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Mappa Tempo: il fiume, il punto e l’abisso
concettuale Il tempo:
Brevitate vitae”
“De
LATINO SENECA
Il tempo:
del tempo”
“Sentimento
GIUSEPPE UNGARETTI
ITALIANO Il tempo:
Dalloway”
“Mrs
INGLESE VIRGINIA WOOLF
Il tempo,flusso di coscienza:
dei sogni”
“L’interpretazione
FILOSOFIA SIGMUND FREUD
Il tempo :“l’enigma dell’ora”
GIORGIO DE CHIRICO
Il tempo: La persistenza della memoria”
“
ARTE SALVADOR DALì
Il tempo della memoria:
STORIA Shoa
SECONDA GUERRA MONDIALE
Il tempo e le sue tracce:
GEOGRAFIA TETTONICA DELLE PLACCHE E
ASTRONOMICA ANOMALIE MAGNETICHE SUI FONDI OCEANICI
MAGNETISMO TERRESTRE
FISICA Giulia Liccardo V sez H
Liceo scientifico A.M. De Carlo
INTRODUZIONE
“In cursu semper est, fluit et praecipitatur” (De Brevitate vitae)
“Punctum est quod vivimus et adhuc puncto minus”…
… in profundum”… (Epistulae ad Lucilium).
Sono le tre metafore del tempo per Seneca :
Il fiume che scorre si precipita e travolge ogni cosa.
Il punto è ciò che viviamo, è il tempo presente che si contrae quasi a
scomparire.
L’abisso del passato è il tempo dell’uomo e si perde nel buio.
affaccendati riempiono la vita con attività futili e hanno l’impressione
Gli che
la vita sia breve. Il saggio è l’unico vero padrone del tempo:si concentra e
vive qualitativamente il presente, si riappropria del passato e ha speranza nel
futuro.
Ungaretti a distanza di tanti secoli da Seneca vede il tempo qualificarsi in tre
il paesaggio come memoria , l’effimero nel presente come “
immagini diverse:
minacciata di morte “ e l’Amore…
civiltà
1963- Ungaretti dice:
“ Ci sono tre momenti del mio modo di sentire il tempo… il tempo nel
paesaggio come profondità storica, … il tempo, l’effimero,in relazione con
l’eterno, … l’ultima parte ha per titolo l’Amore, e in essa mi vado accorgendo
dell’invecchiamento e del perire della mia carne stessa”
Il tempo della memoria, invece, in Virginia Woolf diventa monologo interiore e
gli eventi ritornano alla mente non in un ordine cronologico ma in un ordine
che rappresenta l’interesse e quindi in ciò che potrebbe sembrare un
apparente disordine. Il tempo è un concetto che supera se stesso, è questa la
sua grandezza. Personaggi che non son personaggi e che non entrano mai in
comunicazione tra loro , ma che vestono il ruolo per ampliare e rendere
tangibile ciò che sarebbe impossibile concretizzare : il nostro corso interiore.
La stessa scrittrice afferma:
Vivo interamente della mia immaginazione dipendo dai capricci del mio
“
pensiero che viene quando vuole, mentre cammino, mentre sto seduta, e
queste cose si agitano nella mia mente e fanno un teatro continuo che è la
mia felicità”(29/09/1924).
Il tempo affiora a volte dall’inconscio come memoria di azioni passate e così
in Freud…
Il flusso del tempo, attraverso la visione psicoanalitica, si sposta quindi dalla
sfera dei processi coscienti a quella dei più profondi e nascosti processi
dell'inconscio, dove si svolge la maggior parte della vita mentale dell'uomo.
Pertanto, secondo Freud, il rapportarsi dell'uomo con il tempo ha una
successione cronologica (presente, passato e futuro) soltanto nei processi
coscienti. Nel mondo dell'inconscio l'organizzazione di tali elementi
cronologici perde una qualsiasi successione ordinata ed i momenti temporali
emergono dall'inconscio mescolati insieme e contestualmente presenti: cioè
presente, passato e futuro, nel passaggio da un momento all'altro, non hanno
successione cronologica.
Partendo dalla concezione psicoanalitica, del passato che affiora alla
coscienza, De Chirico coglie il tempo come enigma assoluto dove passato,
presente e futuro non sono più distinguibili razionalmente. Infatti per il pittore
il tempo si manifesta in triplice maniera:
gli orologi segni del tempo attuale; con le ombre che ci riportano al
“con
tempo passato e infine con le architetture , che sono senza età che attraverso
il presente collegano il passato e il futuro…”
suo dipinto “l’enigma dell’ora” il tempo
Nel è protagonista , magari proprio per
.
la sua assenza
Emblematica nel mio percorso sulla deformazione del tempo e sulla memoria
è l’opera “La persistenza della memoria” di Salvador Dalì
Quest’opera mi ha colpito particolarmente per l’apparente stravaganza del
soggetto e della sua rappresentazione; il tempo, inteso nella razionale
successione di istanti viene messo in crisi dalla memoria umana.
Questi orologi molli rappresentano l’aspetto psicologico del tempo, il cui
trascorrere, calcolabile scientificamente in modo univoco, assume
connotazioni e velocità diverse nella percezione umana.
L’orologio che si scioglie, non può misurare il corso del nostro tempo, perché
esso varia secondo la psiche e gli attimi della vita di ciascuno di noi. Il rapido
o lento passare dei minuti, delle ore e dei giorni, è determinato dallo stato
d’animo col quale affrontiamo le situazioni che viviamo.
Il tempo scorre lento, provocando sensazioni di noia, quando la realtà è
malvagia o non cattura la nostra attenzione, passa invece fulmineo se siamo
impegnati in attività così piacevoli da farci desiderare che non finiscano mai.