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Estratto del documento

Sommario

Sommario........................................................................................................................I

I paradossi.....................................................................................................................III

1.I paradossi dei sensi.....................................................................................................1

2.FILOSOFIA.................................................................................................................5

2.1.I paradossi dell’etica socratica.................................................................................5

2.2.I paradossi dello stoicismo.......................................................................................5

2.3.Le antinomie kantiane..............................................................................................6

2.4.L’esistenzialismo......................................................................................................7

2.5.Kierkegaard..............................................................................................................8

Stadio etico: è la scelta della scelta.Implica continuità e stabilità.Il problema dell’uomo

etico è mantenersi nella ripetibilità.La vita etica è incarnata dal marito. L’uomo che sceglie,

scegliendosi, sceglie tutto se stesso e ciò implica la scelta anche dell’angoscia e della sua

negatività.Nella scelta della generalità si perde la singolarità: ciò determina la frustrazione

e quindi il pentimento. L’uomo non può sfuggire dal rapporto con se stesso: in lui si genera

la disperazione per una doppia mancanza, deficienza di necessità (nulla è precostituito) e

deficienza di libertà (la possibilità di mancanza di libertà è la più certa che ci sia).L’uomo,

di fronte alla morte non può più scegliere, è colto da una disperazione infinita, e vede come

unica possibilità, l’aggrapparsi a Dio.Paradossalmente quindi la nostra disperazione

diventa la vera salvezza: solo infinitamente disperati si può compiere il salto verso

l’assoluto................................................................................................................................9

2.6.Heidegger.................................................................................................................9

2.7.Sartre.......................................................................................................................11

2.8.Russel.....................................................................................................................13

3.FISICA - Corrente di spostamento e campo magnetico............................................15

Il paradosso del teorema di Ampere.............................................................................15

Corrente di spostamento...............................................................................................16

Campo magnetico della corrente di spostamento.........................................................17

Equazioni di Maxwell..................................................................................................18

4.LETTERATURA TEDESCA....................................................................................20

4.1.Franz kafka.............................................................................................................20

Vor dem Gesetz....................................................................................................................20

4.2.Friedrich Dürrenmatt..............................................................................................22

5.LETTERATURA ITALIANA...................................................................................24

5.1.Leopardi..................................................................................................................24

Lo zibaldone.........................................................................................................................24

Le operette morali................................................................................................................25

4.2.Montale...................................................................................................................28

4.3.Pirandello................................................................................................................32

6.LETTERATURA LATINA........................................................................................36

6.1.Marziale..................................................................................................................36

Non avere niente da perdere.............................................................................................37

Proprietà private...e beni comuni......................................................................................37

7.GEOGRAFIA GENERALE......................................................................................38

7.1.Paradosso di Olbers................................................................................................38

8.Jorge Luis Borges......................................................................................................42

9.STORIA DELL’ARTE..............................................................................................47

9.1.Magritte..................................................................................................................47

9.2.Salvador Dali’.........................................................................................................53

1

10.STORIA...................................................................................................................56

10.1.La prima guerra mondiale: mezzi e strategie.......................................................56

10.2.Le pretese dell’Italia e la vittoria mutilata............................................................57

10.3.Il re di fronte al fascismo......................................................................................58

10.4.La crisi economica e finanziaria della Germania nel primo dopo guerra............58

Sorretto soprattutto da un’onnipotente apparato burocratico e poliziesco, Stalin finì con

l’assumere in Russia un ruolo do capo carismatico non diverso da quello svolto nello stesso

periodo dai dittatori d’opposta onda ideologica.Era l’autorità politica suprema ed il

depositario della dottrina marxista-leninista.Ogni critica assumeva i caratteri del

tradimento.............................................................................................................................60

37

I paradossi

Per gli antichi Greci erano paralogismi in altre parole problemi “oltre la logica”, per i

medioevali erano insolubilia cioè “problemi senza soluzione”, noi preferiamo parlare di

antinomie, “problemi contro le regole” o di paradossi vale a dire di problemi “oltre

l’opinione corrente” o “oltre l’apparenza”.

Infatti, argomento di queste pagine saranno dilemmi, affermazioni, ambiguità ed illusioni

che possono apparire contraddittorie e ingannevoli, a volte decisamente assurde, ma che

poi, a ben guardare, trovano soluzioni logiche e del tutto soddisfacenti; spesso, anzi, sono

proprio situazioni di questo tipo ad essere gli spunti necessari per fondare, rivedere,

approfondire intere aree dell’umano sapere.

Il paradosso si definisce come "una conclusione apparentemente inaccettabile, che deriva

da premesse apparentemente accettabili per mezzo di un ragionamento apparentemente

accettabile".

