione nei miei pensieri e nelle
mie azioni. Poi, tutto si faceva chiaro.»
La stessa struttura della sua mente è il primo
grande mistero della sua vita. Molti di coloro
che lo hanno conosciuto raccontano della sua
fervida immaginazione che gli permetteva di
realizzare, nella propria sfera mentale, progetti
già completi, definiti e funzionanti. La
realizzazione pratica di questi era quasi una
formalità. Tesla
«Sia
stesso affermava:
che faccia girare la mia turbina nel pensiero sia
che la provi nel mio laboratorio è
assolutamente uguale. I risultati sono gli
stessi, non c’è differenza alcuna...
… Il dono del potere della mente proviene
da Dio, Essere Divino, e se concentriamo le
nostre menti su quella verità, noi ci
sintonizziamo con questa grande potenza.»
Sognando l’ America.
Tesla si diplomò in soli tre anni,
studiando diciannove ore al giorno e
dormendone due. In brevissimo
tempo riuscì a padroneggiare sia le
materie tecniche che la matematica.
Conosceva nove lingue, si
interessava di filosofia, di poesia e
sapeva a memoria molti classici tra
cui Shakespeare, Voltaire e Goethe.
Dopo aver terminato gli
studi di fisica e matematica presso il
politecnico di Graz, in Austria, lavorò
come ingegnere, ottenendo ottimi
risultati, in varie parti d’Europa. Nel
1882 arrivò a Parigi dove, assunto
Continental Edison Company
dalla ,
fece la conoscenza di Charles
Batchellor. Capì presto
però che l’Europa era troppo piccola
per lui, decidendo così di partire per
gli Stati Uniti nel 1884, a soli
ventotto anni. Contatto.
Quando giunse negli Stati Uniti aveva con sé solo
cinque centesimi, un libro di poesie, un piccolo
quaderno con degli appunti per la realizzazione di
una macchina volante di sua invenzione e una
lettera di presentazione per Thomas Edison, scritta
da Batchellor stesso, che affermava:
«Conosco due grandi uomini e Lei è uno di quelli.
Questo giovane è l’altro uomo.»
Nonostante ciò, la loro collaborazione durò soltanto
pochi mesi. Lo stesso metodo operativo di Edison
contrastava con quello preciso, ordinato e razionale
di Tesla. A tal proposito quest’ultimo affermò:
«Se Edison dovesse cercare un ago in un pagliaio,
procederebbe innanzitutto con la meticolosità di
un’ape, esaminando ogni singolo filo di paglia fino
a che non abbia trovato l’ oggetto della sua
ricerca.»
Nel 1884, Thomas Alva Edison era un abile inventore
pienamente affermato ma, soprattutto, uno scaltro
e furbo imprenditore. Nel novembre del 1877
aveva ideato e mostrato ai suoi collaboratori uno
strumento straordinario in grado di registrare una
voce e riprodurla: il fonografo. Nel
1878 aveva inventato una lampadina a bulbo
incandescente e nel 1882, due anni prima di
incontrare Tesla, aveva messo in funzione il primo
impianto di distribuzione del mondo di energia
elettrica, ovviamente continua. Queste invenzioni
gli avevano assicurato finalmente il successo e la
notorietà che aveva sempre inseguito.
La “guerra delle correnti”.
Tesla, osservando la scarsa efficienza del sistema di
distrubuzione di corrente elettrica continua,
propose a Edison di sostituirlo con il suo sistema
basato sulla corrente elettrica alternata, di gran
lunga più vantaggioso. Naturalmente Edison, pur
avendo compreso che Nikola aveva perfettamente
ragione, rifiutò, per cause puramente economiche,
l’offerta di Tesla. Edison infatti aveva un forte
seguito nel mondo scientifico e soprattutto in
quello finanziario. Le più potenti personalità
dell’epoca avevano ricavato un grandissimo
guadagno investendo ingenti somme nella corrente
continua e, se le idee di Tesla avessero trovato
ascolto, avrebbero dovuto ricostruire da capo tutti
gli impianti di produzione e trasporto energetico.
