Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
3 Ugo Foscolo
L’amore per la patria,e quello non
corrisposto di Ortis
Pensiero
Le “ultime lettere di
Jacopo Ortis”
• Romanzo epistolare composto dalle lettere inviate da Ortis all’amico Lorenzo Alderani
• Pubblicaziopni:
1. 1978 a Bologna:Incompleto a causa della guerra contro gli Austro-
russi.L’editore volle che l’opera fosse completatae la fece pubblicare un anno dopo con in
titolo “Vera storia di due amanti infelici”
2. 1801 a Milano:Foscolo,dopo aver sconfessato quest’opera,decise di completare il suo
romanzo e di pubblicarlo
3. 1816 a Zurigo e 1817 a Londra; presentano delle leggere modifiche.
• Le lettere raccontano le vicende,le ansie,le meditazioni interiori di Jacopo,studente veneto di
passione repubblicana,che in seguito al crollo dei suoi ideali di patria,libertà,amore,giunge al rifiuto
dell’esistenza
• Foscolo si è ispirato al romanzo “I dolori del giovane Werther” di Goethe
Trama
Dopo il trattato di Campoformio,Jacopo si ritira sui Colli Euganei,dove conosce Teresa e se ne
innamora.Ma il padre di Teresa l’ha già destinata in sposa al ricco Odoardo,e Jacopo sa che il
suo amore è un sogno senza speranze.Egli tuttavia decide di vivere questa passione con
l’intensità di chi,sente in essa,dopo il crollo degli ideali che davano un senso alla propria
esistenza,un estremo rihiamo della vita.Per sfuggire alla polizia Jacopo viaggia molto: A
Milano incontra Parini,a Firenze venera in S.Croce le tombe dei grandi
italiani.Ritorna,infine,sui Colli Euganei,dove trova Teresa già sposata,e qui si uccide.
. L’Ortis è un’autobiografia ideale di Foscolo,lo specchio della sua giovinezza
appassionata.In esso confluiscono i suoi amori infelici,le sue esperienze politiche,in
primo luogo quella di Campoformio,tanto più grave perché segnò il crollo di quegli
ideali che erano ragione e giustificazione della vita.;e quindi le sue meditazioni
sull’uomo e sul destino,la sua lotta fra materialismo e fede nelle “illusioni”.
Fra di esse ha un posto dominante l’amore per la patria,e l’Ortis parlerà per questo alla
mente e la cuire degli uomini del nostro Risorgimento,soprattutto perché afferma
l’identificazione del diritto alla libertà col diritto alla vita e sostiene vivamente l’ideale
della patria,che deve essere liberata o con la quale si deve morire.
Il romanzo contiene inoltre le immagini e i “miti” centrali della poesia foscoliana matura:il
mito della bellezza serenatrice,l’amore,l’egoismo,la gloria,il sepolcro e l’ammirazione
per la natura
L’AMOR 15 Maggio (1798)
E
Dopo quel bacio io son fatto divino. Le mie idee sono più alte e
ridenti, il mio aspetto più gajo, il mio cuore più compassionevole.
Mi pare che tutto s'abbellisca a' miei sguardi; il lamentar degli
augelli, e il bisbiglio de' zefiri fra le frondi son oggi più soavi che
mai; le piante si fecondano, e i fiori si colorano sotto a' miei
piedi; non fuggo più gli uomini, e tutta la Natura mi sembra mia.
Il mio ingegno è tutto bellezza e armonia. Se dovessi scolpire o
dipingere la Beltà, io sdegnando ogni modello terreno la troverei
nella mia immaginazione. O Amore! le arti belle sono tue figlie; tu
primo hai guidato su la terra la sacra poesia, solo alimento degli
animali generosi che tramandano dalla solitudine i loro canti
sovrumani sino alle più tarde generazioni, spronandole con le
voci e co' pensieri spirati dal cielo ad altissime imprese: tu
raccendi ne' nostri petti la sola virtù utile a' mortali, la Pietà, per
cui sorride talvolta il labbro dell'infelice condannato ai sospiri: e
per te rivive sempre il piacere fecondatore degli esseri, senza del
quale tutto sarebbe caos e morte. Se tu fuggissi, la Terra
diverrebbe ingrata; gli animali, nemici fra loro; il Sole, foco
malefico; e il Mondo, pianto, terrore e distruzione universale.
