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INTRODUZIONE
Il crescente sviluppo delle reti viene considerato da tutti come una grande rivoluzione di fine secolo.
L’ uomo si è trovato a disporre di un mezzo molto potente: oggi chiunque può raggiungere con
facilità, da qualsiasi posto e a costi ridotti, qualsiasi altro soggetto ovunque si trovi; ed anche i
documenti scritti, viaggiando ad incredibili velocità, possono raggiungere in pochissimo tempo tutte
le persone a cui sono indirizzati.
Eppure anche questa magnifica costruzione ha un punto di debolezza da non sottovalutare: la
sicurezza.
Riusciamo a comprendere quanto le reti digitali siano insicure: esse non sono state progettate in
modo da garantire autoprotezione e difesa contro eventuali abusi. 4
L’HOME BANKING
Le banche e i promotori finanziari utilizzano la rete non soltanto come vetrina delle attività
aziendali, ma anche per fornire servizi agli utenti aziendali e privati: queste applicazioni sono
indicate con l’espressione home banking.
Con la locuzione inglese home banking o online banking (traducibile come banca da casa), anche
detto banca online o banca via internet vengono indicate le operazioni bancarie effettuate dai clienti
degli istituti di credito tramite una connessione remota con la propria banca, funzionalità resasi
possibile con la nascita e lo sviluppo di Internet ma anche delle reti di telefonia cellulare.
Sotto il generico titolo di home banking sono infatti ricompresi sia servizi bancari di internet
banking - che implicano una connessione con l'istituto bancario per mezzo di una rete informatica e
tramite appositi portali web - che quelli di mobile banking - per i quali l'accesso avviene tramite reti
GSM, GPRS e UMTS - come anche il phone banking che permette l'accesso ai servizi bancari per
mezzo della rete di telefonia fissa e, solitamente, tramite l'utilizzo di sistemi di Interactive Voice
Response o di operatori di call center. L'home banking ha avuto una grandissima
diffusione negli ultimi anni anche in Italia.
L'introduzione di questo sistema, oltre ad
interessare le banche già esistenti, ha
recentemente permesso la nascita di
banche totalmente on-line (conti on-line
"puri") per le quali le operazioni bancarie
possono essere effettuate esclusivamente
on-line (tali istituti di credito non
possiedono, cioè, sportelli aperti al
pubblico): queste ultime praticano
condizioni d'interesse spesso migliori
rispetto a quelle praticate sui conti correnti
delle banche "tradizionali" e con costi di tenuta conto pari, o prossimi, allo zero. Ciò è reso
possibile dall'abbattimento dei costi lavorativi e delle infrastrutture necessarie all'attività bancaria.
Sottoscrivendo un abbonamento presso una filiale di una qualsiasi banca che offra il servizio online,
si ricevono i codici (USER ID e PASSWORD) che permettono di accedere, mediante il browser del
proprio PC, ad un'area riservata e protetta.
I servizi offerti ai clienti si dividono in due categorie:
La gestione di un conto corrente, con tutte le possibilità offerte al correntista quali: visione
del saldo, dei movimenti, delle condizioni del contratto, esecuzione di bonifici bancari, ecc.