Nonostante queste divergenze Nikola accettò
comunque di lavorare per Edison, offrendosi di
ridisegnare e modificare le dinamo a corrente
continua prodotte dalla compagnia di quest’ultimo,
con la promessa di 50.000 dollari come
pagamento. Dopo aver lavorato duramente per un
anno a questo progetto, fornendo alla compagnia
dei brevetti estremamente redditizi, Tesla richiese
giustamente il proprio compenso e la risposta di
Edison lo lasciò stordito e amareggiato:
« Tesla, lei non capisce l’umorismo
Americano … » Dopo questa
beffa, Tesla lasciò la compagnia, smise di
collaborare con Edison e, nel 1886, fondò la sua
Tesla Electric Light & Manufacturing.
compagnia, la
La guerra delle correnti era appena iniziata.
La sfida continua…
Il vero sogno di Tesla, maturato fin dagli anni in cui
frequentava l’Università, era quello di sostituire
per intero la corrente continua allora in uso
generalizzato con la corrente alternata. A
differenza di quella continua, la corrente alternata
è una corrente elettrica in cui l’intensità e
direzione del flusso di corrente variano
ciclicamente, cosa che produce una efficiente
trasmissione di energia a grandissime distanze e
senza perdite lungo il percorso. Essa risolve molti
problemi per la trasmissione di corrente elettrica.
In primo luogo la variazione continua della
“effetto
direzione della corrente dà origine al noto
pelle”, grazie al quale la corrente fluisce solo
attraverso la superficie del filo, minimizzando così
le perdite dovute alla resistenza e aumentando di
fatto la portata delle centrali elettriche. In
secondo luogo il voltaggio della corrente può
essere alzato o abbassato sfruttando un
trasformatore, rendendo possibile quindi
trasmettere l’energia ad un alto voltaggio e bassa
intensità attraverso cavi sottilissimi e, al
momento di utilizzare questa corrente,
riconvertirla ad un basso voltaggio ed elevata
intensità.
Nel 1887 Tesla costruì un prototipo del suo motore a
induzione per la produzione di corrente alternata,
dimostrandone con successo il funzionamento nel
American Institute of Electrical
1888 di fronte all’
Engineers e attirando l’attenzione del magnate
George Westinghouse. Westinghouse.
Dopo aver assistito alla presentazione di Tesla e
del suo motore a induzione, il potente
magnate dell’epoca George Westinghouse,
industriale che aveva fatto fortuna
producendo freni aerodinamici e sistemi di
segnaletica per le ferrovie, capì che avrebbe
potuto ottenere notevoli guadagni dalle idee
di Nikola, decidendo così di finanziarlo.
Edison iniziò a comprendere
che la sua corrente continua non poteva
assolutamente competere con quella
alternata di Tesla e, con i nuovi
finanziamenti, quest’ultimo era diventato una
seria minaccia per i suoi affari. Così decise di
iniziare una vera e propria guerra mediatica
nei confronti del suo rivale, dando il via ad
una campagna denigratoria contro la
corrente alternata.
Fece stampare e distribuire volantini sulla
pericolosità della corrente alternata e chiese
allo stato di New York di attuare una legge
contro il suo utilizzo domestico. Ma non si
fermò qui. Egli infatti, pur di dimostrare l’
estrema pericolosità della corrente di Tesla,
effettuò vere e proprie esecuzioni pubbliche
usando animali quali cani, gatti ed elefanti.
Propose addirittura di usarla per uccidere i
condannati a morte, diventando di fatto il
padre della sedia elettrica.Nonostante i suoi
sforzi, la corrente alternata proposta da Tesla
si rivelò nettamente migliore. La fine della
corrente di Edison era vicina …
Chicago, 1893.
Nel 1893, l’azienda di Westinghouse firmò
un contratto per la fornitura di corrente
alternata per illuminare la Fiera del
Mondo di Chicago. Durante l’evento fu
“Città di
presentata, in particolare, la
Luce” , alimentata da dodici generatori a
corrente alternata ideati da Tesla.
