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Sintesi
Introduzione Domotica, tesina


In questa tesina ho descritto il funzionamento di un impianto domotico, spiegando i vantaggi

Collegamenti


Inglese-introduzione
TTIM-Domotica
Laboratorio-Domotica
Italiano-il Positivismo, il Verismo, Giovanni Verga, I Malavoglia.
Estratto del documento

Suddivisione dell'impianto in:

o Parte logica =>scambio d'informazioni tra i vari dispositivi

o Parte fisica =>linee di potenza

o

Comunicazione tra centrale di controllo e dispositivi, mediante mezzo di comunicazione (solitamente il BUS)

o Intelligenza distribuita

o Espandibilità dell’impianto (anche in momenti successivi).

o

In un impianto con sistema domotico il collegamento esiste solo a livello di programmazione,

pertanto è possibile modificare un numero infinito di funzioni senza intervenire fisicamente

sull’impianto. Il cablaggio di questo impianto è estremamente semplificato, quindi i tempi e costi di

installazione risultano ridotti rispetto ad un impianto tradizionale.

La norma Cei 64-8 e i tre livelli degli impianti

Per aiutare a misurare la performance e la fruibilità dell'impianto elettrico di casa e garantire

all'utente sicurezza e funzionalità, è arrivata nel settembre 2011 la variante 3 alla Cei 64-8, madre di

tutte le norme impiantistiche,che in caso di nuovi impianti (o di rifacimento), per le unità

immobiliari dei condomini e le abitazioni mono o plurifamiliari, individua le dotazioni minime

distinguendo tre diversi livelli. Il primo (base) indica la dotazione sufficiente affinché l'impianto

possa dirsi conforme alla Cei 64-8, con un numero minimo di punti-prese e punti-luce in virtù della

metratura e della tipologia del locale. Il livello 2 (standard), rivolto agli immobili con una maggior

fruibilità degli impianti, prevede quindi più dotazioni e componenti e l'aggiunta di servizi ausiliari

come il videocitofono o l'anti-intrusione. Il livello 3 (domotico) è infine destinato alle case con

impianti ampi e innovativi.

Funzionamento e componentistica dell’impianto:

Il dispositivo che consente il funzionamento di

un impianto domotico è l’unità centrale composta

da un alimentatore che tramite il cavo BUS

trasmette informazioni riguardo l’accoppiamento

dei vari ingressi (comandi, sensori) alle relative

uscite (attuatori). 5

Gli attuatori possono essere installati nelle scatole da frutto per evitare di occupare spazio e cavo

ad altri dispositivi all’interno del quadro.

L’alimentatore contiene al suo interno un trasformatore e un raddrizzatore. Non è altro che un

convertitore AC-DC, cioè un apparato elettrico che serve a

radrizzare in uscita la tensione elettrica in ingresso in modo

da fornire energia elettrica adattandola all’uso di altre

apparecchiature elettriche, modificando eventualmente anche i

livelli di tensione e corrente, e dunque potenza, in uscita

attraverso un trasformatore.

I dispositivi di comando servono appunto per comandare

l’impianto. Come per esempio i comandi a pulsante, il

termostato ambiente o per meglio ancora definire il

concetto di interfaccia utente, i Touch Screen, che

permottono il controllo di tutta la casa da un singolo

dispositivo.

I sensori sono tutti quei trasduttori (cioè componenti che trasformano grandezze fisiche in

grandezze elettriche) che rilevano le variazioni dei parametri ambientali. Si possono trovare sensori

di movimento, di luminosità, acustici, sensori per misura di temperatura, incendio, allagamento ecc.

Gli attuatori eseguono i comandi a loro indirizzati e controllano il carico connesso, in

maniera analoga ad un relè di tipo elettromeccanico. Per questo motivo, oltre ad essere

collegati al cavo BUS tramite i morsetti estraibili, devono essere connessi alla linea 230

Vac di alimentazione del carico. Il sistema BUS:

La tecnologia che oggi permette la realizzazione di un sistema domotico completo è costituita dai

"sistemi bus". Per bus si intende una linea dati che collega i diversi dispositivi del sistema domotico e

che trasmette tutte le informazioni di controllo.

Inoltre il sistema bus, proprio perché viene programmato via software, può esser facilmente

modificato nel tempo con possibilità di connettere il "sistema domotico" della casa con altre reti

(internet, rete GSM, cablaggi in fibra ottica ecc.) 6

I vantaggi di una soluzione di questo tipo sono:

 La semplicità nel cablaggio dei cavi

 La tensione di rete 230V e i relativi cavi di potenza raggiungono solo prese e luci. Questo

riduce la presenza di campi elettromagnetici nell’abitazione essendo limitata la lunghezza

dei cavi di potenza.

 Essendo i pulsanti di comando alimentati in bassissima tensione di sicurezza (< 24 V) è

possibile il loro posizionamento anche in punti dove sono presenti particolari pericoli (ad es,

bagno). Inoltre negli organi di comando (ad es. pulsanti) è presente la tensione del Bus

Questo annulla il rischio per le persone che azionano il comando (ad es, con mani umide).

 Il Bus è un cavetto di piccola sezione, non occupa molto spazio nei canalini portacavi.

Questo è utile nel caso di rifacimento di vecchi impianti senza la rottura di pareti e con poco

spazio nei tubi.

 La flessibilità, in quanto si può modificare in qualsiasi momento la configurazione del

sistema variando la programmazione dei dispositivi o aggiungendone altri.