E’ consuetudine, quindi, classificare i paradossi in tre differenti tipi:

1. Un paradosso si dice logico o negativo se riduce all’assurdo le premesse su cui è

basato. L’argomento dimostra l’inaccettabilità di alcune assunzioni implicite e

apparentemente innocue. Il più delle volte è il punto di partenza per la rifondazione delle

aree del sapere che interessa.

2. Un paradosso è retorico o nullo se si limita a fare uso di sottili ragionamenti, o ha il solo

intento di mettere in mostra l’abilità di chi lo produce. Usato diffusamente in didattica o in

letteratura, quest’artificio può anche essere efficace ma non è generalmente accettato

come metodo filosofico; nel pericolo di ridurre la cultura al sofisma, esso fu aspramente

criticato da Platone nel ‘Gorgia’.

3. . Un paradosso è ontologico, o positivo, se attraverso un ragionamento inusuale

rafforza le conclusioni a cui arriva.” A questo si riferiva Shopenhauer quando affermava

che «la verità nasce come paradosso e muore come ovvietà». O Quine, quando notava

che «quello che per uno è contraddittorio, per un altro diventa paradossale, e per un altro

ancora banale».

E’ interessante soffermarsi brevemente sui modi in cui si presentano i paradossi, spesso,

questi strani “soggetti”, oltre a trovarsi nei ragionamenti chiari ed espliciti, amano

nascondersi in figure retoriche e linguistiche di uso comune quanto pericoloso. Esempio

ne siano l’iperbole, l’ellissi, la parabola, il chiasmo e l’ossimoro, ancora l’ironia e l’antifrasi.

1

Il paradosso del nostro tempo

Non è forse la nostra società,una società del paradosso?

Spendiamo di più, ma abbiamo meno,sappiamo correre e sbrigarci ma non sappiamo

aspettare.

Abbiamo case più grandi e comode,ma famiglie più piccole,disgregate.

Abbiamo più istruzione,più conoscenza, ma a che serve la conoscenza se non è

supportata dal buon senso?.

Curiamo l’apparenza con così grande attenzione e dedizione,che ci dimentichiamo di

migliorare noi stessi.

Parliamo molto o forse troppo,ma a volte mancano i contenuti.Abbiamo imparato a

guadagnarci da vivere ma non a vivere,abbiamo aggiunto anni alla vita,ma non vita agli

anni.

La nostra è una società tecnologica,pronta a creare nuovi strumenti sempre più

all’avanguardia,capaci di comunicare in un attimo con il mondo,ma è proprio questo,che a

volte rende poveri i contenuti.

Conosciamo tutti gli orrori della storia,e viviamo ancora nei pregiudizi,nelle menzogne.

Fingiamo di credere che uccidano più la pistola, l'HIV e la siringa, che la bottiglia e la

sigaretta, scordando che in Italia ogni anno ci sono «solo» seicento omicidi, ottocento

morti di AIDS e mille di droga, ma ben trentamila per l'alcool e novantamila per il tabacco.

Il che significa che il terrorismo mondiale ha fatto meno vittime, nella sua intera storia, di

quante ne facciano gli osti e i tabaccai italiani in qualche chiaro di luna.

Sono infinite le contraddizioni che caratterizzano la nostra modernità, così tante che

spesso non ce ne rendiamo conto, e rendiamo noi stessi “pupazzi” in mano alla realtà che

ci circonda, una realtà ingannevole, governata dai più forti.

Abbiamo mille informazioni a disposizioni, mille possibilità e strumenti per sapere cosa

accade nel mondo, ma neanche una certezza se ciò che sappiamo sia la verità o sia una

“deformazione” di essa!

Ormai da parecchio tempo la percezione del benessere, il sogno di una crescita senza

limiti, il mito di un’abbondanza senza confini, tanto ricercati, sono profondamente in crisi. Il

disagio non viene solo dalla percezione, confusa quanto preoccupante, di problemi

economici, che non affliggono solo i “grandi sistemi”, ma incidono sulla vita quotidiana

delle persone e delle famiglie. C’è anche un disorientamento, una crisi dei valori, che dura

da parecchi anni, ma comincia ad essere diffusamente percepita. Insomma qualcosa sta

cambiando. In una cultura sempre più “disancorata” dai valori che appaiono, ma non

sono, le persone stanno prendendo coscienza della loro capacità di essere e di agire. Il

rifiuto della “abbondanza” come valore assoluto e fine a se stesso è un fenomeno che non

deriva solo dall’attuale percezione di rincaro dei prezzi, ristrettezza economica, incertezza

e disagio. È una tendenza più profonda. Si manifesta, in un modo o nell’altro, in tutte le

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