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Inglese: Jane Austin (Pride and Prejudice);
Francese: Gustave Flaubert (Madame Bovary);
Tedesco: E. T .A. Hoffmann, Der Sandmann;
Italiano: Gabriele D'Annunzio (Il piacere);
Storia dell'Arte: F. Winterhalter.
Beatrice Cattaneo
V C
Liceo Linguistico G. Falcone
Maturità 2011-
2011
- 2012
1
il B
allo
Il senso del riportare in vita tradizioni passate attraverso
Indice
Breve introduzione esplicativa sui perché della scelta e sulla
strutturazione del Progetto. –
federazione
Presentazione delle idee, del Sistema e dell ’ associazione
“Società di Danza” attraverso l’analisi del suo Manifesto.
Man
ifesto.
L’importanza e il ruolo della lezione di danza.
Perchè la scelta dell ’Ottocento? L’importanza della Tradizione.
Danza di società e danza storica.
Breve storia delle danze.
La danza e la
a Letteratura: come due arti possano fondersi.
l
2
Introduzione
Nella mia vita, ritengo fondamentali due aspetti: quello sociale e quello artistico.
Cos’è una persona, se le vengono tolte la capacità di relazionarsi con gli altri e con
la sensibilità al Bello?
In questo senso, la mia ricerca ha trovato un punto di riferimento, La Società di
Danza, un’associazione culturale di cui faccio parte da ormai una decina d ’anni
e che si propone, attraverso lo studio della tradizione ottocentesca, di creare un
ambiente sano, proponendo valori antichi, ormai persi nella società del
consumismo, per poi proiettarli nel futuro.
La mia passione per la storia è nata grazie all‘ appartenenza a questo contesto,
che mi ha permesso di viaggiare e di conoscere numerose persone di varia
provenienza e con diverse storie alle spalle, che mi hanno consentito, riversando
in me parte delle loro idee, di crescere e di maturare.
Da un paio d’anni sono diventata insegnante di danza di società di tradizione
ottocentesca e questo ha rappresentato per me un punto di svolta. Iniziare a
prendersi le proprie responsabilità, curare la crescita di un gruppo a livello
sociale e a livello tecnico (insieme a mia madre, insegnante e presidente del nostro
Circolo), mi ha permesso di acquisire un po’ più di sicurezza in me stessa, di essere
meno impulsiva e di pensare prima di agire. La soddisfazione data dal
trasmettere a qualcuno la propria passione è qualcosa di inesprimibile e
impagabile. Motivare qualcuno a scegliere un modo di esprimere il proprio io
senza seguire il vento delle mode, ma semplicemente vivendo interamente la
propria personalità, seguendo il ritmo della musica e quello del proprio corpo,
significa creare una nuova forma d’arte.
Il lato artistico e storico di quest’attività resta comunque quello più intrigante,
partendo dalla ricostruzione minuziosa degli abiti del periodo, dalla ricreazione
degli eventi, i famosi “Gran Balli”, fino al più minuzioso dettaglio. Per questo ho
scelto di fare un parallelo tra i meravigliosi quadri di Franz Xaver Winterhalter,
raffiguranti scene regali di vita nelle corti di metà Ottocento e le foto dei membri
del mio gruppo (in maggioranza scattate da me), aggiungendo dei collegamenti
con l’altra arte da me molto amata: la Scrittura, che permette la descrizione, in
ambito letterario, di molteplici brani che rappresentano Gran Balli e scene di
danza in varie accezioni.
Attraverso questa ricerca della tradizione, del Bello, del rapporto umano più
semplice e puro, si esplica la mia domanda: che senso ha riportare in vita valori e
abitudini passate? E come farlo attraverso il ballo? Ma soprattutto, che senso ha,
per me, prendere parte a quest’associazione? 3
L’ idea
• Il sistema
•
Orgoglio e pregiudizio
zio
pregiudi
• La Lezione
•
(Jane Austen)
L’Uomo della Sabbia
• (E.T.A. Hoffmann) La
Madame Bovary
• Società
(G. Flaubert)
Il Piacere
• (G. D’Annunzio)
Il Piacere Perché
della l’’Ottocento?
