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Introduzione Supereroi - Tesina
Perché ho scelto di trattare una tematica del genere all'interno della mia tesina, è una storia che risale alla mia infanzia, quando mio padre, anche lui un appassionato lettore di fumetti dall’adolescenza, mi raccontava le storie di questi personaggi, le gesta eroiche che compivano e i superpoteri che possedevano, cosa che amavo di più e che tutt’ora mi incuriosisce. Per me i supereroi sono dei maestri di vita non solo per i bambini, ma anche per gli adolescenti e gli adulti, considerato che loro stessi hanno una propria filosofia sull’esistenza umana, sui problemi personali e le sofferenze interiori, che li rende simili al nostro mondo. Ovviamente tutto ciò l’ho imparato con il passare del tempo, visto che da piccolo li vedevo come personaggi completamente surreali, il cui unico scopo era quello di mostrare i loro superpoteri e combattere il crimine; in realtà dentro di loro c’è ben altro. Quando si svegliano la mattina sono persone comuni come noi che affrontano la vita, che si mettono in gioco sul lavoro e negli affetti, pur sbagliando e dimostrando che a volte i problemi sono un’opportunità che ti permettono di raggiungere i risultati migliori. Prendiamo ad esempio Spiderman; in alcuni film, lui è un semplice studente di una scuola superiore che si trova a dover subire alcuni atti di bullismo, realtà che in questi ultimi anni è purtroppo molto diffusa tra gli studenti, oppure Batman, figlio di genitori miliardari che, uccisi quando lui era ancora un bambino, riportano alla triste condizione degli orfani.
E’ innegabile quindi che tali esempi sono strettamente collegabili e identificabili con le problematiche e le avversità quotidiane che inducono le persone a dubitare delle proprie capacità, a non avere fiducia in se stessi e sentirsi orgogliosi di quello che sono, diventando ostili nei confronti del prossimo ed evitando di agire per paura di sbagliare. Ma per quanto riguarda i supereroi non è così, perché riescono sempre ad un certo punto a trovare il modo per uscire dalle difficoltà e a farsi accettare per quello che sono, insegnandoci così che ognuno di noi è unico e nessuno può permettersi di giudicarci; trovo che questa capacità sia il vero eroismo, non solo il fatto di combattere il cattivo di turno. Attraverso tali considerazioni vorrei trasmettere un messaggio che ritengo sia importante: “L’eroe non è solo quello che è dotato di super-forza, super-agilità o sesto senso, ognuno di noi ha una parte dentro di sé che deriva dalle azioni che si compiono; se ad esempio prendiamo un medico, sappiamo che, se non si fosse dedicato per anni a studiare con impegno per poi occuparsi della salute umana, non avremmo potuto prevenire, diagnosticare e curare malattie, anche gravi; oppure un poliziotto che è preposto alla tutela dell'ordine pubblico, a volte mettendo a rischio anche la propria incolumità, o magari un professore, il cui ruolo è fondamentale per la formazione culturale ed educativa dei ragazzi che si preparano ad entrare nel mondo del lavoro e nella società in generale; non dimentichiamoci poi il più importante e indispensabile ruolo del GENITORE che oggi ha, senz’altro, il compito più faticoso e complesso nell’insegnare ai propri figli a diventare adulti, trasmettendo loro quei principi da cui non dovranno mai separarsi, anche quando le difficoltà li metteranno in serio dubbio. In realtà, però, tutto ciò dipende da quanto crediamo in noi stessi, e come riusciamo ad affrontare le nostre paure, i nostri “freni”, i nostri rivali, e a vincerli: solo così dimostreremo che anche la persona più comune ha coraggio e grinta, proprio come un vero e proprio supereroe!”.
Collegamenti
Supereroi - Tesina
Italiano - Italo Calvino e il visconte dimezzato / Spiderman.
Storia - Guerra fredda / watchmen.
Inglese - Andy Warhol / capitan America.
francese - Il conte di Montecristo / freccia verde.
Spagnolo - supereñe .
Arte - pop art / Batman.
Matematica - Domanda e offerta di un fumetto.
