Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 28
Supereroi - Tesina Pag. 1 Supereroi - Tesina Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Supereroi - Tesina Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Supereroi - Tesina Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Supereroi - Tesina Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Supereroi - Tesina Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Supereroi - Tesina Pag. 26
1 su 28
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi

Introduzione Supereroi - Tesina



Perché ho scelto di trattare una tematica del genere all'interno della mia tesina, è una storia che risale alla mia infanzia, quando mio padre, anche lui un appassionato lettore di fumetti dall’adolescenza, mi raccontava le storie di questi personaggi, le gesta eroiche che compivano e i superpoteri che possedevano, cosa che amavo di più e che tutt’ora mi incuriosisce. Per me i supereroi sono dei maestri di vita non solo per i bambini, ma anche per gli adolescenti e gli adulti, considerato che loro stessi hanno una propria filosofia sull’esistenza umana, sui problemi personali e le sofferenze interiori, che li rende simili al nostro mondo. Ovviamente tutto ciò l’ho imparato con il passare del tempo, visto che da piccolo li vedevo come personaggi completamente surreali, il cui unico scopo era quello di mostrare i loro superpoteri e combattere il crimine; in realtà dentro di loro c’è ben altro. Quando si svegliano la mattina sono persone comuni come noi che affrontano la vita, che si mettono in gioco sul lavoro e negli affetti, pur sbagliando e dimostrando che a volte i problemi sono un’opportunità che ti permettono di raggiungere i risultati migliori. Prendiamo ad esempio Spiderman; in alcuni film, lui è un semplice studente di una scuola superiore che si trova a dover subire alcuni atti di bullismo, realtà che in questi ultimi anni è purtroppo molto diffusa tra gli studenti, oppure Batman, figlio di genitori miliardari che, uccisi quando lui era ancora un bambino, riportano alla triste condizione degli orfani.
E’ innegabile quindi che tali esempi sono strettamente collegabili e identificabili con le problematiche e le avversità quotidiane che inducono le persone a dubitare delle proprie capacità, a non avere fiducia in se stessi e sentirsi orgogliosi di quello che sono, diventando ostili nei confronti del prossimo ed evitando di agire per paura di sbagliare. Ma per quanto riguarda i supereroi non è così, perché riescono sempre ad un certo punto a trovare il modo per uscire dalle difficoltà e a farsi accettare per quello che sono, insegnandoci così che ognuno di noi è unico e nessuno può permettersi di giudicarci; trovo che questa capacità sia il vero eroismo, non solo il fatto di combattere il cattivo di turno. Attraverso tali considerazioni vorrei trasmettere un messaggio che ritengo sia importante: “L’eroe non è solo quello che è dotato di super-forza, super-agilità o sesto senso, ognuno di noi ha una parte dentro di sé che deriva dalle azioni che si compiono; se ad esempio prendiamo un medico, sappiamo che, se non si fosse dedicato per anni a studiare con impegno per poi occuparsi della salute umana, non avremmo potuto prevenire, diagnosticare e curare malattie, anche gravi; oppure un poliziotto che è preposto alla tutela dell'ordine pubblico, a volte mettendo a rischio anche la propria incolumità, o magari un professore, il cui ruolo è fondamentale per la formazione culturale ed educativa dei ragazzi che si preparano ad entrare nel mondo del lavoro e nella società in generale; non dimentichiamoci poi il più importante e indispensabile ruolo del GENITORE che oggi ha, senz’altro, il compito più faticoso e complesso nell’insegnare ai propri figli a diventare adulti, trasmettendo loro quei principi da cui non dovranno mai separarsi, anche quando le difficoltà li metteranno in serio dubbio. In realtà, però, tutto ciò dipende da quanto crediamo in noi stessi, e come riusciamo ad affrontare le nostre paure, i nostri “freni”, i nostri rivali, e a vincerli: solo così dimostreremo che anche la persona più comune ha coraggio e grinta, proprio come un vero e proprio supereroe!”.