danza
nella
letteratura La Tradizione
• Danza di Società e
• Danza Storica
La Quadriglia
• Le
L e Contraddanze
• Danze
Il Valzer
• La Mazurka
• La Polka
lka
Po
• 4
Festa di Natale (18 Dicembre 2011)
Ballo al Teatro Donizetti (8 Gennaio 2012) 5
L'idea
La Società di Danza nasce grazie all’idea di Fabio Mollica ed ha lo scopo di
sviluppare una cultura di danza sociale fondata sullo studio del passato, ma
proiettata nel futuro e riferita ad una forma artistica precisa, ovvero la Danza
di Società di tradizione ottocentesca. Il nostro studio si basa sull’analisi della
sensibilità e del pensiero (legato in particolar modo alla danza) di una società
passata, ma arricchito di tutti gli schemi mentali della contemporaneità. Tutto
ciò non in una sorta di gioco di maschere, di ricostruzione carnevalesca con
unico scopo il divertimento, ma in uno studio attento e riconoscente del lavoro
che i più famosi maestri di danza e coreografi del 1800 ci hanno lasciato.
Il lato sociale di tutto questo assume un valore corposo e fondamentale. Questo è
permesso dal fatto che in un’associazione di tale portata, la relazione continua
tra gruppi e individui sia alla base di tutto. Una parte fondamentale del lavoro
che sta alla base della Società di Danza è quindi l’organizzazione di gruppi che
svolgano un medesimo programma di danza e che quindi seguano, insieme, un
uguale percorso di crescita. Sviluppare cultura sociale della danza è per noi un
modo di fare Società.
Alla radice dell’associazione c’è il bisogno di una crescita culturale volta a un
complessivo, finale, miglioramento della società stessa. Il fine è quindi quello di
creare quel mondo ideale, quasi utopico, che vorremmo nella vita reale d'ogni
giorno, ma che si frantuma nelle contraddizioni perenni del vivere quotidiano.
L'arte, come la cultura, è la base della nostra attività di ricerca, che va ad
eliminare il misero lato consumistico, che snatura il vero significato di una
produzione artistica.
Fondamentale è essere coscienti del proprio agire, essere curiosi nella vita e nel
comprendere fino in fondo i motivi, i significati, le cause e gli effetti delle proprie
azioni: non accettare l'anonimato della massa, il vento delle mode, la
manipolazione di opinioni e di gusti; per imparare a comprendere ciò che si vuole
e distinguerlo da quel che viene imposto. Essere in disposizione d'animo di
perenne ricerca. Pensarsi come soggetti e non come oggetti nella complessa vita
sociale, come l’ingranaggio di un meccanismo vitale, senza il quale la macchina
non funziona.
La Società di Danza diviene quindi un micro mondo in cui creare, nel piccolo di
una sala di danza, una società a misura di essere umano, utopica, fondata
sull'impegno personale e la crescita collettiva. 6
La Società di Danza è prima di tutto un'idea. È fondere l’aspetto sociale, tipico
dell’essere umano, a quello artistico e storico attraverso la danza. L'aspetto sociale
vive nella condivisione, nel danzare insieme avendo medesime finalità di ricerca,
creando una comune cultura di danza. L'aspetto artistico consiste nella
strutturazione del proprio percorso tecnico, adattando la teoria al proprio corpo,
modellandola su di sé dai primi passi base alle figure e alle danze più complesse.
L'evoluzione tecnica è un processo che si sviluppa negli anni e che, in realtà, non
ha mai fine, perché una volta apprese tutte le figure e i passi, una volta
conosciute le danze, una volta divenuti "bravi", si personalizza la danza mediante
mille piccole sfumature di stile che permettono di esaltare la personalità del
danzatore, dando colore e spessore all’individuo e alla danza. L'aspetto sociale e
artistico sono sempre intrecciati e inseparabili. La Società di Danza è il luogo in
cui la danza vive come progetto di cultura sociale e si realizza grazie all'impegno
di tutti coloro che ne sottoscrivono il progetto ideale. 7
Associazione e Scuola
La Società di Danza è contemporaneamente un'Associazione Culturale e una
Scuola di Danza. Le lezioni, gli stage, i seminari sono i momenti e i luoghi
destinati allo studio, in cui l'insegnante guida gli allievi insegn
insegnando loro la
tecnica e le danze, mettendoli a conoscenza dell'intero sistema della Società di
Danza. Al singolo allievo e all'intero gruppo,
gruppo però, l'insegnante non trasmette solo
le singole danze e la tecnica,
tecnica ma la ricchezza della sua personale esperienza e se
stesso nella sua complessità, nella
n
ella sua personalità, senza la quale l'insegnamento
rimarrebbe mero passaggio di informazioni.
informazioni
L'associazione è la casa di tutti i soci, pensata per essere il luogo dove questi
possano collaborare allo sviluppo e alla crescita
c collettiva.
