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Sintesi

Introduzione tesina sul ciclismo



Tesina per IPSIA elaborata per sostenere l'esame di maturità che è stata utilizzata agli esami per conseguire il diploma. Parla della bicicletta e della sua storia e della meccanica applicata. Inoltre si parla anche del ciclismo.



Collegamenti tesina sul ciclismo


Storia: La storia del ciclismo.
Meccanica: La bicicletta.
Estratto del documento

Zanella Fortunato classe V Z Tim anno 2010-2011

Storia della bicicletta

La mia passione

Il primo progetto di bicicletta viene attribuito a Leonardo da Vinci (1452-1519)

nel disegno originale si vede che il dispositivo è molto simile ad una bicicletta

dei giorni nostri: un telaio, due ruote e la trasmissione a catena.

Nel 1791 il Conte Mede de Sivrac, costruì una bicicletta

completamente di legno, priva di sterzo, chiamata

Celerifero, l’avanzamento avveniva con l’uso alternato

dei piedi.

Un passo avanti si ebbe nel 1817: alla bicicletta di legno venne applicato lo

sterzo e questo le permise di essere

usata come mezzo di trasporto.

Fu nel 1860 a Parigi cha apparve la

prima bicicletta a pedivelle e pedali;

l’unico problema erano le ruote:

l’anteriore più grande e la posteriore

più piccola, entrambe di legno con il

battistrada in ferro. A causa della loro

altezza da terra, non tutte le persone

erano capaci d’usarla

Da qui in poi, la bicicletta subì

continui cambiamenti:

l’inserimento del sellino, le prime

ruote con i raggi di ferro e i

battistrada di gomma, e

l’inserimento del cambio

contribuirono a modernizzare e

alleggerire il mezzo. 3

Zanella Fortunato classe V Z Tim anno 2010-2011

La fantasia e la ricerca hanno portato a costruire biciclette sempre più

sofisticate e all’utilizzo di materiali sempre più leggeri. Ogni persona a

seconda delle proprie esigenze, trova la sua bicicletta ideale: da passeggio, da

corsa o mountain bike.

La bicicletta, mezzo che ci permette di compiere brevi spostamenti è anche il

mezzo fondamentale che viene utilizzato nello sport del Ciclismo, la capacità

più importante di questo sport è la Forza; vi descrivo brevemente come viene

utilizzata e quali sono i modi per svilupparla. 4

Zanella Fortunato classe V Z Tim anno 2010-2011

Educazione Fisica

La forza muscolare

La forza muscolare è quella capacità motoria che permette di vincere una

resistenza o di opporvisi tramite lo sviluppo di tensione da parte della

muscolatura.

Per trofismo, invece, riferendosi ai giovanissimi, si intende il possesso di una

muscolatura tonica ben strutturata ed equilibrata tra i vari segmenti del corpo.

I principali determinanti della forza muscolare sono:

Il diametro trasverso dei muscoli (2-3 kg per cm di area trasversa);

• Il numero di fibre rapide;

• La capacità di reclutamento delle unità motorie;

• La coordinazione muscolare, intesa come capacità di far lavorare in

• sinergia i muscoli antagonisti e quelli agonisti al movimento;

La lunghezza iniziale del muscolo;

Il numero di unità motorie reclutate (si attivano per prime le unità motorie più

piccole).

Caratteristiche del corpo umano che influenzano la produzione di forza:

Caratteristiche immutabili:

Tipo di fibre muscolari

• Punto di inserzione dei tendini

• Caratteristiche cinematiche delle articolazioni.

Caratteristiche migliorabili:

Sezione trasversa del muscolo (ipertrofia)

• Reclutamento delle fibre

• Coordinazione intra ed intermuscolari

• Fattori legati allo stiramento.

Nel ciclismo le capacità della Forza più importanti sono: “forza esplosiva” e

“forza resistente”.

La forza esplosiva è una caratteristica che possiedono i velocisti (scatti e volate

in pianura). Lo sviluppo di questa caratteristica si ottiene in bicicletta con la

ripetizione di scatti da un minimo di 15-20 secondi fino ad un massimo di 2-3 5

Zanella Fortunato classe V Z Tim anno 2010-2011

minuti; il tempo di recupero tra ogni scatto deve essere almeno tre volte il

tempo impiegato per eseguire lo scatto. E’ importante ripetere l’esercitazione

sempre ad un’intensità elevata, se questo non avviene è necessario aumentare

i tempi di recupero.

