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Il concetto del doppio emerge spesso, in modo sia esplicito sia implicito, in numerose manifestazioni letterarie e artistiche, oltre che nella religione, filosofia e psicologia. Vivere una nuova vita parallela, duplicare sé stessi e osservare le proprie azioni, i propri errori, da un diverso punto di vista è sicuramente uno dei sogni più ricorrenti ma allo stesso tempo irrealizzabili dell’uomo.
Il “doppio” ha numerose sfumature di significato: può essere visto come due oggetti o persone uguali, simili, come per esempio sono i gemelli, la più evidente espressione della duplicità fisica dell’uomo; il riflesso, nello specchio o nell’acqua oppure l’ombra; e, in senso più lato, anche come la duplicità dell’anima, lo sdoppiamento della personalità, l’alter ego. Vorrei soffermarmi, nella mia tesina, proprio questi ultimi aspetti che molto spesso non solo sono stati oggetto di studio in campo scientifico e nella psicologia, ma anche presi in considerazione e discussi in molti romanzi. Nella mia tesina di maturità non ridurrò la trattazione di questo tema alla semplice e pura analisi del comportamento di un particolare individuo, dello sviluppo e, della conseguente scissione, di una determinata personalità, ma cercherò di focalizzare la mia attenzione anche sui motivi che lo spingono a tale scelta, consapevole o inconsapevole essa sia. È interessante, infatti, definire non solo il processo interiore, ma anche gli elementi portano un individuo a farsi altro rispetto a se stesso.Nella prima parte del mio lavoro spiego il significato del termine “doppio o alter ego” e cosa significa in generale questa espressione. Nella seconda parte della tesina esamino il tema del doppio, così come emerge da alcuni testi, considerando, principalmente, Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde, Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello, La Metamorfosi di Franz Kafka e I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. Mi concentrerò poi sull’aspetto filosofico attraverso l’analisi del pensiero di Sigmund Freud e Edmund Jung. Nella parte conclusiva citerò altri esempi di doppio, alter ego o, proiezione all’infuori della propria personalità nascosta, nella letteratura, ipotizzerò altri significati del termine e presenterò le mie riflessioni al riguardo.
Italiano - I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello, il concetto del "Fanciullino" di Giovanni Pascoli.
Filosofia - Sigmund Freud, Edmund Jung, Talcott Parsons.
Inglese - Il Ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde.
Tedesco - La Metamorfosi di Franz Kafka, il concetto di Doppelgänger.
doppio, così come emerge da alcuni testi, considerando, principalmente, Il ritratto di
Dorian Gray di Oscar Wilde, Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello, La Metamorfosi di
Mi concentrerò poi sull’aspetto
Franz Kafka e I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni.
attraverso l’analisi del pensiero di
filosofico Sigmund Freud e Edmund Jung. Nella parte
all’infuori
conclusiva citerò altri esempi di doppio, alter ego o, proiezione della propria
personalità nascosta, nella letteratura, ipotizzerò altri significati del termine e presenterò
le mie riflessioni al riguardo. 3
Il doppio come PERSONALITA’ NASCOSTA
ALTER EGO
Quanti di noi hanno mai detto, anche ironicamente, “è stato il mio alter ego”, “non
ero io”, “non puoi conoscere il mio vero io”?
“Alter ego” è un termine latino che, tradotto letteralmente, significa altro io. Ciò
significa che in ognuno di noi c'è una parte diversa da quella che noi stessi conosciamo e
che mostriamo al mondo. Molto spesso racchiude un diverso modo di essere e di
relazionarsi con gli altri e potrebbe essere vista come la più coerente rappresentazione
dell’essere umano. È la parte più spontanea e imprevedibile di ognuno grazie alla quale
una "soluzione" o “via di fuga”
spesso si può trovare a numerose difficoltà, di qualsiasi
tipo esse siano. Proprio per questo motivo il termine e il concetto compaiono
frequentemente anche nella narrativa popolare, ad esempio nei fumetti, per indicare
l'identità segreta di un supereroe, o giustiziere.
Questo “diverso essere” può quindi manifestarsi anche come una vera e propria
doppia personalità o, nei casi più estremi, come un qualcosa di esterno, di scisso rispetto
all’individuo stesso: si può concentrare interamente in un quadro, come accade a Dorian
Gray; nella metamorfosi del proprio corpo, come nel caso di Gregor Samsa; in un
cambio di nome, come è per Mattia Pascal; in un personaggio diverso, come avviene per
Lucia. Perciò esistono tanti diversi modi di esprimere il proprio alter ego, la propria
personalità nascosta. 4
“Tu, invece, a volerla dire, sarai sempre e dovunque un forestiere: ecco la
differenza. Forestiere della vita, Adriano Meis”.