La scuola e l'associazione sono due strumenti diversi all’interno dell’associazione
che collaborano per il raggiungimento del medesimo fine: lo sviluppo della danza
di società. 8
Il Sistema
La Società di Danza pratica e sviluppa un sistema di danza, un universo i cui
singoli elementi sono tra loro funzionali e dipendenti l’uno dall’altro.
Elementi base del sistema sono i passi, le figure e la relazione tra i danzatori.
I passi e le figure hanno la loro origine nell'interpretazione dei manuali prodotti
dai maestri di danza di società dell'Ottocento. L’ interpretazione di tali
manoscritti resta comunque soggettiva, legata cioè a capacità, competenze, gusti
e interessi di chi realizza la trascrizione e la messa in pratica dai documenti
originali. Questi sono centinaia di manuali di ballo prodotti in tutto l'Occidente in
più di cento anni, e rappresentano la testimonianza base della nostra ricerca.
Attraverso questo lungo periodo, l'esecuzione e la stessa descrizione di passi e
figure variò molto, grazie alle molteplici variazioni legate allo stile dei singoli
maestri.
Una scuola di danza storica potrebbe insegnare una stessa danza in decine di
modi diversi, ma il nostro intento non è quello di una piatta ricostruzione fine a
se stessa, ma piuttosto la creazione di una comunità che condivida le medesime
aspirazioni culturali. Il lavoro di interpretazione del passato ha dunque portato
ad un'omogeneizzazione delle diversità prodotte nel passato, creando lineamenti e
regole che permettano a tutti coloro che lo vogliano di condividere la medesima
cultura di danza. Il sistema è dinamico, perché prevede una possibile e continua
evoluzione delle figure storiche e la conseguente invenzione di nuove figure,
danze e passi.
Un altro elemento basilare del Sistema sono le logiche di relazione tra i danzatori.
Ogni danza possiede logiche di comportamento proprie, che caratterizzano la
danza stessa e al contempo rimandano alla sua storia particolare, come spiegherò
più avanti, presentando i diversi tipi di balli. Le logiche sono diverse per tipo di
danza, ma vi è un elemento che le salda in un principio unico: rispettare
l'elemento sociale secondo il quale la danza del singolo è in funzione della danza
di tutti. Base del sistema è dunque l'idea che la danza dei singoli individui sia
sempre in funzione della realizzazione collettiva. La lezione è il luogo e il
momento dell'incontro. La lezione è un luogo in quanto deve rappresentare per
noi un universo dalle caratteristiche molto precise. La lezione è il luogo dove ci
rechiamo per condividere il tempo della gioia creativa, per incontrare compagni
di danza ai quali donare spazio nella propria vita, almeno in quelle singole ore.
La lezione è un luogo dove, dal momento del riscaldamento, le pene della nostra
9
vita quotidiana lasciano il posto alla collettiva armonia.
armonia . E' un luogo da utilizzare
per ossigenare il cervello, purificarlo dalle tossine del lavoro giornaliero.
L'insegnante
gnante organizza l'attività dando il ritmo, trainando gli allievi in una
sequenza di momenti di concentrazione e distensione.
di . La lezione perfetta
corrisponde al momento di corretta disposizione d’animo di allievi e insegnante,
all’ascolto e al rispetto reciproco
iproco.
La lezione è il luogo nel quale l'Associazione vive. È il luogo dell'incontro, è il
momento dello studio collettivo e della condivisione della gioia comune nella
danza.
. A lezione si cresce insieme, ci si gratifica
grati fica e ci si aiuta a vicenda, s’ impara
a relazionarsi con i compagni di danza, a rispettarne i tempi di crescita, per
essere rispettati nei propri. La lezione è il cuore pulsante del nostro organismo:
vive nell' incontro delle volontà dei singoli di esserci.
esserci 10
Perché l ’ Ottocento?