Il perché io ho scelto di trattare una tematica del genere, è
una storia che risale alla mia infanzia, quando mio padre,
anche lui un appassionato lettore di fumetti
dall’adolescenza, mi raccontava le storie di questi
personaggi, le gesta eroiche che compivano e i superpoteri
che possedevano, cosa che amavo di più e che tutt’ora mi
incuriosisce. Per me i supereroi sono dei maestri di vita non
solo per i bambini, ma anche per gli adolescenti e gli adulti,
considerato che loro stessi hanno una propria filosofia
sull’esistenza umana, sui problemi personali e le sofferenze
interiori, che li rende simili al nostro mondo. Ovviamente
tutto ciò l’ho imparato con il passare del tempo, visto che
da piccolo li vedevo come personaggi completamente
surreali, il cui unico scopo era quello di mostrare i loro
superpoteri e combattere il crimine; in realtà dentro di loro
c’è ben altro. Quando si svegliano la mattina sono persone
comuni come noi che affrontano la vita, che si mettono in
gioco sul lavoro e negli affetti, pur sbagliando e
dimostrando che a volte i problemi sono un’opportunità che
ti permettono di raggiungere i risultati migliori. Prendiamo
ad esempio SPIDERMAN; in alcuni film, lui è un semplice
studente di una scuola superiore che si trova a dover subire
alcuni atti di bullismo, realtà che in questi ultimi anni è
purtroppo molto diffusa tra gli studenti, oppure BATMAN,
figlio di genitori miliardari che, uccisi quando lui era ancora
un bambino, riportano alla triste condizione degli orfani. E’
innegabile quindi che tali esempi sono strettamente
collegabili e identificabili con le problematiche e le avversità
quotidiane che inducono le persone a dubitare delle proprie
capacità, a non avere fiducia in se stessi e sentirsi
orgogliosi di quello che sono, diventando ostili nei confronti
del prossimo ed evitando di agire per paura di sbagliare. Ma
per quanto riguarda i supereroi non è così, perché riescono
sempre ad un certo punto a trovare il modo per uscire dalle
difficoltà e a farsi accettare per quello che sono,
insegnandoci così che ognuno di noi è unico e nessuno può
permettersi di giudicarci; trovo che questa capacità sia il
vero eroismo, non solo il fatto di combattere il cattivo di
turno. Attraverso tali considerazioni vorrei trasmettere un
messaggio che ritengo sia importante: “L’eroe non è solo
quello che è dotato di super-forza, super-agilità o sesto
senso, ognuno di noi ha una parte dentro di sé che deriva
dalle azioni che si compiono; se ad esempio prendiamo un
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MEDICO, sappiamo che, se non si fosse dedicato per anni a
studiare con impegno per poi occuparsi della salute umana,
non avremmo potuto prevenire, diagnosticare e curare
malattie, anche gravi; oppure un POLIZIOTTO che è
preposto alla tutela dell'ordine pubblico, a volte mettendo a
rischio anche la propria incolumità, o magari un
PROFESSORE, il cui ruolo è fondamentale per la formazione
culturale ed educativa dei ragazzi che si preparano ad
entrare nel mondo del lavoro e nella società in generale;
non dimentichiamoci poi il più importante e indispensabile
ruolo del GENITORE che oggi ha, senz’altro, il compito più
faticoso e complesso nell’insegnare ai propri figli a
diventare adulti, trasmettendo loro quei princìpi da cui non
dovranno mai separarsi, anche quando le difficoltà li
metteranno in serio dubbio. In realtà, però, tutto ciò
dipende da quanto crediamo in noi stessi, e come
riusciamo ad affrontare le nostre paure, i nostri “freni”, i
MONO
nostri rivali, e a vincerli: solo così dimostreremo che anche
la persona più comune ha coraggio e grinta, proprio come
un vero e proprio SUPEREROE!”
