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L'obiettivo di questa tesina è quello di descrivere la figura dell'oltreuomo. Superare i limiti della natura umana è una delle ambizioni maggiormente perseguite dall’uomo nella sua storia. Ne è testimonianza la Filosofia, originalmente nata “per la ricerca della prima e dell’ultima pagina del libro dell’esistenza”. Filosofia che nel corso della storia ha dato vita a una moltitudine di correnti di pensiero, un concetto che per me è decisamente degno di nota è quello dell’Übermensch, concetto che, involontariamente, divenne qualche decennio dopo una delle colonne portanti a base di una delle ideologie più radicali che l’uomo abbia mai pensato e, soprattutto, messo in atto: il nazismo. Il testo prosegue con una spiegazione riguardo l’infondatezza degli ideali discriminatori del regime nazista. Viene quindi esposto nella seguente tesina di maturità il concetto di superuomo dannunziano, rivisitazione del pensiero di Nietzsche da parte dello scrittore italiano Gabriele D’Annunzio. Segue un’esposizione in lingua inglese dell’opera di Mary Shelley, “Frankenstein” riguardo la volontà di uno scienziato di superare i limiti della natura umana, ponendo sé stesso come creatore di nuova vita, seppure, infine, a caro prezzo. L’esposizione si conclude con la spiegazione del concetto matematico di limite.
Italiano - Il superuomo di D'Annunzio.
Filosofia - Friedrich Nietzsche.
Storia - Il nazismo.
Scienze- L'Eugenetica.
Inglese- Frankenstein.
Matematica- I limiti.
Introduzione
Superare i limiti della natura umana è una delle ambizioni maggiormente perseguite
dall’uomo nella sua storia.
Ne è testimonianza la Filosofia, originalmente nata “per la ricerca della prima e
dell’ultima pagina del libro dell’esistenza”. Filosofia che nel corso della storia ha
dato vita a una moltitudine di correnti di pensiero, un concetto che per me è
decisamente degno di nota è quello dell’Übermensch, concetto che,
involontariamente, divenne qualche decennio dopo una delle colonne portanti a base
di una delle ideologie più radicali che l’uomo abbia mai pensato e, soprattutto, messo
in atto: il Nazismo.
Il testo prosegue con una spiegazione riguardo l’infondatezza degli ideali
discriminatori del Regime Nazista.
Viene quindi esposto il concetto di superuomo d’annunziano, rivisitazione del
pensiero di Nietzsche da parte dello scrittore italiano Gabriele D’Annunzio.
Segue un’esposizione in lingua inglese dell’opera di Mary Shelley, “Frankenstein”
riguardo la volontà di uno scienziato di superare i limiti della natura umana, ponendo
se stesso come creatore di nuova vita, seppur, infine, a caro prezzo.
L’esposizione si conclude con la spiegazione del concetto matematico di Limite.
0
Übermensch La Filosofia di Nietzsche è caratterizzata da una varietà
di temi e prospettive, contro alla prevalente mentalità
sistematica dei filosofi contemporanei, come la corrente
Positivistica e quella Materialistica.
Il suo operato filosofico si può dividere in tre fasi:
I. Opere: ‘La Nascita della Tragedia’, ‘Le
“Filo-Logica”:
Considerazioni Inattuali’;
nella prima opera il filosofo analizza la decadenza
dell’arte europea ottocentesca come conseguenza della
prevalenza dello Spirito Apollineo su quello Dionisiaco.
F W N (R , 15
RIEDRICH ILHELM IETZSCHE ÖCKEN Con la seconda opera attua una critica alla storiografia,
O 1844 - W , 25 A 1900)
TTOBRE EIMAR GOSTO definendo due tipi di storia negativa, quali antiquaria e
monumentale, ed una positiva, ovvero quella critica.
II. Opere: ’Aurora’, ‘La gaia scienza’;
“Illuministica”:
In Aurora esalta la scienza, strumento di potere con cui l’uomo diventa “dominos”, ovvero
dominatore della natura, piegata, quindi, sotto il volere dell’uomo per potenziare se stesso.
Idealizza un nuovo ‘metodo genealogico’ con lo scopo di andare oltre il fenomeno in se, ma
cercando le sue cause. La conoscenza deve essere quindi “ermeneutica”, interpretazione del
fatto avvenuto. Bisogna, quindi, squarciare la verità apparente tramite la ragione.
La seconda opera si apre con una metafora nel quale un folle annuncia la morte di Dio. Il
folle rappresenta il filosofo e la morte di Dio è indispensabile per creare una nuova cultura.
