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IPSIA “ E. ASCIONE ”

PALERMO

Tesina di Italiano-Storia

Anno scolastico 2006/2007

Valery de Bauyn a

V B odonto

Professoressa Sandra Guddo

de Bauyn Valéry 5 B Odonto

a

Tesina di Italiano-Storia Professoressa Sandra

Guddo

Anno scolastico 2006/07 2

Valéry de Bauyn

Anno scolastico 2006/2007 Ringraziamenti

Un ringraziamento particolare alla Professoressa di italiano, Sandra Guddo, che

ha avuto la pazienza di leggere e mi ha assistito nella redazione della tesi.

Un doveroso ringraziamento ancora alla Prof. Sandra Guddo per avermi

ssa

accompagnato, appoggiato ed assistito in questo percorso scolastico.

Un grazie davvero sentito al dirigente scolastico, dott. Li Puma, ai professori

tutti ed ai collaboratori e personale tecnico-amministrativo dell’Istituto I.P.S.I.A.

E.Ascione.

Valéry de Bauyn

Tesina di Italiano-Storia anno scolastico 2006/2007

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Indice :

Nascita della società globalizzata

 Telecomunicazione

 Internet

 Il neorealismo

 Nascita del Cinema e della Televisione

 Alberto Moravia

 Conclusione

 Mappe, foto, diagrammi

Valéry de Bauyn

Tesina di Italiano-Storia anno scolastico 2006/2007

La parola globalizzazione, deriva dalla parola globo, che significa villaggio è

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infatti un termine che sta ad indicare, quei fenomeni di estremo

ampliamento in scala mondiale dei processi economici e finanziari, e per

questo che la parola globalizzazione in francese ha il sinonimo di “

mondializzazione”.

ECONOMIA

Il termine globalizzazione ha assunto una grandissima diffusione

generalmente per indicare quei fenomeni di estremo ampliamento di scala

dei processi economici e finanziari che sono parsi caratterizzare gli anni

Ottanta e Novanta. Va detto subito che tali fenomeni, benché

particolarmente enfatizzati dall'interconnessione dei sistemi informativi e,

più ancora, dalla loro rapidità di collegamento (esempio tipico ne sono le

reti telematiche), nella loro essenza sono tuttavia fenomeni di ormai antica

data.

SOCIOLOGIA

Già nella seconda metà del XIX

secolo, con la realizzazione di

un mercato mondiale, grazie

alla disponibilità di mezzi di

comunicazione rapidi ed

efficienti, nonché grazie alla

prima forma moderna di

telecomunicazione (telegrafo),

si e avuta la prima fase di

rapidissimo ampliamento del

quadro dei rapporti economici.

Oggi fa parte dell'esperienza quotidiana di miliardi di consumatori in tutto il

mondo la possibilità di acquistare prodotti, beni e servizi fabbricati, ideati e

commercializzati nei più lontani angoli del pianeta. L'efficienza dell'intero

processo di regolazione della produzione, del consumo e della fruizione, a

sua volta, si basa sulla possibilità tecnologica – enormemente potenziata a

partire dalla fine degli anni Settanta dal massiccio impiego dell'informatica e

poi della telematica – di trasmettere in tempo reale informazioni a raggio

planetario. La comunicazione sociale ha assunto dimensioni globali anche

sul terreno della cultura, della circolazione di stili di vita, modelli di

comportamento, linguaggi, gusti e atteggiamenti, soprattutto grazie alle reti

radiotelevisive e di altri ancor più sofisticati strumenti (si pensi allo sviluppo

di Internet e delle autostrade telematiche che il suo impiego presuppone).

