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Questa tesina di terza media descrive il Giappone, la sua cultura e le sue tradizioni. In questo viaggio attraverso la storia e le tradizioni nipponiche, riscopriremo gli aspetti più affascinanti del territorio giapponese, analizzando gli elementi che ne hanno fatto una delle Nazioni orientali più potenti. Parleremo del suo modo di approcciarsi ai giovani, difatti svilupperemo l’argomento “Manga” (ossia il “fumetto giapponese”) sotto tutti i suoi aspetti. Proseguiremo nella tesina, discutendo del simbolo del Giappone, il Monte Fuji, riallacciandoci al fenomeno scientifico legato ai vulcani, alla loro attività e ai terremoti che scaturiscono da essa. Torneremo poi al nostro argomento principale, i Manga e, intraprenderemo un viaggio attraverso quello che è il filone umanistico legato a questo Paese, parlando del genere più amato dei manga e proseguendo con la storia, con la tecnologia e infine con una introduzione in inglese di uno dei personaggi decisivi nella Seconda Guerra mondiale: Harry Truman.
Torneremo ancora una volta al discorso “Manga” da cui partiranno gli ultimi due collegamenti della nostra tesina: parleremo dello sport nazionale giapponese, la lotta Sumo e, infine, della musica degli anime e dei videogiochi, forme evolute dei famosi fumetti giapponesi.
Arte - La storia dei Manga e le loro caratteristichei
Geografia - Il Monte Fuji.
Storia - Il ruolo del Giappone nella Seconda Guerra mondiale.
Tecnologia - L'energia atomica: come si sviluppa e le prime armi atomiche.
Musica - L'evoluzione dei Manga: Anime e Videogiochi: le loro musiche.
Letteratura - Il genere manga più amato: la Fantascienza [corredato di trama di "Fahrenheit 451"].
Scienze motorie - Lo sport nazionale del paese dei fumetti: la lotta Sumo.
Scienze - Vulcani e terremoti.
Inglese - Harry Truman e il suo ruolo nella Seconda Guerra mondiale.
Francese - L'istruzione in Francia.
Ai giorni nostri
•
Ancora ai giorni nostri, nell’epoca della televisione e di internet, in Giappone i manga godono di
grande popolarità. Alcuni sociologi nipponici hanno addirittura sostenuto che proprio grazie ai
manga la comunicazione letteraria conserva nel paese un ruolo maggiore di quanto non accada in
Occidente. Etimologia
Il termine “Manga” significa letteralmente “immagini libere”, “immagini stravaganti”.
Rakuten Kitazawa fu il primo disegnatore ad utilizzare la parola “manga” ottenendola dagli
ideogrammi “man” cioè “libero, stravagante” e “ga” (“immagine”) che però viene tradotto nel suo
attuale significato di “fumetto”. Caratteristiche
Tendenzialmente in Europa si identifica il fumetto con una produzione per bambini e ragazzi.I
manga, con le loro figure dai tratti spesso infantili, ad un occhio inesperto, suscitano inizialmente
una certa confusione. L’origine di questa caratteristica è un prestito culturale che si fa risalire al
1946, quando il famoso autore Osamu Tezuka, soprannominato “il dio dei manga” vide pubblicato
il suo primo manga. Egli stesso, grande ammiratore di Walt Disney, ammette di essersi ispirato
nel manga “Kimba, il leone bianco” allo stile del “Bambi” disneyano.
L’impaginazione e la struttura della pagina
•
Il manga giapponese si legge al contrario rispetto al fumetto occidentale, cioè dall’ultima pagina
alla prima pagina (secondo le consuetudini orientali), con la rilegatura alla destra del lettore e le
pagine “libere” alla sinistra. Anche le vignette si leggono da destra verso sinistra, dall’alto veso il
basso, Esistono, tuttavia, alcuni manga che si leggono da sinistra verso destra, cioè secondo
l’usanza occidentale.
A differenziare il manga dagli altri stili fumettistici è innanzitutto l’importanza che viene data
all’atmosfera, alle emozioni e all’introspezione dei personaggi. Vi è uno stuidio più approfondito
dell’impaginazione, basato sui tagli e le inquadrature.
• La tecnica
Attualmente in Giappone si utilizzano materiali realizzati appositamente per questo tipo di
fumetto, come fogli riquadrati in ciano, pennini con varie modulazioni, righelli appositamente
preparati per le linee cinetiche, retini ed attrezzi per applicarli. Generalmente la tavola manga non
è né a colori né in scala di grigi, ma in bianco e nero, scelta che deriva dall’utilizzo che il volume
manga ha:
essendo inizialmente un prodotto da pubblicare su riviste contenitore (una sorta di “anteprima”,
per attirare consensi per un titolo da parte dei lettori), in Giappone raramente si conserva e, per
evitare spese di stampa inutili, si preferisce utilizzare un’economica stampa in bianco e nero per
poi stampare i volumi completi, detti tankobon.
