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Sintesi
Introduzione Terrorismo islamico, tesina


Il terrorismo e l'integralismo islamico e le sue interconnessioni con la società attuale.

Collegamenti


Italiano: Fotografia dell’11 Settembre
Viaggio a kandahar
Geografia: Afghanistan e integralismo islamico
Storia: Storia del regime talebano
Scienze: Energia elettrica
Inglese: Child labour in the 19th century and in Arabian or developing countries today
Francese: «Le racisme expliqué à ma fille» (Tahar Ben Jelloun)
Tecnica: Combustibili e fonti energetiche
Arte: Guernica (Pablo Picasso)
Musica: L’espressionismo in A.Schoenberg
Estratto del documento

ENERGIA ELETTRICA

Un corpo che ha acquisito la capacità di attirare oggetti leggeri è detto

elettrizzato. Cosa succede se avviciniamo due oggetti che sono strofinati?Due

bacchette di vetro elettrizzate si respingono, una di vetro e una di plastica,

entrambe elettrizzate, si attirano. Quindi due oggetti possono attrarsi o

respingersi. Facciamo l’ipotesi che esistano due tipi di elettricità seguendo una

convenzione di Benjamin Franklin e quindi diremo:

 Carica elettrica positiva: quella dei corpi che si comportano come il

vetro

 Carica elettrica negativa: quella dei corpi che si comportano come la

plastica

Quindi si afferma che due corpi che hanno cariche elettriche dello stesso

segno, si respingono; se hanno cariche elettriche di segni opposti, si

attraggono. Così nel 1897 il fisico Thomson scoprì l’elettrone, una particella

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di massa molto piccola che ha carica negativa. In seguito si comprese che tutti

gli atomi hanno due tipi di particelle cariche:

 Gli elettroni con carica negativa(-)

 I protoni con carica positiva (+)

Quindi l’elettricità non si crea ma si può trasferire mediante uno spostamento

di elettroni che sono circa duemila volte più leggeri dei protoni, dunque sono

mobili.

Esistono inoltre oggetti conduttori e oggetti isolanti.

 Le sostanze come la plastica,il vetro, la ceramica, la gomma, il legno, le

resine, la seta, si chiamano isolanti elettrici perché non hanno

possibilità di far muovere le cariche elettriche.

 Le sostanze come i metalli, in particolare l’argento, il rame, la grafite,

l’acqua, la terra o il nostro corpo, si chiamano conduttori le cui

cariche elettriche si muovono liberamente.

In conclusione: l’oggetto strofinato acquisisce una carica elettrica e si

elettrizza; l’oggetto attirato esercita una forza uguale e contraria

sull’oggetto elettrizzato

LE GRANDEZZE ELETTRICHE

Le grandezze elettriche che si trovano in un circuito elettrico sono:

1. La corrente elettrica

2. La differenza di potenziale o tensione

3. La resistenza elettrica del circuito

1. Una lampadina emette luce perché è attraversata da una corrente

elettrica. Si chiama corrente elettrica un moto ordinato di

cariche elettriche. L’intensità della corrente (I) è data dal

numero di cariche elettriche che in un secondo attraversano il

conduttore. Quindi si chiama intensità di corrente elettrica il rapporto

tra le quantità di carica che attraversano una sezione del conduttore e

l’intervallo di tempo impiegato ad attraversarlo (i= q/t).

L’unità di misura dell’intensità di corrente elettrica è l’ampère ( A ), in

onore del fisico francese Ampère. L’unità di misura della quantità di carica

elettrica è il Coulomb (C) che rappresenta la carica elettrica( i numero di

elettroni) che in un secondo attraversa una conduttore la cui intensità di

corrente è di 1 ampere. Lo strumento che misura quanti ampere di corrente

circolano in un circuito si chiama Amperometro.

2. Come avviene la circolazione di corrente elettrica in un filo? Un moto di

cariche è simile ad un moto di un liquido da una bottiglia ad un’altra

perché il liquido si sposta da una bottiglia che contiene più acqua a

quella che ne contiene meno. Quando il liquido si trova allo stesso livello,

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la corrente non fluisce più. Per mantenere la corrente occorre ricreare il

dislivello,magari con una pompa che toglie l’acqua dove il livello è basso

(-) e la trasporta dove il livello è alto (+), ricreando così il dislivello che

causa la corrente di liquido. In modo simile, la differenza di potenziale

genera una corrente elettrica.

Ecco che si parlerà di differenza di potenziale o tensione elettrica

che misura il dislivello elettrico. Sarebbe precisamente la capacità di

una pila di spingere gli elettroni lungo il circuito elettrico.

La sua unità di misura è il volt e lo strumento usato per misurarlo è il

voltometro. Il volt di solito è molto conosciuto

come unità di grandezza dell’ elettricità perché le pile e le lampadine

sono espresse in volt e quindi se ne sente parlare molto.

La differenza di potenziale si misura in Volt ( V), in onore del fisico

italiano Alessandro Volta.

Agli inizi dell’ Ottocento Alessandro Volta

inventò la pila che fu il primo generatore di elettricità della storia, usato ancora

tutto oggi. Creò la pila sovrapponendo un disco di rame e uno di zinco,

separandoli da un panno imbevuto di una soluzione acquosa di acido solforico.

Decise di sovrapporli fino a creare una pila. Nella pila ci sono due lamelle

chiamate poli o elettrodi. Poi collegò il disco di zinco (polo negativo) con il

disco, opposto, di rame (polo positivo). Ottenne così il passaggio continuo di

corrente elettrica.