In questo contesto si inserisce il tema dell’oltreuomo: l’uomo afferma il superamento del
“nichilismo passivo” operato da secoli dalla chiesa cristiana, per volgersi al “nichilismo
attivo”, si libera dalla schiavitù degli stessi “Dei” che esso stesso ha inventato, accetta il
gioco dell’essere, si fa capace di costruire una esistenza colma di vita e di senso, attimo per
attimo, tramite l’affermazione del proprio istinto e della propria potenza. 1
III. Opere ‘Al di là del bene e del male’, ‘Così parlò Zarathustra’; con
“Superomistica”:
l’avvento di un uomo nuovo è necessario creare nuovi valori che non seguono più quelli
precendenti, che non trovano più punti di riferimento nei concetti di bene o di male. I criteri
morali sono dati dunque da nichilismo attivo che si fonda sulla volontà di potenza: tutto ciò
che è possibile, che si può fare, è fattibile e tutto dipende da ciò che, tramite la nostra
volontà, decidiamo di fare. L’oltreuomo, dunque, sostituisce il passivo “Tu devi!” con “Io
posso!”.
Infine Nietzsche tratta la dottrina dell’eterno ritorno: la storia viene
definita come un processo ciclico nel quale l’uomo da grande
importanza ad ogni azione perché rappresenta un continuo affermarsi
di se stesso.
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ARATHUSTRA
Proprio per una scorretta interpretazione di
considerazioni come queste Nietzsche venne
considerato erroneamente come un profeta del
Nazismo. 2
L’Ideologia Nazista
Nato in Austria da famiglia contadina, Hitler dopo aver
terminato le scuole tecniche si trasferì a Vienna dove
lavorò come manovale, muratore, imbianchino.
Volontario durante la prima Grande Guerra, visse la
sconfitta e i trattati di Versailles con vergogna,
esasperando il suo già acceso nazionalismo. Presa la
guida del Partito nazional-socialista, nel 1923 tentò un
fallito colpo di stato (putsch) a Monaco per cui venne
arrestato e imprigionato. Durante l’unico anno di carcere
scontato (1924), scrisse “Mein Kampf” (La Mia A H
DOLF ITLER
Battaglia). I principali punti trattati furono: (B I 20 1889 – B
RAUNAU AM NN APRILE ERLINO
30 1945)
APRILE
Caratterizzazione del tipico antisemitismo nazista
(la razza ariana pura e superiore);
Repulsione del marxismo;
Creazione di un “socialismo nazionale” (lotta di razza al posto di lotta di classe);
Lotta contro il bolscevismo:
Odio contro gli Ebrei;
Primi accenni all’uso di “gas velenosi”, anche –esplicitamente- contro gli Ebrei;
Conquista degli “spazi vitali” che avrebbero realizzato il “destino storico” dei tedeschi;
Alleanza con il Regno Unito col fine di evitare una seconda guerra a due fronti;
Critica alla repubblica, con la proposta di trasformarla
in un Führerstaat ("Stato del Führer", uno Stato
fortemente autoritario guidato da un'unica persona, il
Führer);
Riassunto del programma del partito nazional-
socialista dei lavoratori tedeschi (NSADP);
Autobiografia e storia del partito fino al 1924. L -
OGO DEL PARTITO NAZIONAL SOCIALISTA DEI
LAVORATORI TEDESCHI
(N D
ATIONALSOZIALISTISCHE EUTSCHE
A )
RBEITERPARTEI 3
Le aspirazioni nazionalistiche e razziali vennero poi realizzati tra il 1933-1934 quando il partito
nazista prese il totale controllo della Germania. Tra le riforme più conosciute sono tristemente
note quelle di ordine razziale, per la difesa della razza ariana, come le leggi di Norimberga
(1935), che negavano la cittadinanza tedesca agli ebrei e proibivano la possibilità di matrimoni
o convivenze tra “non ariani” e “ariani”. Nel 1938 venne varato l’Aktion T4 (meglio nota come
Operazione Eutanasia). Quest’ultima prevedeva la soppressione o la sterilizzazione coatta di
persone affette da malattie genetiche inguaribili o da più o meno gravi malformazioni fisiche. Si
stima che l'attuazione del programma T4 abbia portato all'uccisione di un totale di persone
compreso tra le 60.000 e le 100.000. L’Operazione fu annullata nel 1941 a causa del
malcontento nato tra il popolo tedesco. Nello stesso anno, il comandante delle Schutzstaffel
(SS), Heinrich Himmler, utilizza il corpo speciale delle Einsatzgruppen per avviare la
“Soluzione Finale”. Essa prevedeva la sistematica
eliminazione di tutti gli Untermensch (letteralmente
sub-umano, riferito a tutti i “popoli inferiori”, non
ariani, soprattutto ebrei) e gli “asociali” (Carcerati,
alcolisti, omosessuali, zingari), attuata nei campi di
concentramento (lager), tra cui il più noto è il campo
polacco di Auschwitz (operativo dal 1940 fino al
1945), nel quale trovarono la morte circa tre milioni A M F ,
RBEI ACHT REI INGRESSO DEL LAGER DI
A
di persone. USCHWITZ 4
La Razza Superiore
La serie di politiche sociali razziste
attuate dal Regime Nazista prende il
nome di “Eugenetica Nazista”. Con il
termine Eugenetica si indica lo studio
di tutte quelle norme atte al
perfezionamento di una specie, in
particolare, nel regime nazista era
mirata all’eliminazione di individui
identificati come “Lebenunwertes
Leben” (“vite di nessun valore”), per
preservare la “Razza Ariana”. Seppur
senza nessuna base scientifica, lo “L’ ’ ’ ”
EUGENETICA È L AUTOGESTIONE DELL EVOLUZIONE UMANA
scopo era quello di attuare una M 1925 'E
ANIFESTO DEL CHE INNEGGIA L UGENETICA
selezione artificiale volta ad eliminare
tutte le “impurità” dal pool genico della popolazione tedesca.