Queste e altre nuove dimensioni della nostra vita collettiva comunicano la

sensazione che il mondo si stia definitivamente trasformando – o si avvii

irreversibilmente a trasformarsi in un unico sistema sociale globale. La

principale caratteristica di tale sistema planetario è quella di fondarsi su

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intricate quanto efficaci catene di interdipendenze che coinvolgono la quasi

totalità delle comunità umane. Il sistema-mondo, in altre parole, non appare

più semplicemente lo scenario e l'ambiente nel quale si sviluppano i

progressi tecnici, le conquiste sociali e i mutamenti culturali delle singole

società nazionali. Globalizzazione indica, piuttosto, la presenza di già attive

e funzionanti connessioni sociali, politiche ed economiche da cui dipendono

le condizioni di vita e la stessa capacità di utilizzazione delle risorse locali

delle singole società. Questo processo non è più in alcun modo riconducibile

ai confini nazionali. Induce anzi, più o meno direttamente, effetti significativi

anche sugli assetti politici e istituzionali. La crescente integrazione delle

economie nazionali europee, per es., ha prodotto l'esigenza di accrescere il

livello di unificazione politica e di concertazione strategica dei Paesi più

sviluppati del continente, aprendo la strada all'introduzione di una moneta

unica e all'esercizio di più estesi poteri sovranazionali. Importanti economie

nazionali, basate su robuste tradizioni produttive, hanno conosciuto la sfida

di mercati mondiali sempre più aperti e concorrenziali. La stessa

innovazione tecnologica ha accelerato la nascita di interi comparti produttivi

e di economie locali, come pure il declino e l'esaurimento di altri. La

mondializzazione dei mercati ha suscitato rilevantissimi mutamenti nella

cultura d'impresa e ha drasticamente modificato ruolo e compiti degli Stati

e dei governi nazionali. Abbattere l'inflazione, contenere i deficit di bilancio,

incrementare le esportazioni, governare e sviluppare le tecnologie sono

divenuti imperativi universali, che a loro volta sollecitano interventi sul

terreno dell'istruzione, della formazione professionale, della ricerca, della

regolazione sindacale, delle norme giuridiche. La globalizzazione

rappresenta, insomma, il prodotto di interdipendenze sempre più ampie e,

insieme, costituisce l'impulso a sviluppare circuiti di attività sempre più

integrati e coerenti con le logiche generali del sistema-mondo. Questa

dinamica non è priva di resistenze e di rischi. Essa produce, di fatto, un

nuovo sistema di relazioni e di gerarchie internazionali e può persino

generare inedite forme di diseguaglianza (per es. nelle differenti opportunità

di accesso al controllo delle reti di comunicazione o nel rapporto fra aree

forti, in via di crescente integrazione, e sottosistemi economici periferici).

Sul piano commerciale, più che di autentica globalizzazione si dovrebbe

parlare di trilateralizzazione del pianeta, con America Settentrionale,

Giappone e Unione Europea ormai in grado di monopolizzare tutti i circuiti di

scambio economico. Viceversa, nell'ambito delle comunicazioni di massa –

con le sue importanti

ricadute culturali – la globalizzazione si associa di fatto alla conquistata

egemonia mondiale, in termini di produzione e gestione, dei grandi network

statunitensi. In campo finanziario l'esistenza di reti internazionali capaci di

interagire costantemente, rispondendo in tempo reale a tutti gli impulsi

provenienti dalle principali borse mondiali, è sotto gli occhi anche del più

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sprovveduto telespettatore. Ma lo sviluppo di questi circuiti, insieme

poderosi e vulnerabili, non implica necessariamente una tendenza alla

costituzione di un'economia planetaria razionalmente governata. Come

sostiene A. Giddens (1990), stiamo assistendo a un generale riordinamento

della stessa percezione del tempo e delle distanze. La vita degli individui e

l'attività quotidiana di gruppi e comunità sono influenzate, assai più

direttamente e immediatamente che in qualsiasi epoca precedente, da

eventi che si svolgono a grande distanza fisica. Lo sviluppo di reti di

trasporto aereo e anche ferroviario sempre più rapide sembrano aver

annullato l'antica relazione tempo-spazio sulla quale si costruiva la distanza

psicologica dagli altri. La telematica ha portato alle estreme conseguenze

questa dinamica, letteralmente cancellando i vincoli strutturali legati alla

distanza geografica e rendendo tangibile l'intuizione di McLuhan sul

villaggio globale. La globalizzazione appare, insomma, una sorta di destino

collettivo dell'umanità e allo stesso tempo la manifestazione di un nuovo

tipo di relazioni sociali. Fenomeni e tendenze che, come ci avvertono gli

studiosi della post-modernità, non possono essere consegnati al fatalismo o

all'illusione dell'onnipotenza tecnologica, ma che richiedono di essere

compresi e dominati da una nuova razionalità politica e sociale.

