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I tatuaggi come scelta di libertà: da elemento discriminante, a oggetto di tendenza. Dimostrazione del fatto che i tatuaggi hanno accompagnato l'uomo nel corso di tutta la sua storia (La storia del tatuaggio).
Storia- La seconda guerra mondiale
Antropologia - I tatuaggi nelle diverse popolazioni e come simbolo della devianza
Psicologia - La scelta del posto
Inglese - Virginia Woolf
Si tratta sostanzialmente di disegni astratti, dalle linee molto marcate, solitamente riempiti
di nero. Nella maggior parte dei casi, essi hanno la funzione di valorizzare le linee del
corpo e della muscolatura e simboleggiano gli elementi naturali.
Il tatuaggio Maori, nato presso la loro popolazione
come simbolo del passaggio dall’infanzia all’età
adulta, come segno, cioè, dell’ingresso nella
società, veniva inizialmente realizzato sulla faccia
e, nel corso della vita, allargato e ritoccato in
coincidenza di eventi importanti.
Il tatuaggio Maori è oggi molto diffuso tra gli
appassionati di tatuaggi, anche se non collocato Figura 10: tatuaggio maori realizzato
sul viso; esistono infatti due diverse varianti di tale sul volto
tipologia: MOKO: è il più tradizionale, ad esclusivo appannaggio di chi appartiene
alla tribù e si è distinto per meriti di guerra o sociali. Difficilmente un vero
Maori accetterebbe di realizzare un moko ad un individuo non
appartenente alla sua cultura.
KIRITUHI: categoria di tatuaggi non riservata alle tribù e che posso,
dunque, essere utilizzati da chiunque.
I soggetti più richiesti sono la tartaruga (famiglia), la
fenice (immortalità, eternità e ritrovamento), la
libellula (magia e trasformazione), lo squalo
(adattabilità e resistenza), il sole (vita,
continuo ritorno), le lucertole (legate agli dei
Atua, rappresentano i guardiani della vita) ed il
gufo (emblema della saggezza, della magia e
della conoscenza).
Figura 11: un tatuaggio raffigurante lo squalo, la tartaruga,
il delfino e la manta 16
3.4 Giapponese
I tatuaggi tradizionali giapponesi chiamati irezumi (da ireru = inserire e sumi = inchiostro),
o horimono (da hori = inscrivere e mono = qualcosa), sono diversi da quelli occidentali, in
quanto consistono in un unico disegno che occupa l’intera schiena e che, talvolta, ricopre
La tecnica tradizionale utilizzata è chiamata “tebori”.
anche braccia, gambe e torace.
I soggetti che vengono rappresentati più frequentemente sono:
DRAGONI: simbolo di equilibrio e di buon auspicio.
la purezza più profonda dell’essere
FIORI DI LOTO:
umano.
FIORI DI CILIEGIO: fiore nazionale giapponese, che fiorisce
in primavera e che, dopo aver raggiunto in
pochi giorni l’apice del suo splendore, muore
portato via dal vento. E’, dunque, simbolo della vanità di
tutte le cose.
CARPE KOI: la perseveranza ed il coraggio.
Ognuno di questi simboli viene molto spesso
abbinato ad altri secondo classiche associazioni (es.
petali e fiori di ciliegio; leone e crisantemo).
3.5 Lettering
Si tratta di uno stile di tatuaggio in cui i disegni sono integrati o sostituiti da frasi, che
possono riguardare l’ambito personale (come date o nomi), essere tratte da canzoni o
citazioni famose. 17
4. Virginia Woolf – from nautical symbols to literature
sailor’s tattoos were based on sea and harbours’
As I said before, the typical elements
and they had a strong symbolic meaning. The most popular and important one is the
lighthouse, which is a point of reference that can have different meanings: if there are
some lightnings around it, it means that the way to achieve a goal is very difficult, while,
when it’s surrounded by calm sea, it symbolizes a safe place, in which you can take
refuge.
The use of symbolic images can be also found in
English literature in Virginia Wolf's works,
especially, in the novel "To the lighthouse" of
1927.
Some critics think that Virginia Woolf is the
greatest English novelist because she
successfully experimented new narrative
techniques: her style is, in fact, rich of symbols,
lyricism and stylistic virtuosity. The most
interesting element in Virginia Woolf’s works is
the fact that, despite the absence of any form of
dialogue and the use of the stream of
consciousness (that expressed the inner life of a
character as an interrupting flow of thoughts), her Figura 12: Virginia Woolf - To the lighthouse
style remains logical and coherent.
The novel previously mentioned, is divided into three sections and consists of a series of
experiences, emotions and feelings, which are held together by symbols like the sea and
his sound: they suggest the fullness of life and imminence of death. However, the
lighthouse is the main symbol of the novel and it represents the spiritual and moral
salvation, enthusiasm and hope, even if it has a different meaning for each character. Its
intermittent light, eventually, lights up and then obscures the characters’ consciences as a
symbol of the contradictory human condition. 18
5. Esecuzione e cura di un tatuaggio
La realizzazione di un qualsiasi tatuaggio, anche il più semplice, richiede almeno
mezz’ora di lavoro; nel caso in cui il soggetto scelto sia particolarmente grande o
articolato, l’esecuzione avverrà in più sedute.
Per prima cosa il tatuatore si occupa della preparazione della pelle: la zona scelta verrà,
infatti, rasata e disinfettata con alcol isopropilico. Dopodiché realizzerà uno stencil, in
modo da poter riprodurre il disegno sul corpo e prenderà gli aghi da inserire nella
macchinetta elettrica di cui si serve, che dovranno essere necessariamente sterilizzati.