La gestione diretta di un portafoglio titoli, con la possibilità di avere le quotazioni azionarie
in tempo reale e di acquistare e vendere titoli, con varie modalità operative: è possibile
quindi fissare il prezzo di acquisto e di vendita e verificare che le operazioni siano svolte e
che il portafoglio dei titoli registri le operazioni andate a buon fine (Trading online). 5
Più in dettaglio, i servizi in rete offrono le seguenti opportunità:
Disporre giroconti, bonifici su conti della banca stessa o di altre banche o spedizioni di
assegni al beneficiario;
Richiedere informazioni sul proprio conto corrente (saldo, movimenti, situazione assegni,
disponibilità, condizioni applicate);
Effettuare pagamenti rateali, conferme d’ordine, utenze domestiche ( gas, elettricità);
Trasferire sul computer tutti i movimenti del proprio conto corrente;
Stampare i promemoria di tutte le operazioni effettuate con il servizio di home banking;
Ricercare codici e i dati di tutte le filiali della banca;
Essere aggiornato sulla situazione del proprio deposito titoli e verificare i movimenti
effettuati;
I pre-requisiti necessari per rendere possibile l’utilizzo dell’home banking possono essere così
riassunti:
Conoscenza dell’uso elementare del personal computer (accensione, avvio software di
collegamento ad internet, gestione posta elettronica);
Conoscenza di un browser (Internet Explorer, Phoenix, Opera o equivalente);
Dimestichezza alla navigazione su internet;
Conoscenza delle transazioni protette;
Conoscere lo strumento “home banking” cioè conoscere le parti che lo costituiscono e come
queste interagiscono tra di loro, senza per questo essere necessariamente esperti di
computer: è presente il soggetto, la banca e Internet. La persona controlla la postazione di
connessione, la banca rende disponibile il servizio che il soggetto che è a casa richiede e i
fornitori di connettività su Internet (gli Internet Service Provider) garantiscono che la
trasmissione dei dati avvenga correttamente. 6
CONFRONTO CON LA BANCA TRADIZIONALE
Si possono effettuare le medesime operazioni
I costi di gestione e di tenuta conto sono inferiori ai c/c tradizionali
L’effettuazione delle operazioni è immediata.
Possibilità di domiciliazioni utenze, tenuta dossier titoli e di tutti i servizi collaterali tipici di
un c/c tradizionale.
Possibilità di acquisti on-line di azioni, derivati, fondi comuni d’investimento direttamente
da casa ed in tempo reale.
Vantaggi per l’utente
Se un servizio di home banking consente al cliente della banca di effettuare movimenti sul proprio
conto corrente senza limiti di tempo e di luogo, l’home banking accessibile offre ai disabili qualcosa
in più: la riappropriazione della privacy. L’offerta di servizi complessi come quelli bancari
normalmente comporta una transazione “reale”, che richiede spostamenti e difficoltà di vario
genere: offrire un canale alternativo per compiere il maggior numero possibile di operazioni in
autonomia è il vantaggio principale che l’home banking accessibile può dare.
Inoltre, è necessario ricordare che il disabile, e in particolar modo il disabile visivo, deve rinunciare
alla propria privacy per la necessità di un intervento da parte di terze persone, spesso estranee, per
svolgere le operazioni relative alla gestione della propria situazione finanziaria. Lo “sportello on-
line” accessibile consente al disabile di operare sul proprio conto corrente direttamente dal
computer di casa, in autonomia e con la piena salvaguardia della privacy.
Ma i vantaggi, come detto, non sono solo per gli utenti disabili; la generalità della clientela
beneficerà di:
Massima compatibilità tecnologica: un sito accessibile è più facilmente fruibile anche su
piattaforme non standard (palmari, cellulari di terza generazione, PDA, web TV, etc.);
Maggiore facilità d’uso: l’usabilità è condizione necessaria dell’accessibilità;
Maggiore velocità di caricamento delle pagine e quindi tempi di navigazione inferiori (es.
preferibile per chi ha una connessione lenta a Internet);
Possibilità di consultazione e di disposizione anche fuori orario di sportello
Gratuità delle operazioni di consultazione del conto.
Remunerazione superiore ai conti correnti tradizionali
Risparmio commissionale per attività di trading.
Vantaggi per le banche:
Allargamento del target cui rivolgere la propria offerta;
Miglioramento della reputazione;
Risparmio nei costi di gestione, manutenzione e aggiornamento dei contenuti;
Crescita delle competenze tecnologiche interne;
Minore banda occupata e minor affaticamento del server della banca.
Trasferimento a domicilio del carico di lavoro relativo ad operazioni elementari (bonifici,
giroconti, conversione valute online)
Snellimento delle code allo sportello e conseguente risparmio sul personale. 7
HOME BANKING IN ITALIA
Una delle prime banche a proporre l'home banking a larga diffusione fu la Cariplo nel 1995. Il
servizio richiedeva l'installazione di un client sul proprio PC Windows e aveva un costo di 60.000
lire annue. In apparente contraddizione con la riduzione dei costi ottenuta dalla banca, rispetto alle
operazioni allo sportello, veniva considerata un'opzione da far pagare al cliente.