Collegamenti


Supereroi - Tesina



Italiano - Italo Calvino e il visconte dimezzato / Spiderman.
Storia - Guerra fredda / watchmen.
Inglese - Andy Warhol / capitan America.
francese - Il conte di Montecristo / freccia verde.
Spagnolo - supereñe .
Arte - pop art / Batman.
Matematica - Domanda e offerta di un fumetto.
Estratto del documento

Il perché io ho scelto di trattare una tematica del genere, è

una storia che risale alla mia infanzia, quando mio padre,

anche lui un appassionato lettore di fumetti

dall’adolescenza, mi raccontava le storie di questi

personaggi, le gesta eroiche che compivano e i superpoteri

che possedevano, cosa che amavo di più e che tutt’ora mi

incuriosisce. Per me i supereroi sono dei maestri di vita non

solo per i bambini, ma anche per gli adolescenti e gli adulti,

considerato che loro stessi hanno una propria filosofia

sull’esistenza umana, sui problemi personali e le sofferenze

interiori, che li rende simili al nostro mondo. Ovviamente

tutto ciò l’ho imparato con il passare del tempo, visto che

da piccolo li vedevo come personaggi completamente

surreali, il cui unico scopo era quello di mostrare i loro

superpoteri e combattere il crimine; in realtà dentro di loro

c’è ben altro. Quando si svegliano la mattina sono persone

comuni come noi che affrontano la vita, che si mettono in

gioco sul lavoro e negli affetti, pur sbagliando e

dimostrando che a volte i problemi sono un’opportunità che

ti permettono di raggiungere i risultati migliori. Prendiamo

ad esempio SPIDERMAN; in alcuni film, lui è un semplice

studente di una scuola superiore che si trova a dover subire

alcuni atti di bullismo, realtà che in questi ultimi anni è

purtroppo molto diffusa tra gli studenti, oppure BATMAN,

figlio di genitori miliardari che, uccisi quando lui era ancora

un bambino, riportano alla triste condizione degli orfani. E’

innegabile quindi che tali esempi sono strettamente

collegabili e identificabili con le problematiche e le avversità

quotidiane che inducono le persone a dubitare delle proprie

capacità, a non avere fiducia in se stessi e sentirsi

orgogliosi di quello che sono, diventando ostili nei confronti

del prossimo ed evitando di agire per paura di sbagliare. Ma

per quanto riguarda i supereroi non è così, perché riescono

sempre ad un certo punto a trovare il modo per uscire dalle

difficoltà e a farsi accettare per quello che sono,

insegnandoci così che ognuno di noi è unico e nessuno può

permettersi di giudicarci; trovo che questa capacità sia il

vero eroismo, non solo il fatto di combattere il cattivo di

turno. Attraverso tali considerazioni vorrei trasmettere un

messaggio che ritengo sia importante: “L’eroe non è solo

quello che è dotato di super-forza, super-agilità o sesto

senso, ognuno di noi ha una parte dentro di sé che deriva

dalle azioni che si compiono; se ad esempio prendiamo un

3

MEDICO, sappiamo che, se non si fosse dedicato per anni a

studiare con impegno per poi occuparsi della salute umana,

non avremmo potuto prevenire, diagnosticare e curare

malattie, anche gravi; oppure un POLIZIOTTO che è

preposto alla tutela dell'ordine pubblico, a volte mettendo a

rischio anche la propria incolumità, o magari un

PROFESSORE, il cui ruolo è fondamentale per la formazione

culturale ed educativa dei ragazzi che si preparano ad

entrare nel mondo del lavoro e nella società in generale;

non dimentichiamoci poi il più importante e indispensabile

ruolo del GENITORE che oggi ha, senz’altro, il compito più

faticoso e complesso nell’insegnare ai propri figli a

diventare adulti, trasmettendo loro quei princìpi da cui non

dovranno mai separarsi, anche quando le difficoltà li

metteranno in serio dubbio. In realtà, però, tutto ciò

dipende da quanto crediamo in noi stessi, e come

riusciamo ad affrontare le nostre paure, i nostri “freni”, i

MONO

nostri rivali, e a vincerli: solo così dimostreremo che anche

la persona più comune ha coraggio e grinta, proprio come

un vero e proprio SUPEREROE!”

