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Tedesco: La Rosa Bianca
MOTIVAZIONE
Dopo la visione del film “Sophie Scholl - Die letzten Tage” di Marc
Rothemund con il professore di religione durante il secondo anno di
liceo, sono stata particolarmente colpita dalla capacità e dal
coraggio dimostrato da un gruppo di studenti universitari, in
particolare l’audacia della protagonista Sophie Scholl, nella
diffusione e nella convinzione delle loro idee contrarie al nazismo.
MATERIE TRATTATE:
Storia;
L’ascesa al potere di Hitler
Tedesco;
Rosa Bianca,
La propaganda antinazista
CONTESTO STORICO
Dopo il boom economico del Primo dopo-guerra, ci fu il famoso
“Giovedì nero”, il 24 ottobre 1929, ossia il crollo della borsa di Wall
Street a New York.
Questo comportò una crisi economica a livello mondiale: infatti per
molti Stati significò disoccupazione, inflazione e di conseguenza
instabilità politica e la definitiva caduta della repubblica di Weimar,
che durò fino al 1933.
Durante il declino, il Partito nazionalsocialista dei lavoratori (NSDAP)
di Adolf Hitler, con sede a Monaco di Baviera, divenne uno dei
partiti più potenti in Germania. Esso era composto da vittime
dell’inflazione, disoccupati e cittadini impoveriti. Col tempo, venne
sostenuto anche dai partiti conservatori e dai grandi colossi
industriali.
Nel 1933 Adolf Hitler divenne cancelliere ed insieme al proprio
partito ottenne i pieni poteri. L’odio verso gli scrittori oppositori
raggiunse il suo culmine con il rogo dei libri proibiti
(”Bücherverbrennung”) il 10 maggio 1933.
Il nazionalsocialismo o nazismo è un movimento ideologico radicale:
antisemita, razzista, anticomunista e antidemocratico e viene
Mein Kampf
descritto nella sua opera (“La mia battaglia”), scritta
già precedentemente nel 1924 e pubblicata nel 1925.
Con questo suo componimento, Hitler spiega e diffonde il mito della
superiorità della razza ariana, rappresentato principalmente dalla
popolazione tedesca. Allo stesso tempo la razza ebrea era da
annientare, in quanto fondatrice e detentrice del capitalismo e
marxismo, rovinando anche la purezza della razza ariana.
Führer
Sempre nel 1933, Adolf Hitler si proclamò (capo), istituì un
sistema di brutale controllo e fece costruire i campi di
concentramento, dove finirono tutti i suoi oppositori intellettuali e
politici, disabili e omosessuali; il tutto era sotto il controllo delle SS,
“Schultzstaffeln”
abbreviazione di (squadre di protezione), e della
“Geheime Staatspolizei”
GESTAPO, o (polizia segreta di Stato con
poteri insindacabili). Leggi di Norimberga,
Il 15 settembre 1935, vennero promulgate le
che portarono alla piena legalità la discriminazione razziale nei
confronti della comunità ebraica tedesca, nemica principale del
Germanesimo e toglieva loro la cittadinanza tedesca. Una
dimostrazione di questo antisemitismo avvenne il 9 novembre
Notte dei Cristalli,
1938, la cosiddetta durante la quale ci fu la
distruzione di negozi, sinagoghe e l’arresto di migliaia di ebrei.
Dopo la Conferenza di Monaco (settembre 1938), in cui Germania,
Francia, Gran Bretagna e Italia si riunirono per trovare una soluzione
alla crisi dei Sudeti, Hitler non mantenne la promessa di non
modificare ulteriormente i confini geografici europei: infatti, il 1°
settembre 1939 l’esercito tedesco invase la Polonia, territorio
conteso con l’Unione Sovietica.
LA ROSA BIANCA
Durante il secondo conflitto mondiale, nei paesi occupati dai nazisti,
si formarono i primi movimenti di resistenza, che consistevano nella
non collaborazione con gli occupanti, così che propaganda
antinazista, spionaggio e sabotaggio si svilupparono fin dall’inizio,
come ad esempio la Rosa Bianca.
La Rosa Bianca si costituì a Monaco nel 1942/1943 ed era formato
dai fratelli universitari Hans e Sophie Scholl, Alexander Schmorell,
Christoph Probst, Willi Graf e il docente universitario Kurt Huber.
Nel periodo tra il giugno 1942 e il febbraio 1943, i membri
composero, stamparono e distribuirono, rischiando la vita, in tutto
sei volantini, riguardanti l’opposizione alla dittatura
nazionalsocialista, la loro avversione per chi provocò la guerra e
l’omicidio ebreo.
Il primo fu steso da Hans e Alexander e distribuito in 100 copie;
vennero inviati per posta ai principali universitari, professori,
dottori, avvocati e librerie di Monaco e dintorni.
Dal febbraio 1943, il gruppo intraprese anche azioni notturne:
giravano per la città e dipingevano gli edifici e i muri con scritte
come “Abbasso Hitler”, “Sterminatore di popoli” e “Libertà”.
Le loro attività, però, si rivelarono una grande delusione: pensavano
a una maggiore diffusione delle loro idee, ma 35 mittenti su 100
portarono il volantino immediatamente alla GESTAPO. Come
punizione, gli studenti furono mandati al fronte.
Il 18 febbraio 1943, fu pubblicato il sesto e ultimo volantino: con
questo essi esortavano la liberazione dal sistema nazionalsocialista.
Dopo la sua diffusione, i fratelli Scholl vennero controllati
nell’università di Monaco e successivamente arrestati. Il 22
febbraio, insieme a Christoph Probst, vennero condannati a morte,
con l’accusa di favoreggiamento del nemico ed alto tradimento
della patria, nella corte suprema da Roland Freisler e il giorno stesso
giustiziati.
Durante un altro processo, il 19 aprile 1943, vennero condannati a
morte anche gli altri tre membri e giustiziati. Ma nei cinque processi
dibattuti fino a metà ottobre del 1944 fu loro pronunciata la
sentenza di reclusione fino a dodici anni.
Per i giovani, agire era un obbligo, anche mettendo a rischio la
propria vita. Per questo loro principio di coraggio, oggi si possono
considerare dei modelli. La loro esperienza, come anche quella di
altri gruppi di resistenza meno conosciuti, può essere una prova per
gli uomini del giorno d’oggi che non tutti i tedeschi erano d’accordo
con le ideologie del Terzo Reich e della Seconda Guerra mondiale.
WEIßE ROSE
DIE
Während des Zweiten Weltkrieges bildeten sich, trotz der
furchtbaren Kontrollen der Gestapo einige Widerstandsgruppen.
Eine davon ist die Weiße Rose
1942/1943 wurde die Weiße Rose in München von Hans und Sophie
Scholl, Alexander Schmorell, Christoph Probst, Willi Graf und dem
Universitätsprofessor Kurt Huber gegründet.
Die sechs Mitglieder schrieben, druckten und verteilten, trotz des
Lebensrisiko, insgesamt sechs Flugblätter gegen die Nazidiktatur in
der Zeit zwischen Juni 1942 und Februar 1943.
Das erste Flugblatt wurde von Hans und Alexander aufgelegt. Sie
verteilten 100 Exemplare und schickten sie mit der Post an