Adesso che l'anima mia risplende di un tuo raggio, io
dimentico le mie sventure; io rido delle minacce della
fortuna, e rinunzio alle lusinghe dell'avvenire. - O Lorenzo!
sto spesso sdrajato su la riva del lago de' cinque fonti: mi
sento vezzeggiare la faccia e le chiome dai venticelli che
alitando sommovono l'erba, e allegrano i fiori, e increspano
le limpide acque del lago. Lo credi tu? io delirando
deliziosamente mi veggo dinanzi le Ninfe ignude, saltanti,
inghirlandate di rose, e invoco in lor compagnia le Muse e
l'Amore; e fuor dei rivi che cascano sonanti e spumosi,
vedo uscir sino al petto con le chiome stillanti sparse su le
spalle rugiadose, e con gli occhi ridenti le Najadi, amabili
Illusioni!
custodi delle fontane. grida il filosofo. - Or non è
tutto illusione? tutto! Beati gli antichi che si credeano
degni de' baci delle immortali dive del cielo; che
sacrificavano alla Bellezza e alle Grazie; che diffondeano lo
splendore della divinità su le imperfezioni dell'uomo, e che
trovavano il BELLO ed il VERO accarezzando gli idoli della
Illusioni! ma
lor fantasia! intanto senza di esse io non
sentirei la vita che nel dolore, o (che mi spaventa ancor
più) nella rigida e nojosa indolenza: e se questo cuore non
vorrà più sentire, io me lo strapperò dal petto con le mie
mani, e lo caccerò come un servo infedele. .
Breve analisi
dell’epistola.
Nella lettera precedente,cioè quella del 14 maggio,Jacopo ha narrato a
Lorenzo di aver baciato Teresa e di essersi abbandonato con lei alla più
pura gioia d’amore,anche se poi la fanciulla è stata presa dal rimorso.In
questa lettera Jacopo non pensa la fatto che l’amore sia privo di ogni
speranza:si abbandona alla gioia che esso dona,alla poesia che gli
suscita nell’anima improvvisamente rifiorita.
Nella prima parte del testo il tema centrale riguarda i prodigi compiuti
dall'amore, cui viene attribuito il potere di rendere gioioso e
compassionevole l'uomo, stupendo e ridente il paesaggio, e di fare
apparire la bellezza ovunque . Seguono alcune considerazioni più
riflessive: le arti e la poesia, che permettono all'uomo di esprimere la
bellezza, sono considerate "figlie" dell'amore, e la voce narrante afferma
che senza amore non ci sarebbero né la pietà né i legami fra gli uomini:
non esisterebbe, anzi, neppure la vita, e il mondo diventerebbe
selvaggio e inospitale .
L'ultima parte della lettera esprime un conflitto interno all'io narrante, cioè
all'Ortis (e, poiché il romanzo è autobiografico, anche al Foscolo). La
ragione, personificata da un filosofo (ovviamente illuminista), ritiene
"illusioni", cioè sogni che non reggono a un'analisi razionale, i
sentimenti d'amore: ma a questa obiezione un'altra parte della
personalità risponde che tutto è sogno (gli antichi si illudevano coi loro
miti e le loro fantasie, ma erano felici) e che inoltre, senza queste
illusioni e senza profondi sentimenti del cuore, la vita non avrebbe
senso. La conclusione del brano, attraverso questo passo riflessivo,
approda a una concezione decisamente romantica, apertamente
contrapposta alle tesi illuministiche: il cuore e la fantasia sono, infatti,
ritenuti più importanti della ragione.
4 La seconda
guerra mondiale e i
partigiani
L’amor patrio
• Cause del conflitto
• Il 1936 fu un anno critico per l’equilibrio dell’Europa.Infatti la minaccia di Hiler si
faceva sempre più grande .In quegli anni La germania aveva rimilitarizzato la Renania
violando così il trattato di Versailles,mentre Mussolini aveva portato a compimento
l’impresa coloniale in Etiopia,perdendo prestigio nei confronti della società delle
nazioni.Nello stesso anno fu creato l’asse Roma Berlino e due anni dopo,nel 1938,le
leggi razziali entrarono in vigore anche in Italia.
• Nel 1938 Hitler mostrò l’intenzione di invadere alcune zone al confine dell’allora
Cecoslovacchia .Francia e Inghilterra,riunite nella conferenza di Monaco,sottovalutarono
la gravità della situazione e ritennero di poter allentare la pressione tedesca e
mantenere la pace attraverso continue concessioni alle rivendicazioni
tedesche:decisero quindi di accettare l’annessione dei Sudeti alla Germania,a patto che
hitler non modificasse ulteriormente la geografia dell’europa
• Poco tempo dopo però,la Cecoslovacchia era un mano di Hitler.