LOGO
DELL’A
TTORE
DAVID
CARRA "Come sai, io sono un grande
appassionato di fumetti; soprattutto di
DINE quelli sui supereroi. Trovo che tutta la
filosofia che circonda i supereroi sia
(BILL) affascinante. Prendi il mio supereroe
preferito: Superman. Non un
NEL grandissimo fumetto, la sua grafica è
mediocre. Ma la filosofia non è soltanto
eccelsa, è unica. L’elemento
FILM fondamentale della filosofia dei
supereroi è che abbiamo un supereroe e
“KILL
BILL”: 4
il suo alter ego. Batman è di fatto Bruce Wayne. L’Uomo
Ragno è di fatto Peter Parker. Quando quel personaggio si
sveglia al mattino è Peter Parker. Deve mettersi il costume
per diventare l’Uomo Ragno. Ed è questa la caratteristica
che fa di Superman l’unico nel suo genere. Superman non
diventa Superman. Superman è nato Superman. Quando
Superman si sveglia al mattino è Superman. Il suo alter ego
è Clark Kent. Quella tuta con la grande "S" rossa è la
coperta che lo avvolgeva da bambino quando i Kent lo
trovarono. Quelli sono i suoi vestiti. Quello che indossa
come Kent, gli occhiali l'abito da lavoro, quello è il suo
costume. E' il costume che Superman indossa per
mimetizzarsi tra noi. Clark Kent è il modo in cui Superman ci
vede. E quali sono le caratteristiche di Clark Kent? E'
debole, non crede in sé stesso ed è un vigliacco. Clark Kent
rappresenta la critica di Superman alla razza umana.
STORIA DELL’ARTE : “LA POP ART: UN MODO DI AMARE LE
COSE”
La Pop Art è una delle più importanti correnti artistiche del
dopoguerra. Esordisce in Gran Bretagna alla fine degli anni '50, ma si
sviluppa soprattutto negli USA a partire dagli anni '60, influenzando
tutto il mondo occidentale. Questa nuova forma d’arte popolare
rivolge la propria attenzione agli oggetti, ai miti e ai linguaggi della
società dei consumi.
L’appellativo "popolare" deve essere inteso non come arte per il
popolo ma, come arte di massa, cioè prodotta in serie. E poiché la
massa non ha volto, l’arte che la esprime deve essere il più possibile
anonima: solo così potrà essere compresa e accettata dal maggior
numero possibile di persone. È infatti un'arte aperta alle forme più
popolari di comunicazione: i fumetti, la pubblicità, i quadri riprodotti
in serie.
La critica alla società dei consumi, degli hamburger, delle auto, dei
fumetti si trasforma presto in merce, in oggetto che si pone sul
mercato artistico completamente calato nella logica mercantile. Ciò
nonostante gli artisti che hanno fatto parte di questo movimento
hanno avuto un ruolo rivoluzionario, introducendo nella loro
produzione l'uso di strumenti e mezzi non tradizionali della pittura,
come il collage, la fotografia, il cinema, il video.
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La Pop Art prende i propri soggetti dall’universo del quotidiano e
fonda la propria comprensibilità sul fatto che quei soggetti sono per
tutti assolutamente noti e riconoscibili.
Con sfumature diverse, gli artisti riprendono le immagini dei mezzi di
comunicazione di massa, del mondo del cinema e dell'intrattenimento,
della pubblicità, dove la Pop Art infatti usa il suo medesimo linguaggio
e risulta dunque perfettamente omogenea alla società dei consumi
che l’ha prodotta. L’artista, di conseguenza, non trova più spazio per
alcuna esperienza soggettiva e ciò lo configura quale puro
manipolatore di immagini, oggetti e simboli già fabbricati a scopo
industriale, pubblicitario o economico. Questi oggetti, riprodotti
attraverso la scultura e la pittura, sono completamente
spersonalizzati.
Nelle mani di un artista pop le immagini della strada si trasformano
nelle immagini "ben fatte" dell'arte colta. I temi raffigurati sono
estremamente vari: prodotti di largo consumo, oggetti di uso comune,
personaggi del cinema e della televisione, immagini dei cartelloni
pubblicitari, insegne, foto di giornali.