Quest’ultimo ebbe l’opportunità di
mostrare in maniera spettacolare alcune
sue invenzioni tutte derivate dalla
corrente alternata. In particolare
dimostrò una volta per tutte l’inesistente
pericolosità della sua corrente facendola
passare sopra il proprio corpo per
accendere le sue nuove lampadine a
fluorescenza. Affermava lo stesso Nikola:
«Ho qui in mano un semplice tubo di
vetro in cui è stato fatto il vuoto. Lo
tengo in mano, poi porto il mio corpo in
contatto con un cavo che convoglia
correnti alternate ad alta frequenza e
alto voltaggio, a quel punto il tubo che si
trova nella mia mano inizia a brillare
intensamente.» Questo fu soltanto il
primo dei due eventi che segnarono la
fine della corrente di Edison.
Cascate del Niagara, 1896.
«Se vogliamo eliminare la miseria e la povertà …
l’elettricità è il nostro baluardo, la fonte
primaria delle nostre versatili energie. Con
l’energia elettrica sufficiente a nostra
disposizione possiamo soddisfare la maggior
parte dei nostri bisogni e garantire
un’esistenza comoda e sicura a tutti.»
Questa è una parte del discorso che Tesla
pronunciò in occasione dell’ inaugurazione
della prima centrale idroelettrica del mondo,
nelle cascate del Niagara, nel 1896. La società
di Westinghouse infatti aveva vinto la battaglia
con Edison per l’installazione di quest’ultima.
La centrale avrebbe fornito energia elettrica
alla città di Buffalo, situata a quaranta
chilometri di distanza. Per la sua costruzione
furono usati tredici brevetti dei quali nove
erano di Tesla e permettevano la produzione, il
trasferimento e la distribuzione della corrente.
Questo segnò l’inizio del declino definitivo della
“guerra delle
corrente continua di Edison. La
correnti” era finalmente conclusa.
Esperimento dopo esperimento, Tesla aveva
acquisito una comprensione sempre più
profonda sulla trasmissione dell’energia
elettromagnetica senza fili e ciò gli permise di
costruire il primo trasmettitore radio del
mondo effettuando la prima dimostrazione di
comunicazione radio nel 1893, a St.Louis, tre
anni prima degli esperimenti di Marconi.
Tuttavia i suoi obiettivi erano ben altri e non si
accorse dell’ importanza della sua scoperta.
Colorado Springs.
Dopo i suoi grandi successi, Tesla pose fine al
contratto con Westinghouse, cedendogli i suoi
brevetti per quindici milioni di dollari. Grazie a
questi soldi Nikola ebbe la possibilità di
effettuare gli esperimenti che aveva sempre
sognato sulla trasmissione di energia senza l’
utilizzo di fili. Fu così che nel 1899 si trasferì a
Colorado Springs, alle pendici del monte Pikes
Peak. In questa zona poteva disporre della più
totale libertà per realizzare i suoi esperimenti e,
inoltre, aveva a propria completa disposizione
l’energia elettrica fornitagli dalla El Paso Power
Company. Iniziò così la costruzione del suo
laboratorio in Hill Street, nella periferia sud
della città. Dotato di strumenti assolutamente
avveniristici per l’ epoca, esternamente
assomigliava ad un grande granaio dal centro
del quale si innalzava un’ asta di rame lunga
ben duecento piedi. Ultimata la sua
realizzazione, Tesla cominciò a lavorare e da
subito si verificarono strani fenomeni …
Coloro che si avvicinavano subivano spesso
scariche elettriche che risalivano su per i piedi
attraverso le suole delle scarpe mentre altri
notavano scariche elettriche fuoriuscire dagli
idranti dell’acqua. L’ area attorno al laboratorio
era pervasa da una luminescenza blu, simile al
Fuoco di Sant’ Elmo. Ancora oggi, a distanza di
oltre un secolo, le carte di intensità magnetica
mostrano che il terreno attorno al laboratorio ha
un campo magnetico più intenso dell’ area
circostante. Ma cosa scoprì Tesla a Colorado
Springs? Energia globale.
E’ difficile dire in poche e semplici parole
quello che Tesla scoprì durante i suoi
esperimenti a Colorado Springs. Egli
era sempre stato attratto dalla
risonanza, soprattutto
elettromagnetica. Grazie a quest’
ultima, capì come dare vita a correnti
elettriche estremamente potenti che
presentavano una frequenza di
200.000 Hz e un’ intensità di vari
milioni di volt. Iniziò così a riflettere