La vera rivoluzione cominciò nel 1999 con alcune piccole realtà che adottarono un approccio
diverso e contrario a questo:
Banca 121, la "filiale virtuale" della Banca del Salento, Fineco e WeBank che attirarono migliaia di
clienti con l'offerta di home banking gratuito e l'accesso attraverso browser. L'esperienza di Banca
121 terminò con l'acquisizione nel 2002 da parte del gruppo Monte Paschi che allontanò i clienti
imponendo costi improponibili ai correntisti, mentre il successo di Fineco continuò nonostante
l'acquisizione da parte del gruppo Capitalia nel 2003.
Successivamente la maggior parte dei grossi gruppi bancari azzerarono i costi dell'Home Banking.
L’Internet Banking non è ancora entrato nei costumi degli Italiani: solo il 13% degli Italiani, infatti,
utilizza la Banca Online, contro una media europea del 30%.
All’interno dell'UE, tra i paesi dove le Banche Online sono una realtà consolidata, emergono in
particolare i paesi nordici: Danimarca 61%, Svezia 65%, Olanda 69%, Finlandia 72% e la Norvegia
il 75%.
Il 35% dei clienti, sempre secondo l’ABI, ha meno di 35 anni, mentre per gli over 40 rimane forte il
fattore ‘paura’ e ‘insicurezza’, soprattutto in relazione alle frodi online sempre in agguato. L’80%
degli utenti che hanno partecipato al sondaggio, ha infatti affermato che le banche non sono poi così
sicure nei loro servizi di rete, mentre per il 72% i conti sono sempre poco monitorati, comprese le
singole transazioni per il 90% degli intervistati.
Probabilmente quello che frena l’Italia è la mancanza, da parte degli utenti, di un’adeguata cultura
informatica e, probabilmente, una scarsa fiducia nell’utilizzo di Internet per attività di tipo bancario
e creditizio.
Anche le nostre Banche, come testimoniano molte persone, hanno le loro colpe: gli investimenti in
sicurezza informatica non sempre sono all’altezza, in pochi utilizzano la posta elettronica firmata
digitalmente per le comunicazioni alla clientela. Bisogna quindi tutelare maggiormente i clienti da
possibili truffe informatiche (come ad esempio il phishing).
Se gli Istituti di Credito non intervengono fornendo all’utente strumenti adeguati a garantire la
sicurezza delle transazioni, la diffusione degli strumenti di online banking saranno utilizzati solo
dagli utenti esperti.
Il supporto al servizio
All’interno della banca è di solito attivo un punto di contatto con la clientela, in grado di supportare
il cliente sia nei casi in cui sospetta di essere stato vittima di un raggiro, sia nel caso in cui voglia
chiedere semplice consulenza, come ad esempio una conferma circa la corretta provenienza di un
messaggio ricevuto.
La struttura di supporto della Banca è immediatamente raggiungibile telefonando al Call Center o,
alternativamente, recandosi direttamente in filiale presso l’help desk.
Anche le Forze dell’Ordine sono a disposizione 24 ore su 24 per raccogliere denunce di anomalie o
di attacchi in corso, anche tramite un apposito sito Internet. 8
LE TRUFFE, colpa anche degli utenti di home banking
L’Osservatorio Nazionale sulla sicurezza informatica ha effettuato nel periodo di gennaio e febbraio
2007 un sondaggio su di un campione di 200 utenti home user’s (utenti domestici) e 100 business
user’s che utilizzano regolarmente l’home banking. I dati emersi sono davvero preoccupanti,
soprattutto in considerazione all’esponenziale aumento di questa forma di utenza online.
Dal sondaggio è emerso che:
UTENTI HOME USER’S
- di 200 utenti home user’s intervistati il 90% è a conoscenze dei rischi della rete, mentre il 5% non
sapeva dei pericoli