La forza resistente è utilizzata in particolar modo nelle salite rapide e nelle

prove a cronometro. Per sviluppare questa capacità si utilizzano tratti di strada

ripida, effettuando delle ripetute in salita a una frequenza di pedalata di 60 rpm

(pedalate al minuto).

Si parte con tratti di salita di un minuto ripetute per 4-5 volte, in seguito si può

aumentare alternativamente il tempo o il numero delle ripetute. Il rapporto

usato deve essere scelto a seconda dell’impegno della salita effettuata

mantenendo la condizione di 60rpm.

La seduta giornaliera di allenamento può comprendere anche più cicli di

ripetute dedicate all’allenamento della forza resistente. Tra di loro però ci deve

essere un tempo adeguato dedicato ad un lavoro di resistenza, allo scopo di

recuperare lo sforzo profuso, che ci permetta di eseguire le ripetute sempre alla

stessa intensità.

Ci sono momenti nei quali l’atleta si sente stanco: con questa situazione fisica

è facile procurare dei traumi alla muscolatura ed meglio quindi, in presenza di

affaticamento, evitare queste esercitazioni ed effettuare un allenamento

alternativo.

La Forza fu uno dei molteplici aspetti che caratterizzarono il movimento

Futurista, ne descrivo gli ideali e la teoria.

Italiano 6

Zanella Fortunato classe V Z Tim anno 2010-2011

Il Futurismo di Marinetti

Il Futurismo è un movimento di avanguardia letteraria e artistica, che ha

origine dalla pubblicazione del Manifesto del Futurismo su Le Figaro del 20

febbraio 1919.

BIOGRAFIA DI FILIPPO TOMMASO MARINETTI

Filippo Tommaso Marinetti nasce ad Alessandria d’Egitto

nel 1876, da famiglia agiata (il padre era avvocato). Nel

1893 si trasferisce a Parigi e negli anni successivi si sposta

di frequente tra Milano e Parigi. Per compiacere il padre, si

iscrive alla facoltà di Legge a Pavia e nel 1893 si laurea a

Genova. Nel 1904 fonda a Milano, con Sem Benelli e

Vitaliano Ponti, la rivista “Poesia”. Da vita a conferenze,

letture poetiche, iniziative editoriali e nel febbraio 1909

pubblica in Francia il Manifesto del futurismo. Scrive in

francese e poi in italiano il romanzo di colore africano “Mafarka il futurista”, che

esalta la guerra, la volontà di potenza , il disprezzo della donna; con l’intento di

far conoscere nuovi scrittori.

Nel poemetto “Zang Tumb Tumb” del 1914, raccoglie le

impressioni d’inviato speciale in Turchia durante la

seconda guerra balcanica.

Nel 1919 è tra i fondatori dei Fasci di combattimento, ma

se ne stacca nel 1920, accusando il movimento fascista di

culto per il passato e di clericalismo. Nel 1924 si riaccosta

a Mussolini, suo amico personale; ne riceve onori e

cariche ufficiali.

Nel 1929 è nominato Accademico d’Italia. Nel 1935 partecipa alla guerra

d’Etiopia, celebrata nel 1937 con il poema africano; si oppone però alla

condanna fascista dell’arte borghese ”degenerata”.

Muore a Bellaggio (Como), il 2 dicembre

1944, durante la guerra civile che

insanguina la penisola.

OPERE

Le opere di Marinetti riguardano i più

diversi generi letterari. In poesia si può

notare il passaggio dal simbolismo delle 7

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prime raccolte alla ricerca analogica e fonosimbolica di un poemetto come

“Zang Tumb Tumb” del 1944 con la trasformazione del verso libero

nell’anarchia compositiva delle “Parole in Libertà”, teorizzate nel Manifesto del

1912.

I romanzi di Marinetti sono molti: Mafarka il futurista, L’avvocato d’acciaio, Gli

indomabili, Spagna veloce e toro futurista, L’automobile de course.

AVANGUARDIA

Gli intellettuali dell’avanguardia hanno un atteggiamento sdegnoso e

aristocratico nei confronti della realtà comune e dei valori classici e tradizionali.

Ricercano l’originalità a tutti i costi, l’irrazionalità inteso come esaltazione

dell’ebbrezza di vivere momenti di fugace appagamento, l’esaltazione della

tecnologia della società capitalistica. Questi motivi, che contestano i valori

tradizionali, sono coerenti con il nuovo gusto di un pubblico avido di novità.