LOGO

DELL’A

TTORE

DAVID

CARRA "Come sai, io sono un grande

appassionato di fumetti; soprattutto di

DINE quelli sui supereroi. Trovo che tutta la

filosofia che circonda i supereroi sia

(BILL) affascinante. Prendi il mio supereroe

preferito: Superman. Non un

NEL grandissimo fumetto, la sua grafica è

mediocre. Ma la filosofia non è soltanto

eccelsa, è unica. L’elemento

FILM fondamentale della filosofia dei

supereroi è che abbiamo un supereroe e

“KILL

BILL”: 4

il suo alter ego. Batman è di fatto Bruce Wayne. L’Uomo

Ragno è di fatto Peter Parker. Quando quel personaggio si

sveglia al mattino è Peter Parker. Deve mettersi il costume

per diventare l’Uomo Ragno. Ed è questa la caratteristica

che fa di Superman l’unico nel suo genere. Superman non

diventa Superman. Superman è nato Superman. Quando

Superman si sveglia al mattino è Superman. Il suo alter ego

è Clark Kent. Quella tuta con la grande "S" rossa è la

coperta che lo avvolgeva da bambino quando i Kent lo

trovarono. Quelli sono i suoi vestiti. Quello che indossa

come Kent, gli occhiali l'abito da lavoro, quello è il suo

costume. E' il costume che Superman indossa per

mimetizzarsi tra noi. Clark Kent è il modo in cui Superman ci

vede. E quali sono le caratteristiche di Clark Kent? E'

debole, non crede in sé stesso ed è un vigliacco. Clark Kent

rappresenta la critica di Superman alla razza umana.

STORIA DELL’ARTE : “LA POP ART: UN MODO DI AMARE LE

COSE”

La Pop Art è una delle più importanti correnti artistiche del

dopoguerra. Esordisce in Gran Bretagna alla fine degli anni '50, ma si

sviluppa soprattutto negli USA a partire dagli anni '60, influenzando

tutto il mondo occidentale. Questa nuova forma d’arte popolare

rivolge la propria attenzione agli oggetti, ai miti e ai linguaggi della

società dei consumi.

L’appellativo "popolare" deve essere inteso non come arte per il

popolo ma, come arte di massa, cioè prodotta in serie. E poiché la

massa non ha volto, l’arte che la esprime deve essere il più possibile

anonima: solo così potrà essere compresa e accettata dal maggior

numero possibile di persone. È infatti un'arte aperta alle forme più

popolari di comunicazione: i fumetti, la pubblicità, i quadri riprodotti

in serie.

La critica alla società dei consumi, degli hamburger, delle auto, dei

fumetti si trasforma presto in merce, in oggetto che si pone sul

mercato artistico completamente calato nella logica mercantile. Ciò

nonostante gli artisti che hanno fatto parte di questo movimento

hanno avuto un ruolo rivoluzionario, introducendo nella loro

produzione l'uso di strumenti e mezzi non tradizionali della pittura,

come il collage, la fotografia, il cinema, il video.

5

La Pop Art prende i propri soggetti dall’universo del quotidiano e

fonda la propria comprensibilità sul fatto che quei soggetti sono per

tutti assolutamente noti e riconoscibili.

Con sfumature diverse, gli artisti riprendono le immagini dei mezzi di

comunicazione di massa, del mondo del cinema e dell'intrattenimento,

della pubblicità, dove la Pop Art infatti usa il suo medesimo linguaggio

e risulta dunque perfettamente omogenea alla società dei consumi

che l’ha prodotta. L’artista, di conseguenza, non trova più spazio per

alcuna esperienza soggettiva e ciò lo configura quale puro

manipolatore di immagini, oggetti e simboli già fabbricati a scopo

industriale, pubblicitario o economico. Questi oggetti, riprodotti

attraverso la scultura e la pittura, sono completamente

spersonalizzati.

Nelle mani di un artista pop le immagini della strada si trasformano

nelle immagini "ben fatte" dell'arte colta. I temi raffigurati sono

estremamente vari: prodotti di largo consumo, oggetti di uso comune,

personaggi del cinema e della televisione, immagini dei cartelloni

pubblicitari, insegne, foto di giornali.