La prima fase dell’esecuzione vera e propria consiste nel tracciare il contorno del
tatuaggio e richiede l’utilizzo di aghi particolari: per le linee sottili, difatti, ne basta uno
solo, mentre le linee più spesse (le cosiddette linee di forza) necessitano di gruppi di tre,
cinque o addirittura sette aghi.
Una volta delineato il contorno, il tatuatore pulisce la pelle e comincia a lavorare
all’interno. Per creare le sfumature si ricorre ad una tinta grigia costituita da venti o trenta
parti d’acqua per ogni parte d’inchiostro; se invece si tratta di un soggetto colorato,
occorre procedere ad un riempimento uniforme e regolare, senza lasciare spazi vuoti.
Basandosi sui principi della ruota cromatica, l’artista inizia dalle tonalità più chiare per
passare via via a quelle più scure.
Una volta completato il lavoro, il tatuaggio viene pulito dalle ultime tracce di sangue e
coperto con una pellicola trasparente.
Col procedere del tempo, tutti i tatuaggi sono destinati a sbiadirsi e richiedono, perciò, dei
ritocchi; il giallo, il rosso e l’arancione sono i primi inchiostri a perdere di intensità.
Un tatuaggio appena eseguito è una ferita a tutti gli effetti e, in quanto tale, va curato
come se si trattasse di una grave scottatura solare. Poco dopo l’esecuzione, la ferita
deve essere lavata con acqua fredda e sapone neutro e deve essere asciugata
tamponando, senza strofinare.
Bisogna, poi, stare particolarmente attenti a non esporre il tatuaggio al sole, se non con
una crema ad alta protezione, e far sì che non venga a contatto con indumenti sintetici,
che potrebbero infiammare la ferita. La pelle è destinata a squamarsi e a formare piccole
crosticine che non devono assolutamente essere tolte; cadranno da sole, lasciando posto
al tatuaggio finalmente guarito. 19
6. Cancellazione e copertura di un tatuaggio
Nonostante un tatuaggio “sia per sempre”, cancellarlo non è impossibile, ma le tecniche
utilizzate sono costose, molto lente e spesso dolorose.
Un tatuaggio di piccole dimensioni può essere rimosso chirurgicamente, ma in genere
questa procedura lascia una cicatrice; lo stesso vale per la dermoabrasione, nella quale la
pelle tatuata viene levigata a livelli più profondi con una sorta di spazzola abrasiva che
permette all’inchiostro di fuoriuscire; esiste poi la tecnologia laser, che è diventata la
scelta favorita di chi vuole rimuovere un tatuaggio.
Molti optano, poi, per la copertura dello stesso con un tatuaggio più grande, anche se tale
metodo non può essere applicato a tatuaggi particolarmente grandi. Per questo motivo è
necessario ponderare con attenzione la scelta, al fine di non pentirsene successivamente.
7. Curiosità
7.1 La scelta del posto – la “Psicologia del tatuaggio”
La parte del corpo prescelta per imprimere un tatuaggio cela un significato inconscio:
quando l’area scelta è molto visibile, è probabile che la persona in questione voglia dare
un messaggio al mondo, che voglia farlo conoscere a tutti. Viceversa, se lo spazio
dedicato al tatuaggio è di dimensioni ridotte, o comunque situato in una zona del corpo
più nascosta, potrebbe voler dire che l’intenzione è di parlare di quell’aspetto di sé solo
nell’intimità.
A tale scopo è nata, recentemente, la “psicologia del tatuaggio”, una disciplina che studia
il carattere e la personalità degli individui, in base ai tatuaggi che essi decidono di
imprimere sulla loro pelle.
Secondo gli studiosi di tale disciplina, tatuare la parte sinistra del corpo, che per la
psicoanalisi rappresenta il passato, è tipico delle persone pessimiste, con poca fiducia in
se stesse. Tatuare la parte destra, al contrario, legata al futuro, è sintomo di un carattere
solare, aperto ai cambiamenti, ma, nello stesso tempo, ben ancorato alla realtà.
Imprimere un tatuaggio sul tronco, poi, denota concretezza e capacità decisionali, mentre,
qualora la scelta cada sulle braccia, significa che l'individuo sta attraversando una fase di
lenta maturazione. Le persone infantili e poco riflessive preferiranno le gambe, quelle
timide, insicure, con un forte senso d’inferiorità, prediligeranno una parte anatomica
normalmente nascosta come l'ombelico o l'interno coscia. 20
La caviglia è la zona preferita dalle donne sospettose e gelose, ma anche molto femminili
e dagli uomini competitivi e battaglieri.
7.2 Associazione "HENNA HEALS" Quest’associazione è stata fondata in Canada
da un gruppo di cinque tatuatrici, che
realizzano tatuaggi all'henné sulla testa delle
pazienti malate di tumore per renderle più
femminili durante la terapia. L'associazione ha
lanciato una campagna per creare e formare
tatuatori in tutto il mondo per lavorare con le
persone malate di tumore.
Figura 13: una paziente con un tatuaggio all'henné
sulla testa
7.3 Progetto P.INK
Il progetto P.INK è stato fondato nel 2012 ed è
dedicato al tatuaggio cover up di cicatrici e
mastectomie per le sopravvissute al cancro al
seno.
Coprire queste cicatrici con un tatuaggio viene
visto non solo come un modo per aiutare i
pazienti a reclamare i loro corpi sfregiati, ma
un’esperienza dolorosa
anche per trasformare in
qualcosa di bello. Figura 14: tatuaggio cover up di una cica