3. La resistenza elettrica del circuito misura la tendenza di un

conduttore ad opporsi al passaggio di una corrente elettrica. Questa

opposizione dipende dal materiale con cui è realizzato, dalle sue

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dimensioni e dalla sua temperatura. La resistenza si misura in Ohm ( Ω )

rappresentando la resistenza della corrente di 1 ampere di un conduttore

ai cui estremi viene applicata la tensione di 1 volt.

La sua misura viene effettuata con uno strumento detto ohmetro ed

esprime le difficoltà che hanno gli elettroni a risalire la differenza di

potenziale.

Il fisico tedesco Ohm (1787-1854), nei primi dell’Ottocento formulò una

legge che collega tra loro la differenza di potenziale, l’intensità di

corrente e la resistenza di un conduttore.

Leggi di Ohm

 prima legge di Ohm: l’intensità di corrente è direttamente

proporzionale alla differenza di potenziale(tensione) applicata e

inversamente proporzionale alla resistenza del circuito stesso.

Quindi, se la tensione raddoppia, anche la corrente raddoppierà. Se la

tensione triplica, lo stesso accadrà alla corrente. Si esprime con la

formula i (intensità)= V(differenza di potenziale/ R(resistenza) i=V/R

così permette di calcolare la corrente conoscendo la tensione e la

resistenza. Da questa formula derivano: V=i∙R R=V/i che permettono

di determinare la tensione o la resistenza quando sono note le altre due

grandezze. Quindi la stessa differenza di potenziale o tensione, applicata

ai capi di un conduttore che ha una resistenza grande, produce poca

corrente; invece applicata ad un conduttore che ha una resistenza

piccola, crea una corrente intensa. Per esempio in un circuito elettrico se

la differenza di potenziale applicata tra due suoi punti è uguale ad 1 volt

e la resistenza tra questi due punti è di 1 Ohm, in questo tratto circola la

corrente di 1 ampere.

 Mentre la prima legge è usata per i circuiti, la seconda legge è usata

invece per studiare il valore della resistenza anche di un filo elettrico che

potrebbe comunque opporre una certa resistenza al flusso di corrente

elettrica. Ohm scoprì una seconda legge sperimentale: la resistenza

di un filo conduttore è direttamente proporzionale alla sua

lunghezza e inversamente proporzionale alla sua area

trasversale. In termini matematici questa dipendenza, nota anche come

seconda legge di Ohm, si scrive: R = r l/S, dove l rappresenta la

lunghezza del filo conduttore o resistenza, S la sua sezione ed r

la resistività che è una proprietà intrinseca della materia.

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I CIRCUITI ELETTRICI

Un circuito conduttore è il percorso in cui scorre la corrente elettrica.

Si può realizzare un circuito usando: una lampadina, due fili

metallici(conduttori) e una pila. Colleghiamo i capi di una lampadina ai poli

di una pila con due fili di rame: vediamo che la lampadina s’illumina. Ciò che

abbiamo realizzato è un circuito elettrico. Di solito un circuito elettrico è

composto da: un generatore(pila), un interruttore (dispositivo che possa

permettere d’interrompere o meno il flusso di corrente continua), un

conduttore e un apparecchio utilizzatore (lampadina).

L’ interruttore attraverso un contatto chiude e apre il circuito.

Se la corrente scorre ininterrottamente, il

circuito si dice chiuso. Se è interrotta, il circuito si dice aperto,e in esso non

c’è corrente.

Questi circuiti vengono suddivisi in 2 tipi, il collegamento in serie e il

collegamento in parallelo.

Collegamento in serie: quando una serie di lampadine sono collegate una di

seguito all’altra e quindi in ogni lampadina passa la stessa corrente. Se una si

fulmina, tutte le altre non si accendono.

Collegamento in parallelo: le lampadine sono collegate in parallelo e quindi

gli estremi sono collegati a due punti del conduttore e di conseguenza se una

lampadina non funziona, il flusso di corrente non si interrompe. Tutto ciò perché

gli elettroni che attraversano gli utilizzatori(lampadine) non saranno gli stessi.

Nell’impianto elettrico di casa tutti gli utilizzatori(lampadine, televisori,

elettrodomestici etc..) sono collegati in parallelo tra loro. Per esempio, si può

tenere spenta la lavatrice mentre il televisore è acceso.

IL CAMPO ELETTRICO

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Il campo elettrico è lo spazio in cui si attraggono o si respingono due o

più cariche elettriche. Dunque quando si parla di energia elettrica che fa

accendere le lampadine, il campo elettrico sta compiendo un lavoro.

Una corrente si dice continua quando la sua intensità non cambia nel tempo.

Una pila collegata ad una lampadina,fornisce corrente continua. In una corrente

continua, la carica di elettroni che attraversa una sezione del filo e il tempo

trascorso sono direttamente proporzionali: dopo un tempo doppio, triplo etc..la

carica trasportata dalla corrente raddoppia o triplica etc..

Si chiama generatore di tensione continua un dispositivo capace di

mantenere ai suoi capi una differenza di potenziale costante. Esempi di

generatori di tensione sono: la dinamo della bicicletta, la centrale elettrica. Un

generatore di tensione continua, come una pila, ha due poli contraddistinti da

simboli <<+>> (potenziale alto) e <<->> (potenziale più basso). In un filo

conduttore collegato ad essi, le cariche positive si muovono dal polo positivo a

quello negativo. Questo è il verso convenzionale per la corrente elettrica. Per

convenzione si indica come verso della corrente elettrica quello percorso

dal polo positivo a quello negativo del generatore.

. 22 TH

CHILD LABOUR IN THE 19 CENTURY AND IN

ARABIAN OR DEVELOPING COUNTRIES TODAY

In the late 1700's and early 1800's the machines replaced hand labour for

making most m

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