Il doppio come SUPERAMENTO DI SE STESSI
MATTIA PASCAL E ADRIANO MEIS
In Il fu Mattia Pascal si ha uno dei più grandi esempi di disgregazione della
personalità, di scissione dell’io dall’alter ego, di fuga dalla propria identità. Tutto nasce
nel momento in cui Mattia legge sul giornale, mentre è in treno di ritorno a casa da
Montecarlo, che è stato ritrovato il suo cadavere. Inizialmente è sconvolto, sia per
l’assurdità della situazione, sia per come i suoi parenti e amici abbiano potuto
riconoscere lui in quel corpo, ma poi comprende presto che, credendolo ormai tutti
ha l’opportunità di crearsi un’altra vita, forse la vita che ha sempre desiderato.
morto,
Così cambia nome in Adriano Meis e inizia la sua nuova esistenza. Questa, però, non
può durare a lungo, perché ben presto Mattia-Adriano si rende conto che non può
condurre una vita normale; ostacolo primo la mancanza di documenti, che ad esempio
non gli permette di denunciare un furto. È per questo che decide di riappropriarsi del suo
nome, rientrare a casa e tornare alla sua prima vita. Questa però è stata soggetta al fluire
inesorabile del tempo, la moglie ha un nuovo compagno e una figlia e per lui non c’è più
posto. Pertanto dovrà continuare a vivere un’esistenza fittizia e a chi gli domanderà ”Ma
voi, chi siete?”, lui risponderà: “Io sono il fu Mattia Pascal”.
ll tema centrale è quello della perdita dell'identità che Mattia prima caccia via e
poi riottiene e accetta. L'identità è qualcosa di importante che ogni individuo deve
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preservare per far sì che il suo ricordo rimanga per sempre. Inoltre un individuo non può
privarsi della sua identità, poiché ciò gli proibisce di vivere innanzitutto alcuni aspetti
sociali della vita e, per di più, è impossibile scordarsi della "vita passata". Questo
significa dunque che non è possibile privarsi del proprio alter ego, che è parte necessaria
dell’individuo. Esso è il lato oscuro di ciascun uomo, nascosto e imprevedibile nelle sue
manifestazioni. 6
„Als Gregor Samsa eines Morgens aus einem unruhigen Traum erwachte,
fand er sich in seinem Bett zu einem ungeheuren Ungeziefer verwandelt“.
Il doppio come METAMORFOSI
DIE VERWANDLUNG
Un essere umano con le sembianze di uno scarafaggio, di un qualcosa che non gli
appartiene. Un qualcosa che non gli dovrebbe appartenere.
Der Handlungsreisende Gregor Samsa erwacht eines Morgens in seinem Bett,
verwandelt in ein hässliches Ungeziefer. Trotzdem bleibt er im Grunde in der
konventionellen Welt der Eltern und der Schwester streng eingeordnet, doch bedeutet
sein irreguläres Dasein eine schlimme Störung. Die reale Welt erweist sich noch stärker
als die Phantasie, der Verwandelte wird ihr Gefangener. Er kann nicht weiterleben, stirbt
und wird als Kehricht weggefegt.
Auch vor der Verwandlung hatte Samsa keine festen Beziehungen, keinen
Kontakt zu der Familie, sein Leben war schon unmenschlich: Das Erwachen an diesem
Morgen ist nur ein Akt der Erkenntnis und, vielleicht, keine Mutation. Das ist das erste
Mal des ganzen Lebens der Hauptfigur, als Gregor selbstbewusst wird und die
Sinnlosigkeit seiner Existenz versteht. Er erblickt die Wirklichkeit aber will nichts
verändern. Doch, er ist schon anders, er kann nicht mehr „weiterleben“: Sein Doppel,
sein Bewusstsein, bricht aus und, endlich, führt ihn zu einer Zerstörung von sich selbst
und seinem vermutlichen „Nest“.
Die Verwandlung in einen Käfer ist wahrscheinlich ein Sinnbild für eine schwere
die Trennung seines „normales“ Lebens und seines
psychische Erkrankung, für 7
wirkliches „Ich“. Plötzlich überfallen, wird Samsa ein handlungsunfähiger Mann, wie
ein Käfer, der auf dem Rücken liegt. Als Kranker, wird er seiner Familie noch fremder
und kann sich nicht mitteilen. Er fühlt sich völlig unverstanden und unfähig, ein
„Ich“,
normales Leben zu führen. Sein wahres der Käfer, wird verachtet (mit dem
Apfelwurf).
Il problema esistenziale del protagonista è proprio la sua doppia vita: la
contrapposizione tra il suo essere quotidiano, così come lui lo interpreta, e la realtà, che
non ha mai avuto il coraggio di considerare. La piena consapevolezza della propria
monotonia, del rapporto pressoché inesistente con i famigliari e della mancanza di una
qualsiasi possibilità di cambiamento, lo porta a vivere una crisi, soprattutto psicologica,
attraverso la quale manifesterà i propri sentimenti, il proprio alter ego, e si ribellerà,
almeno simbolicamente, a tutto ciò che lo circonda.
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“A man who is master of himself can end a sorrow as easily as he can invent
a pleasure. I don’t want to be at the mercy of my emotions. I want to use
them, to enjoy them, and to dominate them”.