Il simbolo del paese dei manga:
il Monte Fuji
Il Monte Fuji è molto più di un monte, più di un’escursione naturalistica, più di un’attrazione
turistica, è un luogo sacro in Giappone: il simbolo più grande della cultura giapponese. Raccoglie
in sé la forza e la meraviglia della natura, l’eleganza e la perfezione divina, spesso così ben
raccontate dagli artisti lungo il passare del tempo. Fuji-san è un vulcano di 3776 metri, la vetta più
alta della nazione nipponica, e si caratterizza per la sua perfetta forma, spesso innevata e dagli
splendidi colori.
La sacralità del luogo
•
Forma e potenza hanno da sempre caratterizzato la sacralità di questo gioiello della natura, tanto
da aver costituito un luogo di pellegrinaggio esclusivo solo per religiosi e credenti. Oggi anche le
donne e i turisti possono scalarlo, lasciando da parte i divieti del passato. Tutti a modo loro
vogliono provare l’antico detto “Chi scala il Monte Fuji una volta nella sua vita è un uomo saggio,
chi tuttavia lo scala due volte è un pazzo”. Il dio dormiente è scalato più da alpinisti che da
pellegrini.
La scalata alle donne era proibita in quanto secondo la tradizione popolare le divinità della
montagna potevano ingelosirsi della presenza di altre donne; furono ammesse solo nel 1872.
Geografia
•
Il Monte Fuji si trova al confine tra le prefetture di Shizuoka e Yamanashi, vicino alla costa
sull’Oceano pacifico dell’isola di Honshu, a circa 20 Km dalla baia di Suruga e a 113 Km da
Tokyo, da dove è visibile quando il cielo è limpido.
Alle sue pendici sorgono le tre cittadine di Gotemba ad est, Fujiyoshida a nord e Fujinomiya a
sud-est. È circondato da cinque laghi: il lago Kawaguchi, il lago Yamanaka, il lago di Sai, il lago
Motosu ed il lago Shoji. Dalle loro rive, come da quelle del vicino lago Ashi, si può godere di
splendide del monte. L’area del vulcano è inclusa nel territorio del Parco Nazionale di Fuji-
Hakore-Izu.
• Geologia
Il Monte Fuji è uno stratovulcano. I vulcanologi hanno identificato infatti quattro distinte fasi
nell’attività vulcanica che lo ha prodotto.
La prima, detta del Sen-Komitake, è caratterizzata da un nucleo di andesite recentemente
scoperto nella sua parte più interna. La seconda, detta del Komitake Fuji, è uno strato di basalto
formatosi decine di migliaia di anni fa. Circa 100.000 anni fa si formò quindi lo Hurui Fuji sulla
cima del Komitake Fuji. L’attuale Fuji, Shin Fuji, si ritiene si sia formato intorno ai 10.000 anni
fasulla cima del vecchio monte. È considerato tuttora attivo, anche se a basso rischio di eruzione.
Il Monte fuji è situato sulla faglia tra la placca euroasiatica, la placca di Okhotsk e la placca delle
Filippine. In particolare, il vulcano si trova proprio sul punto in cui la faglia delle Filippine si
inabissa a grande profondità sotto quella euroasiatica con un movimento tettonico che, fondendo
le rocce, dà luogo alla formazione di notevoli sacche magmatiche.
Il nome
In alcuni testi occidentali il Fujisan è a volte riportato come Fujiyama, poiché il terzo Kanji del suo
nome può essere pronunciato anche –yama. Tuttavia, questa non è la pronuncia corretta.l
Il suffisso –san, che significa montagna, non va confuso con i diversi caratteri ugualmente letti –
san, utilizzati con riferimento alle persone nel significato di “signore” e “signora”.
Etimologia
•
Gli attuali Kanji utilizzati per scrivere Fuji significano rispettivamente “ricco” o “abbondante” e
“uomo di un certo lignaggio”, ma è probabile ch siano stati scelti più per la loro pronuncia, che per
il loro significato.
L’origine del nome “Fuji” non è certa. Secondo un’etimologia popolare Fuji verrebbe da “no” +
“due”, nel senso di “senza eguali” o “incomparabile”.
Vulcani e terremoti
Com’è fatto un vulcano?
I vulcani sono montagne coniche dette “coni vulcanici”, con più crateri. Dal cratere parte un
camino vulcanico che “pesca” nella camera magmatica. Ci sono diverse tipologie di vulcani,
vediamo quali sono:
• I vulcani a scudo sono caratterizzati da coni poco elevati e pendii molto dolci;
• Gli stratovulcani hanno un cono con strati alternati di lava e ceneri.
Non tutti i vulcani sono attivi. I vulcani che hanno avuto molte eruzioni possono aver esaurito il
loro serbatoio e il magma può essersi solidificato; essi si dicono vulcani spenti. I vulcani come il
Vesuvio hanno avuto molte eruzioni e adesso non presentano attività eruttive, ma continuano ad
esalare gas dai loro crateri; essi si dicono quiescenti.