COME SI AFFERMO’ IL FUTURISMO

Il futurismo si impone come un’organizzazione culturale, politica, editoriale.

Si organizza come una scuola ben definita: il capo storico è Filippo Tommaso

Marinetti e l’atto di nascita è rappresentato dalla pubblicazione del Manifesto

del Futurismo.

Nelle famose “serate” di incontro col pubblico nei teatri, la componente

spettacolare, legata alla recitazione dei testi, giungeva al coinvolgimento

diretto del pubblico, spingendolo alla rissa.

Per merito di queste iniziative, numerose e rumorose, il futurismo si diffuse in

breve in tutta la penisola italiana, espandendosi poi in vari paesi europei.

IL MANIFESTO DEL FUTURISMO

I temi fondamentali del movimento, così come li espone Marinetti nel Manifesto

del Futurismo, sono:

- l’amore del pericolo

- l’abitudine all’energia

- il culto per il coraggio e l’audacia 8

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- l’ammirazione per la velocità

- la lotta contro il passato (“noi vogliamo distruggere i musei, le

biblioteche, le accademie d’ogni specie”)

- l’esaltazione del movimento aggressivo (“l’insonnia febbrile, il passato

di corsa, il salto mortale, lo schiaffo e il pugno”)

- la guerra (“sole e igiene del mondo”)

- il superuomo

Il futurismo è il movimento dell’espressione del dinamismo del mondo

moderno; vuole “cantare la civiltà della macchina”, perché solo ad una velocità

elevata si può avere una diversa percezione del paesaggio, si può attingere

sensazioni nuove dal mondo della scienza e della tecnica.

LA LINGUA DEI FUTURISTI

Questi contenuti devono essere espressi in un nuovo modo perciò Marinetti:

- abolisce il culto della tradizione, nelle poesie e nel linguaggio;

- rigetta la sintassi, le parti qualificative del discorso (avverbi aggettivi);

e

- propone di usare le “parole in libertà”, cioè senza alcun legame

grammaticale-sintattico fra loro, senza organizzarle in frasi e periodi;

- sostiene la necessità di usare i più disparati elementi linguistici

(espressioni dialettali, neologismi, onomatopee di suoni animali e

meccanici), per esprimere immediatamente il meccanismo psichico

dell’espressione

Trasmissione del movimento della bicicletta

La forza muscolare agisce sui pedali che trasmettono il moto tramite una

corona collegata ad un pignone posto sull’asse della ruota posteriore, da una

catena, che ne trasmette il moto. La catena ha una trasmissione costante,

perché si avvolge sulle ruote dentate non consentendo nessun tipo di

slittamento o di gioco. Il Futurismo impose un’accelerazione alla ricerca e

sviluppo della bicicletta, che portò enormi vantaggi a questo mezzo, vi descrivo

le Forze che vi sono applicate e la componente meccanica del movimento. 9

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Meccanica

Applicazione della Forza alla bicicletta

Nel ciclismo, la bicicletta avanza nel seguente modo :

Le gambe del ciclista applicano una certa forza sui pedali. L’applicazione di una

forza sui pedali (una coppia di forze), fa ruotare le pedivelle intorno al

movimento centrale ad una certa velocità,con una certa frequenza/cadenza. Il

prodotto della forza per la cadenza, determina quanto lavoro viene svolto

nell’unità di tempo, e di conseguenza quanta potenza viene prodotta. La

trasmissione (corona+catena+pignone) ha lo scopo di trasferire la potenza

generata sul movimento centrale al mozzo della ruota posteriore,riducendo al

minimo le perdite. La ruota posteriore in questo modo subisce attraverso il

10

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mozzo una forza che la farà ruotare a una velocità dipendente dal “rapporto di

trasmissione”. L’avanzamento avverrà quando la forza trasferita dalla ruota

alla strada sarà sufficiente a vincere tutte le forze che si oppongono al

movimento, gli attriti (radente, volvente e aerodinamico) e la componente

tangenziale della forza peso (in particolare in salita).

Lo scopo dei rapporti è quello di, a parità di potenza generata sui pedali,

scambiare tra di loro le grandezze fisiche di forza (coppia) e di velocità in modo

da aumentare l’una a scapito dell’altra. Tipicamente in pianura e discesa si

potrà sviluppare, a parità di cadenza, una maggiore velocità perché è

necessaria meno forza per avanzare, mentre in salita viceversa servirà avere

alla ruota una maggiore forza per vincere la gravità. La velocità di rotazione

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