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Scienze: i terremoti
Tecnologia: le centrali nucleari
Storia: la Seconda guerra mondiale (Hiroshima e Nagasaky)
Italiano: Bertold Brecht; Daniela Palumbo (Le valigie di Aushwitz)
Inglese: Bob Dylan
Musica: Francesco Guccini (Aushwitz)
Motoria: la Kickboxing
Tedesco: le auto esportate in Giappone
Arte: la Pop Art
l’acqua potabile
la
vegetazione
analfabetizzazione
Ehi…. Ma vesto come loro!!!!
Curiosità giapponesi
Cincilà
I • CO SA SO
• DO NO
VE E’ SUCC
ESSO
terremo • I DA NNI
ti
SCALA MERCALLI
:
I GRADO REGISTRATO SOLO DAGLI STRUMENTI
: AVVERTITO DA PERSONE FERME IN PIANI ALTI
II GRADO : OSCILLAZIONE OGGETTI APPESI
III GRADO : VIBRAZIONE DI PORTE E FINESTRE
IV GRADO : SPOSTAMENTO DI OGGETTI INSTABILI
V GRADO QUALCHE LEGGERA LESIONE NEGLI EDIFICI
:
VI GRADO DIFFICOLTA’ A STARE IN PIEDI
:
VII GRADO QUALCHE DANNO A COSTRUZIONI
:
VIII GRADO
NORMALI
ROTTURE DI TUBAZIONI
:
IX GRADO
SOTTERANEE
GRAVI DANNI A DIGHE E
:
X GRADO
ARGINI. GRANDI FRANE
GRANDI DEVIAZIONI DEI
:
XI GRADO
Le centrali nucleari
• Cosa sono
• I rischi
• L’atomo
• La fusione e la
fissione
• Le scorie
l’energia nucleare
Le scorie radioattive
Qualsiasi centrale nucleare produce "scorie
radioattive". Una parte di questa è normalmente dispersa
nell'ambiente. Ad esempio i reflui del raffreddamento sono
scaricati direttamente nelle acque dei fiumi (da cui viene
prelevata anche l'acqua) poichè considerati non pericolosi.
Diversamente avviene per tutti i materiali che, trovandosi
nel reattore o nei pressi, sono soggetti ad una continua
emissione di radiazioni. Dal semplice bullone alla
componenti metalliche più grandi (pareti, contenitori ecc.).
Al termine del ciclo produttivo della centrale nucleare,
questi oggetti diventano rifiuti "speciali" da trattare con
molta attenzione in quanto radioattivi e quindi pericolosi.
Sono definiti per semplicità "scorie nucleari".
scorie e radiazioni
Le scorie nucleari si distinguono in base al grado di
radioattività
Alta attività (scorie di 3° grado): l'alto grado di radioattività
presente in queste scorie può richiedere anche 100.000 anni per
decadere. Sono in particolare le ceneri prodotte dalla
combustione dell'uranio.
In tutto il mondo, per il momento, è stato identificato solo un sito
"sicuro" per ospitare in profondità le scorie (deposito geologico) per
migliaia di anni. Si trova nel New Mexico (Usa). Gli Usa hanno investito
oltre 2,2 miliardi di dollari nello studio della sicurezza dei depositi
geologico, ma nonostante questo ancora nulla può essere affermato
con certezza. Il solo deposito nel New Mexico si trova in una zona
desertica ed ha richiesto 25 anni di studi
Bassa attività (scorie di 1° grado)
In Europa le scorie sono generalmente depositate nei pressi
delle quattro centrali nucleari (disattivate col referendum del
1987) o in centri di stoccaggio di superficie (ovvero non di
profondità come quelli geologici, costruiti centinaia di metri sotto
terra).
Chi produce l'energia nucleare?
Sono circa 440 i reattori nucleari
attivi nel mondo. I paesi con
maggiore presenza di reattori
nucleari sono i seguenti:
104 negli USA
59 in Francia
53 in Giappone
• Cosa
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SUL MURO C'ERA
SCRITTO
Bertold brecht
Bertolt Brecht nasce nel 1898 ad Augsburg (in Baviera) da
famiglia benestante (è il figlio, infatti, dell'amministratore
delegato di un'importante impresa industriale).