• La svolta decisiva si verificò l’1 settembre 1939,quando le truppe tedesche invasero la
Polonia.Francia e Inghilterra furono costrette a dichiarare guerra alla Germania:il
conflitto ebbe inizio.
Caratterizzata da due eventi che segnarono una svolta
decisiva nell’andamento della guerra:l’attacco tedesco all’
Unione Sovietica e l’entrata in guerra degli Stati Uniti
La controffensiva degli alleati
Il tragico bilancio della guerra
Il bilancio dei morti fu veramente tragico:oltre 55 milioni.I popoli più colpiti furono i
Sovietici (con 21 Milioni di morti),i Tedeschi (con 7 milioni) , i Polacchi (con 5
milioni) e gli Ebrei (6 milioni di morti).
La resistenza in Italia:i partigiani
In Italia,per coordinare le operazioni contro i nazifascisti e per disporsi ad affrontare
le questioni politiche del dopoguerra,si costituirono i Comitati di liberazione
nazionale (Cln) , composti dai rappresentanti delle forze politiche antifasciste.Dopo
il crollo del fascismo,infatti,i partiti politici poterono riorganizzarsi
Nell’Italia settentrionale fu il Comitato di liberazione nazionale alta Italia a guidare
le azioni di guerriglia contro i fascisti e i tedeschi.I nazisti risposero alla Resistenza
con spietate rappresaglie contro la popolazione civile.Ricordiamo il massacro di 335
ostaggi alle Fosse ardeatine a Roma e l’eccidio di 1836 persone perpetrato a
5 Apuleio
La favola di Amore e
Psiche
• Nacque a Madauro intorno al 120-125
• Studiò a Cartagine e ad Atene
• Svolse l’attività di conferenziere
• Soggiornò a Oea,dove ritrovò il compagno di studi
Ponziano
• Sposò Pudentilla,madre di Ponziano
• Fu accusato di magia,un tema che fu sempre
presente nella sua vita
• Venne assolto dal processo
• Ricoprì onori pubblici a Cartagine
• Morì intorno al 170
Scrisse le “Metamorfosi”,in 11 libri
Richiamo alla fabula Milesia
Favola di Amore e Psiche,la più lunga del romanzo
Le “Metamorfosi”
• Romanzo in 11 libri
• Conosciuta anche con il titolo non originale “L’asino d’oro”
• Simile all’opera “Lucio o l’asino” attribuita al greco Luciano di Samòsata.
• L’opera di Apuleio è tuttavia molto più lunga e più complessa.
• Richiamo alla fabula Milesia Trama
L’opera si apre con la presentazione del protagonista,Lucio,che narra in prima persona,in viaggio
per la Tessaglia,terra famosa per la presenza delle maghe.Giunto a Ipata viene ospitato da
Milone,la cui moglie è una maga.Lucio chiede alla donna di essere trasformato in uccello,ma per
errore è mutato in un asino,e apprende che ritroverà la forma primitiva solo cibandosi di rose.
Iniziano così i viaggi e le avventure di Lucio.Durante uno di questi viaggi sente raccontare la favola
di Amore e Psiche,la più lunga del romanzo.Giunto a Corinto invoca la luna,simbolo visibile di
Iside.La dea gli spiega che il giorno seguente ci sarà una festa in suo onore e qui si potrà civare
delle rose.Dopo essere tornato uomo Lucio diventa devoto alla dea Iside
Si possono distinguere nel romanzo tre sezioni narrative:
• Duplice intento dell autore:
Intrattenere il lettore; intento edificante
Giudizio negativo sulla magia.
6 Antonio
Canova “La bellezza ideale”
• Nacque l’1 Novembre 1757 a Possagno,nei
pressi di Treviso
• Figlio di uno scalpellino,fece il suo apprendistato
a Venezia e poi a Roma,dove risiedette per quasi
tutta la vita.
• Amato e ammirato da amici e potenti,ebbe
incarichi di lavoro da Napoleone e i membri della
sua famiglia,da nobili russi e amici inglesi,dagli
Asburgo d’Austria,dai Borboni di Napoli,dalla
corte pontificia.
• Morì a Venezia nel 1822.
• Lo scopo di Canova è il raggiungimento della
bellezza ideale,che i Greci avevano realizzato e
di cui avevano scritto anche gli artisti del
Rinascimento,cioè quella derivante da un’idea di
“bello” che l’artista si forma nella mente dopo
aver constatato l’impossibilità di trovare un
corpo perfetto in natura,A tale bellezza si può
pervenire tramite la massima padronanza della