Valéry de Bauyn

Tesina di Italiano-Storia anno scolastico 2006/2007

Il termine telematica è frutto si una complessa combinazione: risulta infatti

dall’unione di quattro parole: comunicazione + il suffisso tele-(che significa a

distanza) e informazione + automatica. Componendo a due a due i termini

otteniamo telecomunicazione + informatica e quindi, finalmente, telematica.

La telematica integra le tecnologie informatiche con quelle della

telecomunicazione, consentendo di viaggiare, “virtualmente”, in tutte le parti

del mondo e di esplorare luoghi virtuali (siti, secondo il termine tecnico) lontani

e sconosciuti.

E’ questo il frutto di un lungo cammino che nasce nella preistoria, infatti

all’inizio si usavano segnali di fumo, specchi riflettenti, versi ed il classico tam

tam per comunicare a distanza. 7

I messaggi venivano codificati dall’emittente e decodificati dal ricevente, per

cui solo chi era a conoscenza del codice poteva decifrarli.

Successivamente alle soglie dell’ottocento, la diffusione dell’elettricità ha

consentito le invenzioni prima del telegrafo e poi del telefono, ossia ,

rispettivamente la scrittura e il suono delle parole a distanza.

La grande rivoluzione nelle comunicazioni avvenne però solo quando Heinrich

Herz riuscì a dimostrare l’esistenza di onde elettromagnetiche. Questa scoperta

aprì la strada alle applicazioni di Guglielmo Marconi, che il 12 dicembre 1901

effettuò il più famoso esperimento di trasmissione di segnali, da una sponda

all’altra dell’oceano Atlantico, fu cosi che il bip bip, suono che simula i segnali

elettromagnetici emessi e ricevuti dalle trasmissioni sostituì in quel giorno il

preistorico tam tam .

Da allora lo sviluppo delle telecomunicazioni non ha subito soste e ha

sperimentato le due strade possibili: la trasmissione via etere e quella via cavo,

fino ad arrivare ad internet.

Valéry de Bauyn

Tesina di Italiano-Storia anno scolastico 2006/2007

Il sistema di collegamento Internet nacque nel 1973 da un progetto condotto

dal dipartimento della difesa degli Stati Uniti. Il progetto prendeva origine dalla

preesistente rete scientifica ARPA net, realizzata sul finire degli anni Sessanta

negli Stati Uniti per permettere lo scambio di informazioni tra università ed enti

scientifici.

Numerosi enti e organizzazioni iniziarono a istituire le proprie reti locali e, nel

1985, il centro di ricerca scientifica internazionale imprimeva un notevole

impulso allo sviluppo e alla diffusione di Internet.

Nel corso degli anni Novanta del XX secolo, Internet ha conosciuto una crescita

rapidissima, per numero di utenti, di servizi e di risorse disponibili. Per la sua

estensione e universalità, rappresenta il sistema ideale per la diffusione e la

raccolta di informazioni a livello mondiale, e per la gestione di svariati servizi,

dalle transazioni finanziarie ai sistemi di acquisto online.

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Struttura di Internet

Un utente di Internet può collegare il proprio personal computer alla rete

attraverso le linee telefoniche, mediante un modem, oppure attraverso

l'accesso diretto a una linea dedicata. Più computer connessi in un'area

geografica limitata formano una LAN (Local Area Network, rete locale); il

collegamento tra più LAN, realizzato per mezzo di dispositivi detti bridge o

router, a seconda che colleghino reti omogenee o eterogenee, dà luogo alle

WAN (Wide Area Network, reti estese). Gli hub sono i nodi da cui si diramano le

linee che raggiungono gli utenti.

Insieme al numero di utenti cresce anche l’uso commerciale di Internet: in un

futuro prossimo sarà possibile acquistare tramite Internet praticamente

qualunque cosa. Lo sviluppo del commercio elettronico pone il problema della

sicurezza: saranno necessarie misure di sicurezza e tecniche di protezione

sempre più sofisticate per proteggere dati riservati come il numero della carta

di credito o del conto corrente degli utenti.

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Valéry de Bauyn

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