Compie a Monaco le prime esperienze teatrali, esibendosi
come autore-attore: il suo esordio è fortemente influenzato
dall'Espressionismo.
Presto aderisce allo schieramento marxista e sviluppa la
teoria del "teatro epico" secondo cui lo spettatore non
deve immedesimarsi durante la rappresentazione, ma deve
cercare di mantenere una distanza critica, allo scopo di
riflettere su quello che vede in scena. Da parte dell'autore,
invece, canzoni, elementi parodistici e una sceneggiatura
molto ben studiata devono essere utilizzate per creare un
effetto di straniamento, un distacco critico.
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Le valige di
Auschwitz
Lapide in italiano posta nel lager di Auschwitz II - Birkenau. BL
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Bob Dylan
Quante strade deve percorrere un uomo How many roads must a man walk down
prima che tu possa chiamarlo uomo? Before you can call him a man
E quanti mari deve navigare una bianca colomba Yes 'n how many seas must a white dove sail
prima di dormire sulla sabbia? Before she sleeps in the sand
E quante volte devono volare le palle di cannone Yes and how many times must the cannonballs fly
prima di essere proibite per sempre? Before they're forever banned
La risposta, amico mio, soffia nel vento, The answer my friend is blowing in the wind
la risposta soffia nel vento. The answer is blowing in the wind
E quanti anni può esistere una montagna Yes and how many years can a mountain exist
prima di essere erosa dal mare? Before it is washed to the sea
E quanti anni possono gli uomini esistere Yes and how many years can some people exist
prima di essere lasciati liberi? Before they're allowed to be free
E quante volte può un uomo volgere lo sguardo Yes and how many times can a man turn his head
e fingere di non vedere? And pretend that he just doesn't see
La risposta, amico mio, soffia nel vento, The answer my friend is blowing in the wind
la risposta soffia nel vento. The answer is blowing in the wind
E quante volte deve un uomo guardare in alto how many times must a man look up
prima di poter vedere il cielo? Before he can see the sky
E quanti orecchi deve avere un uomo How many ears must one man have
prima di poter sentire gli altri che piangono? Before he can hear people cry
E quante morti ci vorranno prima che lui sappia Yes and how many deaths will it take 'till he knows
che troppi sono morti? That too many people have died
La risposta, amico mio, soffia nel vento, The answer my friend is blowing in the wind
la risposta soffia nel vento. The answer is blowing in the wind
Francesco Guccini • Canzone del bambino
nel vento
• Cosa significa la
canzone
• Autobiografia di
Guccini
Il tema dell’Olocausto e dello sterminio nazista
perpetrato tra l'altro nel campo di concentramento
di Auschwitz sono trattati qui dal compositore
emiliano con particolare vena e (dolente) delicatezza
poetica. La canzone risente nella sua struttura musicale
dell'influenza del primo Bob Dylan, che peraltro
Guccini ascoltava in quel periodo.
Auschwitz è senz'altro fra le canzoni più conosciute del
cantautore Modenese, rimane tutt'oggi un vero e
proprio inno alla pace, un monito all'uomo e una
domanda senza risposta.
La canzone si apre con una strofa di introduzione cruda
e decisa, il protagonista è un ragazzo, non una persona
Son morto
particolare, uno come altri cento ……….«
Francesco Guccini
Questo per sottolineare quanto poco valore
ha una vita umana, ciò che ha dato la morte
a quel bambino ha massacrato migliaia di volti.
La seconda e terza strofa vengono poste in un tono più lieve e
meno diretto; ciò che permane tutta la prima parte della
canzone è infatti quel senso di leggerezza che ci propone quel
bambino, e la crudeltà cieca con cui è stato ucciso.
Il bambino stesso non trova spiegazione, e non riesce a
perdonare o capire:
È strano: non riesco ancora a sorridere qui nel vento
« »
Nella seconda metà della canzone, Guccini rivolge il pensiero
verso la mente umana, e, parlando attraverso il bambino
portato via col vento, si chiede perché ciò accade;
quando questa furia animalesca finirà;
quando l'uomo potrà imparare dai propri errori
e quando quel vento smetterà di soffiare. • japa
deriv
KICK a n
BOXING • 60’
anni