6

Quest’opera è un riadattamento del dipinto di Roy Lichteinstein,

SWEET DREAMS, in qui la scena è identica, ma i personaggi sono del

tutto diversi, come anche la frase nella nuvoletta. Infatti ai

personaggi è stato dato un taglio supereroistico, inserendo BATMAN,

colui che da il pugno, e il suo più grande rivale, Joker, colui che riceve

l’attacco. L’artista isola una sola vignetta di un fumetto e la

ingrandisce al massimo, valorizzando qualche parola scritta, anche

solo il suono di un rumore. L’artista raccoglie un frammento di fumetto

e lo ridipinge ingigantito, evidenziando la texture dei puntini

tipografici. In quest’opera si vedono figure apparentemente solari,

chiaramente descrittive, ironiche, gioiosamente colorate, lontane

dalle angosce esistenziali di tanti movimenti precedenti, espressive di

un mondo nuovo, spensieratamente consumistico ed

entusiasticamente moderno.

Si gioca con le onomatopee, con stralci di conversazione dentro i

balloon, con immagini viste per pochi secondi: tutto dà l’idea

dell’enigma, ma queste vignette mostrano in realtà la potenza

evocativa che assumono nell’immaginario collettivo.

7

LINGUA INGLESE: Let’s go Captain America!

CIT. “In the future everyone will be world-famous for

15 minutes”

Andy Warhol was born in Pittsburgh, Pennsylvania, on August 6, 1928;

the youngest of three children, his parents were originally from an

ethnic group, called RUTENI, from North-East Slovakia. As a teenager,

Warhol graduated from Schenley High School in 1945. His intentions

were to study art education at the University of Pittsburgh in the hope

of becoming an art teacher, but his plans changed and he enrolled in

the Carnegie Institute of Technology in Pittsburgh, where he studied

commercial art. In 1949, he moved to New York City and began a

career in magazine illustration and advertising. In 1949, he earned a

Bachelor of Fine Arts in pictorial design. The 1980s were the last years

of Warhol’ artistic production, in fact he died the 22 February 1987 in

a hospital of New York. He was buried in Pittsburgh, where in 1990

was opened the ANDY WARHOL MUSEUM.

ARTISTIC CAREER

8

Andy Warhol was one of the most representative artist of POP ART, an

artistic movement that produced pictures of JUVENILE HEROES and

HEROINES (actors, actress, singers and politicians), which stress their

iconic value as symbols of and for contemporary youths.

His most famous pictures were about Marilyn Monroe, which he called:

1) GOLD MARILYN MONROE

Soon after Marilyn’s tragic death in 1962, Warhol made a series of

paintings paying tribute to Marilyn Monroe, the film star and sex

symbol who had captured America’s imagination in films like

Gentlemen Prefer Blondes and How to Marry a Millionaire. Warhol

based this portrait on a publicity still from the 1953 film Niagara. He

painted the background gold before silk screening the boldly colored

face in the centre, adding black to show her features. Even as Warhol

canonizes Monroe, he reveals her public persona as a carefully

structured illusion.

2) MARILYN DIPTYCH 9

Marilyn Monroe died in August 1962. In the following four months,

Warhol made more than twenty silkscreen paintings of her, all based

on the same publicity photograph from the 1953 film Niagara. Warhol

found in Monroe a fusion of two of his consistent themes: death and

the cult of celebrity. By repeating the image, he evokes her ubiquitous

presence in the media. The contrast of vivid colour with black and

white, and the effect of fading in the right panel are suggestive of the

star’s mortality.

3) SIXTEEN JACKIES 10

In this picture we can see that it represented JACQUELINE KENNEDY,

wife of the President JOHN FITZGERALD KENNEDY, assassinated in

Dallas in 1963 and Warhol painted it after the President’s death. The

alternate Black and White and light blue tones of four upper frames

and the four lower ones give us instead the image of smiling JACKIE,

in fact, in the first and the last frame she is happy, to be the

President’ s wife, so the female figure that represents the USA. But

also, in the second and the third frame, we can observe her sad

expression for her husband’s death and the celebration of his funeral.

The KENNEDY MYTH was particularly apt to being exploited by the

media since it contained many elements dear to them: POLITICS,

GLAMOROUS HIGH – SOCIETY LIFE, GOOD LOOKS AND POWER, A

SUDDEN AND VIOLENT DEATH, THE RISE AND THE FALL OF A GREAT

MAN. CAPTAIN AMERICA

11

As Andy Warhol wanted to represent the rise and the fall of a great

man as John Fitzgerald Kenney and his wife Jacqueline, in this picture

it is possible see the myth of a superheroes called CAPTAIN AMERICA,

Dettagli
Publisher
28 pagine
22 download