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Quest’opera è un riadattamento del dipinto di Roy Lichteinstein,
SWEET DREAMS, in qui la scena è identica, ma i personaggi sono del
tutto diversi, come anche la frase nella nuvoletta. Infatti ai
personaggi è stato dato un taglio supereroistico, inserendo BATMAN,
colui che da il pugno, e il suo più grande rivale, Joker, colui che riceve
l’attacco. L’artista isola una sola vignetta di un fumetto e la
ingrandisce al massimo, valorizzando qualche parola scritta, anche
solo il suono di un rumore. L’artista raccoglie un frammento di fumetto
e lo ridipinge ingigantito, evidenziando la texture dei puntini
tipografici. In quest’opera si vedono figure apparentemente solari,
chiaramente descrittive, ironiche, gioiosamente colorate, lontane
dalle angosce esistenziali di tanti movimenti precedenti, espressive di
un mondo nuovo, spensieratamente consumistico ed
entusiasticamente moderno.
Si gioca con le onomatopee, con stralci di conversazione dentro i
balloon, con immagini viste per pochi secondi: tutto dà l’idea
dell’enigma, ma queste vignette mostrano in realtà la potenza
evocativa che assumono nell’immaginario collettivo.
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LINGUA INGLESE: Let’s go Captain America!
CIT. “In the future everyone will be world-famous for
15 minutes”
Andy Warhol was born in Pittsburgh, Pennsylvania, on August 6, 1928;
the youngest of three children, his parents were originally from an
ethnic group, called RUTENI, from North-East Slovakia. As a teenager,
Warhol graduated from Schenley High School in 1945. His intentions
were to study art education at the University of Pittsburgh in the hope
of becoming an art teacher, but his plans changed and he enrolled in
the Carnegie Institute of Technology in Pittsburgh, where he studied
commercial art. In 1949, he moved to New York City and began a
career in magazine illustration and advertising. In 1949, he earned a
Bachelor of Fine Arts in pictorial design. The 1980s were the last years
of Warhol’ artistic production, in fact he died the 22 February 1987 in
a hospital of New York. He was buried in Pittsburgh, where in 1990
was opened the ANDY WARHOL MUSEUM.
ARTISTIC CAREER
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Andy Warhol was one of the most representative artist of POP ART, an
artistic movement that produced pictures of JUVENILE HEROES and
HEROINES (actors, actress, singers and politicians), which stress their
iconic value as symbols of and for contemporary youths.
His most famous pictures were about Marilyn Monroe, which he called:
1) GOLD MARILYN MONROE
Soon after Marilyn’s tragic death in 1962, Warhol made a series of
paintings paying tribute to Marilyn Monroe, the film star and sex
symbol who had captured America’s imagination in films like
Gentlemen Prefer Blondes and How to Marry a Millionaire. Warhol
based this portrait on a publicity still from the 1953 film Niagara. He
painted the background gold before silk screening the boldly colored
face in the centre, adding black to show her features. Even as Warhol
canonizes Monroe, he reveals her public persona as a carefully
structured illusion.
2) MARILYN DIPTYCH 9
Marilyn Monroe died in August 1962. In the following four months,
Warhol made more than twenty silkscreen paintings of her, all based
on the same publicity photograph from the 1953 film Niagara. Warhol
found in Monroe a fusion of two of his consistent themes: death and
the cult of celebrity. By repeating the image, he evokes her ubiquitous
presence in the media. The contrast of vivid colour with black and
white, and the effect of fading in the right panel are suggestive of the
star’s mortality.
3) SIXTEEN JACKIES 10
In this picture we can see that it represented JACQUELINE KENNEDY,
wife of the President JOHN FITZGERALD KENNEDY, assassinated in
Dallas in 1963 and Warhol painted it after the President’s death. The
alternate Black and White and light blue tones of four upper frames
and the four lower ones give us instead the image of smiling JACKIE,
in fact, in the first and the last frame she is happy, to be the
President’ s wife, so the female figure that represents the USA. But
also, in the second and the third frame, we can observe her sad
expression for her husband’s death and the celebration of his funeral.
The KENNEDY MYTH was particularly apt to being exploited by the
media since it contained many elements dear to them: POLITICS,
GLAMOROUS HIGH – SOCIETY LIFE, GOOD LOOKS AND POWER, A
SUDDEN AND VIOLENT DEATH, THE RISE AND THE FALL OF A GREAT
MAN. CAPTAIN AMERICA
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As Andy Warhol wanted to represent the rise and the fall of a great
man as John Fitzgerald Kenney and his wife Jacqueline, in this picture
it is possible see the myth of a superheroes called CAPTAIN AMERICA,