Il doppio come CONTENITORE
THE PORTRAIT OF DORIAN GRAY
Dorian Gray is an upper class young man of extraordinary beauty. The painter
Basil Hallward is so impressed by his look that he decides to paint a portrait of him. In
the painter’s study Dorian meets Lord Henry Wotton, a noble and hedonist man. Henry
imparts his philosophy to Dorian Gray: the beauty and the delight are all in the life. This
leads Dorian to wish to remain always young and handsome. Unexpectedly, his wish
comes true: Dorian maintains fascination and youth, while his portrait, his interior part’s
image, shows the marks of time, vice and corruption, becoming horrible day by day. The
desire expressed by Dorian has separated his external appearance from his internal
reality. In society his appearance enchants everybody and even if he commits criminal
acts nobody can believe that he can be corrupted. In fact he hasn’t got a real identity,
people don’t know the real person but the character of Dorian. He is forced to live
according to a code that doesn’t correspond to what he really wants. Dorian is only a
mask of himself, while the real Dorian is that painted by Basil Hallward. In this way
stabbing his portrait Dorian refuses his illusion, his character, he kills himself.
purezza d’animo persa
Solo dopo essere scosso da un evento terribile, riscopre la
e va incontro a un destino ormai segnato e tragico. Tornando a casa e vedendo il ritratto
irriconoscibile, anela alla purezza infantile ormai perduta e viene percorso dalla paura
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che qualcuno possa vedere ciò che resta del suo magnifico ritratto e scoprire, in questo
modo, il suo terribile segreto. È in quel momento che decide di pugnalare il ritratto
cercando così di riportarlo alla sua antica bellezza, ponendo fine, invece, in questo
modo, all’incantesimo della sua vita. Dorian sceglie di mettere una fine volontaria
all’esperienza vissuta e capisce che uccidere l’alter ego significa anche eliminare l’io .
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“Dopo dodici mesi di noviziato, pieni di pentimenti e di ripentimenti, si
trovò al momento della professione, al momento cioè in cui conveniva, o
dire un no più strano, più inaspettato, più scandaloso che mai, o ripetere un
sì tante volte detto; lo ripeté, e fu monaca per sempre”.
Il doppio come DUE PERSONAGGI A CONFRONTO
LUCIA E GERTRUDE
Anche nei Promessi Sposi di Manzoni emerge un forte rapporto antitetico ma
anche complementare tra il personaggio di Lucia e quello della monaca Gertrude.
le donne hanno vissuto l’esperienza dell’amore
Entrambe e sono portatrici di una
visione, seppur determinata da diverse circostanze, ben definita: mentre Lucia è il
simbolo dell’amore sponsale, Gertrude rappresenta un amore molto passionale,
peccaminoso e ribelle.
Per la monaca l’avventura amorosa è stata un gesto di ribellione contro la volontà
e le regole del padre che, anche se a malincuore, fin da piccola ha dovuto sempre
rispettare in una forma di assoluta obbedienza. Lo spirito ribelle e il suo carattere
indomabile sono anche sottolineati dal suo aspetto fisico: la pelle pallida, la bellezza
sfiorita, i capelli lunghi, il ciuffo.
L’amore di Gertrude e la sua personalità riflettono al contrario un altro
personaggio: Lucia. La ragazza, infatti,incarna perfettamente tutti gli ideali cristiani di
Manzoni, le sue azioni sono dettate dalla ragione. L’atteggiamento della promessa sposa
appare più volte insicuro e distaccato ed è ben evidente in numerosi passi: è interessante,
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per esempio, il suo monologo nella notte in cui si trova nella residenza
preferisce rinunciare a Renzo pur di far in modo che le cose finiscano nel modo giusto.
Lucia e Gertrude possono essere viste come due figure che si completano a
vicenda, come ego e alter ego, in quanto il carattere di ognuna manca completamente di
tutti quelli aspetti che, invece, caratterizzano e definiscono l’altra. Il loro rapporto è di
incontro-scontro poiché, pur essendo molto simili, e costrette a fare delle scelte,
agiscono in modo molto diverso. 12
Il doppio nella PSICOLOGIA
FREUD E JUNG
Freud è stato il fondatore di quella branca della psicologia tradizionale
denominata psicoanalisi, attuata grazie alla scoperta di una nuova, parte della coscienza,
l’inconscio. Infatti, il filosofo ritiene che la maggior parte della vita mentale si svolga al
di fuori della coscienza e che l’inconscio sia la realtà abissale primaria di cui il conscio è
solo la manifestazione visibile. Inoltre Freud divide la psiche in tre sistemi, dotati di
funzioni diverse: id, ego e il super-ego.
L’id è quella parte che non conosce né il bene, né il male, né la moralità, ma
obbedisce unicamente al principio del piacere.
è ciò che comunemente si chiama coscienza morale, ovvero l’insieme
Il super-ego
delle proibizioni e direttive che sono state instillate nell’uomo nei primi anni di vita e
che poi lo accompagnano sempre, anche in forma inconsapevole.
L’ego è l’unica parte organizzata della personalità, che si trova a dover equilibrare
le esigenze dell’id e del Super-ego, continuamente contrastanti tra loro.
Ora, nell’individuo normale l’ego riesce abbastanza bene a padroneggiare la