Manifestazioni vulcaniche violente e non violente
I fenomeni pseudovulcanici consistono nell’emissione di gas a temperature elevatissime.
Le mofete sono emissioni continue di anidride carbonica, mentre i geyser sono emissioni
intermittenti di vapore acqueo.
L’eruzione vulcanica avviene quando materiali liquidi, solidi e gassosi vengono emessi da
spaccature della crosta terrestre. Le rocce allo stato fuso prendono il nome di magma, mentre
quando fuoriescono prendono il nome di lava.
Se è abbastanza fluida e fuoriesce tranquillamente, si parla di eruzione effusiva.
Il magma può anche solidificarsi, occludendo l’apertura. La pressione che agisce su di esso
aumenta sempre di più, fino a raggiungere un’intensità sufficiente a far salire il “tappo”; a questo
punto il magma viene espulso con molta violenza e in questo caso si parla infatti di eruzione
esplosiva. Forze endogene ed esogene
Le forze che hanno origine all’interno della terra sono dette endogene, mentre quelle che hanno
origine all’esterno sono dette esogene. Le forze endogene sono responsabili della formazione
delle catene montuose e dei coni vulcanici; perciò sono dette forze costruttive.
Le forze esogene sono invece responsabili della distruzione delle montagne e dei vulcani; per
questo vengono dette forze distruttive.
Cos’è un terremoto?
Un terremoto o sisma è uno scuotimento improvviso della crosta terrestre. Durante un’eruzione
vulcanica può accadere che il movimento del magma causi la frattura delle rocce circostanti,
provocando un terremoto. Questi sono chiamati terremoti vulcanici.
Molti terremoti sono dovuti, invece, alla deformazione della crosta terrestre e perciò vengono
chiamati terremoti tettonici. L’energia accumulata durante la deformazione si libera sotto forma di
vibrazioni che producono onde sismiche. Il punto in cui si verifica la frattura della roccia e si
originano le vibrazioni viene detto ipocentro. Il punto della superficie terrestre più vicino
all’ipocentro si chiama epicentro.
Come si individua un terremoto?
Lo strumento utilizzato per verificare l’esistenza e l’intensità di un terremoto ha il nome di
sismografo.
Per classificare i terremoti viene usata la scala Mercalli, divisa in dodici gradi di intensità.
Charles Richter propose poi la scala che porta il suo nome, ossia la scala Richter, che si basa
sulla magnitudo del sisma, per misurare la quantità di energia che si libera nell’ipocentro del
terremoto. Il genere manga più amato:
la fantascienza
Molti dei manga giapponesi più amati come “Astro Boy”, “Ken il Guerriero”, “Metropolis”,
appartengono al famoso genere della fantascienza, genere letterario basato sulla fantasia
mescolata a numerosi elementi scientifici, come si può dedurre dal nome di questo genere
narrativo.
Partendo da ipotesi scientifiche o tecnologiche, gli autori di fantascienza costruiscono racconti in
cui ipotizzano mondi e realtà diversi, creati dalla fantasia, ma nello stesso tempo credibili,
ambientati nel futuro e nello spazio terrestre ed extraterrestre. Gli scenari dei raccontini questa
fantascienza, detta “tecnologica”, sono l’esplorazione e la conquista dello spazio, l’incontro con gli
alieni, l’ivenzione dei robot, collaboratori e sostituti dell’uomo.
• I temi e i messaggi di questo genere
I temi più ricorrenti nella storia della fantascienza sono:
• L’esplorazione dello spazio e la sua colonizzazione;
• Viaggi interstellari;
• La minaccia dallo spazio, gli extraterrestri, l’invasione aliena, gli UFO;
• I viaggi nel tempo;
• Le dimensioni parallele;
• La realtà virtuale e in particolare il cyberspazio;
• L’intelligenza artificiale, con computer, robot, cyborg e androidi;
• La clonazione e le biotecnologie.
Spesso questi temi vengono affrontati in chiave problematica e il lettore può riconoscere alcuni
messaggi etici, quali la condanna del potere, della violenza e della guerra.
• I personaggi
Le tipologie di personaggi più ricorrenti in questi racconti sono:
• Scienziati, astronauti, comunque uomini coraggiosi, pronti ad affrontare l’ignoto e
l’avventura;
• Alieni, esseri provenienti da altri pianeti, spesso rappresentati come muniti di
un’intelligenza e saggezza superiori a quelle dell’uomo;
• Robot, cyborg e replicanti, che non sono solo macchine al servizio dell’uomo, ma a volte
sono dei veri e propri sostituti dell’uomo, con un’intelligenza artificiale spesso superiore;
• Mutanti: esseri umani in cui si sono verificate mutazioni genetiche, che spesso li pongono
dalla parte del male.
• I luoghi
Le vicende raccontate possono svolgersi:
• Sulla Terra, immaginata nella sua realtà quotidiana o in situazioni estreme, causate da
guerre o esplosioni nucleari;