 La continuità di funzionamento poichè si può sostituire tranquillamente un dispositivo

difettoso senza bloccare il sistema.

Che cosa può gestire e quali sono i vantaggi?

L’impianto domotico può avere diversi livelli di complessità, a seconda del numero e della

tipologia dei dispositivi da controllare, come: punti luce, tapparelle e/o persiane, portoni, impianti

audio-video (stereo, schermi, televisori, decoder, recorder),

impianti di climatizzazione e/o di riscaldamento, sistema di

videocitofonia e videosorveglianza, sistema antintrusione,

sistema di irrigazione, ricircolo acqua e riscaldamento della

piscina, tende da sole, cancello e box. 7

Termoregolazione a zone

 Ovvero riscaldare solo quando e dove serve risparmiando fino al 30%. Grazie a questa

funzione è possibile scegliere la temperatura di ogni singola stanza a seconda della sua

localizzazione e del momento della giornata in cui la si utilizza. E’ possibile inoltre

escludere gli ambienti non utilizzati da non riscaldare. L’attivazione dell’impianto tiene

conto dell’esposizione e quindi dell’irraggiamento solare e dell’eventuale apertura di

finestre.

Gestione dell’illuminazione

 Ovvero spegnere o regolare la luce in funzione della presenza di persone e della quantità di

luce naturale. Una soluzione che consente al cliente di godere del massimo comfort visivo,

fornendo un grosso contributo al risparmio energetico,utile nei locali utilizzati

saltuariamente come corridoi, cantine, locali igienici, nelle parti comuni consente risparmi

fino al 75%.

Visualizzazione dei consumi

 Numerosi studi hanno dimostrato che la visualizzazione dei consumi aiuta l’utilizzatore a

modificare le proprie abitudini sbagliate e ad intervenire per migliorarle. Le conseguenze di

questo atteggiamento pro-attivo sono state valutate in un risparmio del 10/15%. Il sistema

fornisce al cliente i dati istantanei e cumulati su touch screen, sottoforma di grafici e tabelle

che facilitano l’interpretazione, nonché una valutazione quantitativa della spesa economica.

Il cliente produttore di elettricità ed acqua calda sanitaria potrà visualizzare anche i

parametri della produzione di impianti a pannelli fotovoltaici o pannelli per solare termico.

Gestione controllo carichi

 La funzione “controllo dei carichi” impedisce lo scatto dell’interruttore generale per

superamento dell’assorbimento massimo mediante la disinserzione preventiva di uno o più

carichi elettrici controllati.

Gestione a distanza

 L’impianto domotico può essere controllato anche quando non si è presenti in casa,

attraverso il telefono cellulare o un computer connessi a Internet, utilizzando applicazioni

dedicate.

 Consente di creare scenari

Particolarmente utile è la possibilità di definire “scenari”, cioè programmi preimpostati che

combinano una serie di operazioni – come spegnimento delle luci, chiusura delle tapparelle

e inserimento dell’allarme antifurto – e che si attivano simultaneamente impartendo un

unico comando.Ad esempio si potrà programmare uno scenario “buongiorno” contenente

8

tutte le azioni che normalmente vengono eseguite al risveglio mattutino (accensione luci,

riscaldamento, disinserimento allarme…).

Sicurezza

 :

 protezione antifurto, antintrusione, antirapina, perimetrale

 protezione antincendio, antiallagamento, da fumo

 fughe di gas

 videocontrollo ambientale locale e a distanza

 telesoccorso e teleassistenza di persone sole, anziane, disabili o ammalate

Sviluppi futuri

Con il tempo si arriverà ad aver un mercato più solido e consolidato che comporterà un

abbattimento dei costi; questo avverrà grazie ad una maggiore diffusione di informazioni. Ciascuno

di noi saprà quindi con maggiore precisione individuare le proprie esigenze ed arriverà ad eliminare

le soluzioni poco gradite o obsolete.

Al momento dire se la domotica avrà successo o meno è un azzardo.

Molto dipenderà da quanto le persone apprezzeranno queste tecnologie

(tali soluzioni limitano la nostra esistenza o al contrario la facilitano?) e

dall’evoluzione della società e conessa delle abitudini e degli stili di vita.

L’unica cosa certa sono al momento i massicci investimenti delle

imprese produttrici in questo settore.

L'utilizzo della tecnologia nel passato

La premessa storica ai processi di automazione e controllo della casa risale al periodo a cavallo tra

l’‘800 e il‘900. In tale epoca è stato possibile diffondere nelle società industriali l'energia elettrica

sui vari territori nazionali, contestualmente all'invenzione della lampadina e dei primi

manodomestici.

Lo sviluppo industriale tecnologico dell’Ottocento alimentò una cultura fortemente razionalistica,

il Positivismo. 9

Il Positivismo

In questo periodo il progresso evocò immagini immediate di fiducia e di benessere collettivo. Ciò

fu la condizione storica della genesi e dell’affermazione del Positivismo, la corrente filosofica che

egemonizzò la cultura e le idee della seconda metà del XIX secolo.

Per il Positivismo, ogni evento è il risultato di un progresso rispetto al passato e la condizione di

un miglioramento futuro. Il progresso della scienza costituisce la base del progresso umano, del

quale favorisce uno sviluppo sempre più rapido. Secondo il Positivismo, bisogna spiegare i “fatti”,

cioè i fenomeno osservabili. Esso sostiene che tutto è

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