Tale disciplina affonda le sue radici nel Darwinismo Sociale del XIX secolo (quest’ultima
metteva in relazione le teorie evoluzionistiche di Darwin
nelle comunità umane secondo il concetto della “lotta per la
sopravvivenza”). Il concetto ha avuto origine con Francis
Galton, scienziato inglese cugino di Charles Darwin. Galton
coniò il termine ‘eugenica’ nel 1883 e lo utilizzò per
promuovere l’idea di un miglioramento della specie umana
attraverso l’eliminazione dei caratteri ereditari ‘sfavorevoli’ e
l’incremento di quelli ‘favorevoli’. L’eugenica fiorì però a
partire dal 1900, dopo la riscoperta della teoria di Mendel
secondo la quale la composizione biologica degli organismi è F G (1822-1911)
RANCIS ALTON
determinata da certi fattori, in seguito riconosciuti come geni.
All’inizio del XX secolo i movimenti eugenici si diffusero in tutto il mondo vivendo momenti
drammatici, soprattutto quando l’interpretazione distorta della teoria dell’eugenica cosiddetta
positiva, che vuole favorire direttamente la diffusione dei caratteri migliori, ha fornito un alibi
pseudoscientifico agli eccidi razziali. Lo stesso Hitler, che provò per tutta la vita una violenta
repulsione per l'handicap mentale e la deformità fisica, utilizzò metafore mediche per
5
paragonare coloro che aveva intenzione di eliminare dalla “comunità razziale” tedesca - si riferì
in più occasioni agli ebrei come ad un virus che doveva essere curato oppure ad un cancro che
doveva essere asportato. Allo stesso modo egli vedeva i disabili come un “elemento estraneo” al
corpus razziale germanico: nella mente di Hitler e degli altri dirigenti nazisti la necessità di
«ripulire» la razza tedesca dai sub-umani era fondamentale.
Nel suo Mein Kampf Hitler definì chiaramente le sue idee in merito e significativamente lo fece
nel capitolo «Lo Stato», dedicato alla visione nazionalsocialista e di come una nazione moderna
avrebbe dovuto “gestire” il problema:
“Chi non è sano e degno di corpo e di spirito, non ha diritto di perpetuare le sue sofferenze nel
corpo del suo bambino. Qui, lo Stato nazionale deve fornire un enorme lavoro educativo, che un
giorno apparirà quale un'opera grandiosa, più grandiosa delle più vittoriose guerre della nostra
epoca borghese.”
Ma l’eugenetica nazista non è altro che l’esempio più noto: solo nel 1935 il numero delle
sterilizzazioni in America giunse a 21539 (nello stesso tempo vennero stanziati circa 2,5 milioni
di dollari per gli studi eugenetici e antropologi di Monaco), dal 1935 al 1996, a 230 mila
persone, al 90% donne, la Svezia negò il diritto di riprodursi, “nel quadro di un programma
basato su teorie eugenetiche”, 40 mila casi in Norvegia (dal 1934), 6 mila in Danimarca (dal
1919), 15 mila nei manicomi francesi.
L'argomento continua ad essere attuale perché, ad esempio, nella zona di Padova da circa 12 anni
si fa una campagna d'offerta del test genetico per scoprire la fibrosi cistica. Il risultato è che si
sono effettuati migliaia di test per la fibrosi cistica e i bimbi nati con fibrosi cistica sono
pochissimi, mentre in altre zone dove si propongono i test solo ai parenti dei malati la fibrosi
cistica maggiormente è presente. La fibrosi cistica è una malattia congenita che due genitori
portatori sani della mutazione sul gene 7 trasmettono una volta su quattro (per il 25 %) al bimbo.
La malattia, se diagnosticata nel neonato, è controllabile pur restando una malattia seria perché
causa problemi soprattutto respiratori dato che il muco bronchiale è molto vischioso e si infetta
facilmente. L’eugenetica moderna elimina il feto con la fibrosi cistica ma non la malattia perché
la mutazione del gene 7 è possibile comunque. I cultori dell’eugenetica liberale in uno Stato