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Tesina - Premio maturità 2008
Titolo: Realtà e apparenza: apparire è la regola, essere è
Autore: Federica Di Giuseppe
Descrizione: per sua natura l'occhio umano rimane spesso affascinato molto più da un'ombra che dall'oggetto in sé che la trasmette: il pur sottile confine tra la realtà e l'apparenza, l'essere e l'apparire, l'artificiale e il reale risulta ormai sempre
Materie trattate: italiano, inglese, storia, filosofia, greco e latino, matematica, scienze, fisica
Area: umanistica
Sommario: Il problema di noi uomini non è il cervello, bensì i nostri sensi. Se riuscissimo ad assecondarli meglio riusciremmo a vedere la realtà celata dietro l'apparenza. A volte un'ombra riesce ad avere molto più fascino dell'oggetto che la trasmette. La facoltà d'illuderci che la realtà d'oggi sia la sola vera, se da un canto ci sostiene, dall'altro ci precipita in un vuoto senza fine, perché la realtà d'oggi è destinata a scoprire l'illusione domani. E la vita non conclude. Non può concludere. Se domani conclude, è finita. "Ciò che conosciamo di noi stessi non è che una parte di quello che noi siamo. E tante e tante cose, in certi momenti eccezionali, li sorprendiamo in noi stessi, percezioni, ragionamenti, stati di coscienza che sono veramente oltre i limiti relativi della nostra esistenza normale e cosciente."
Fenomeno
Fenomeno Realtà conoscibile
Parvenza, attraverso le forme a priori
realtà deformata (velo di Maya), della struttura
rappresentazione conoscitiva umana
puramente soggettiva Noumeno
Noumeno “La cosa in sé”
Realtà che si nasconde pensabile,
dietro al velo di Maya: ma non conoscibile
la volontà Attività formali
della mente umana
Attività formali Io penso – 12 categorie
della mente umana 2 forme a priori
Spazio – tempo - causalità (spazio e tempo)
Il mondo come rappresentazione
“Il mondo è una mia rappresentazione: questa è una verità che vale in
rapporto a ciascun essere vivente e conoscente (…) “
Il mondo circostante
esiste sempre e soltanto
in relazione
al soggetto percipiente
Rappresentazione
2 metà inseparabili SOGGETTO:
OGGETTO: ciò che tutto conosce
ciò che è conosciuto REALTA’:
insieme di
rappresentazioni ordinate con:
TEMPO SPAZIO CAUSALITA’
forma a priori forma a priori categoria che dà conto
che collega le rappresentazioni che collega le rappresentazioni dell’ “attività” che
secondo il nesso secondo una determinata la materia compie
della successione posizione secondo nessi di causa-effetto
Il mondo come volontà
Fenomeno = oggetto per il soggetto
Realtà visibile = apparenza, illusione Allegoria del castello
All’uomo il corpo è dato come
oggetto tra oggetti “ (…) qualcosa di immediatamente
conosciuto da ciascuno,
e che viene designato
con il nome di volontà”.
volontà oscura
energia del mondo,
forza cieca e a-razionale,
unica, eterna
“La volontà, “E’ davvero incredibile
in tutti i gradi del suo fenomeno, come insignificante e priva di senso,
dai più bassi ai più alti, manca affatto vista dal di fuori,
d’un fine ultimo e d’uno scopo; e come opaca e irriflessiva,
continuamente aspira, perché vista dal di dentro,
aspirare è la sua unica essenza; trascorra la vita di tutta l’umanità.
non è quindi capace E’ un languido aspirare e soffrire (…)”.
di nessun appagamento finale”.
Schopenhauer intende fuoriuscire dalla dimensione illusoria squarciando
il velo di Maya così da giungere alla realtà.
Egli ricorre all’allegoria del
“castello circondato dall’acqua con il ponte levatoio sollevato”
che il viandante può osservare da tutti i lati
.
pur rimanendone sempre fuori
L’uomo può esaminare la realtà da tutti i punti di vista, ma ne rimane sempre fuori. Solamente il
corpo, unica realtà che gli viene concessa, non solo come immagine, gli consente di andare al di là
delle illusioni.
Difference between appearance and reality through a painting
Dorian appears Dorian is cruel, vicious, depraved
forever young, beautiful, nice
He mantains his apparent The painting reveals or externalizes what Dorian
innocence and purity but conceals: his conscience, his aging, his moral
mainly his extraordinary corruption and psychological decadence.
beauty. The picture stands for the dark side of Dorian's
personality.
The story is profoundly allegorical: it is a 19th-
century version of the myth of Faust,
the story of a man who sells his soul to the devil
so that all his desires might be satisfied.
This soul becomes the picture,
which records the signs of time, the corruption, the
horror and the sins concealed
under the mask of Dorian's timeless beauty.
Wilde is critical towards the Victorian moralism where the appearance is
more important than the being.
Dorian is the symbol of bourgeois ipocrisy The portrait is the symbol of immorality of
with its falsity hidden by good manners the Victorian middle-class
- Moral puritanism prevalent in the - Exasperated and ostentatious piety
Victorian age insists that the expecially in sexuality even if it’s
moral fibre is what really makes only an appearance
the man - Prosperity and stability proved to
- Period of unprecedented material belong only to privileged classes
progress and imperial expansion -The poor lived in segregated areas
- Prejudices: beautiful people are with squalor, disease and crime
considered moral people; ugly
people immoral
Oscar Wilde in The picture of Dorian Gray, exactly in a letter of 1894, said:
“Basil is what I think to be. Henry is what the world thinks about me.
Dorian is what I supposed to be ”.
“Quest’uomo goffo e impacciato, incapace di trovare le parole… è un uomo qualunque, volgare.
Per la maggiore del tempo sono persone comuni, da nulla; improvvisamente scendono in essi,
come dal cielo, alcune facoltà estranee alla loro normale personalità; alcune potenze forse li
invadono, forze infernali delle quali il loro corpo è solo un involucro provvisorio”
LA GERMANIA DIVENTA NAZISTA: L’ITALIA DIVENTA FASCISTA:
nasce il mito del FÜHRER nasce il mito del DUCE
- Squadre denominate SA al servizio del - Politica autoritaria esercitata con
partito nazional socialista, trasformate poi l’appoggio del Gran Consiglio del Fascismo,
in SS della Milizia e della polizia segreta (OVRA)
- Programma “contro”: contro i governanti - Controllo dell’informazione (leggi
di Weimar, la democrazia, i comunisti, gli fascistissime, nuovi istituti nel mondo del
“inferiori” (slavi,negri ed ebrei) cinema)
- FUHRERPRINZIP (principio del capo): il - Diffusione di immagini del duce e
fuhrer è fonte suprema del diritto, dell’emblema del fascio littorio
interprete delle aspirazioni del popolo, - Imperialismo coloniale affinchè l’Italia
personaggio carismatico diventi la nazione guida dell’Europa
- Mito della razza ariana: l’arianesimo, - Mito dell’ “uomo nuovo”: creazione di un
espressione di una razza conquistatrice e nuovo uomo asservito al sistema totalitario
superiore, si è conservato nel popolo fascista e pronto a combattere per la
tedesco benchè inquinato dalle “razze grandezza nazionale
inferiori” - Mito dell’uomo fascista forte, atletico,
- Mito dello spazio vitale: costruire un aggressivo e fedele al duce che “ha sempre
nuovo stato tedesco esteso ad oriente a ragione”
danno dei popoli slavi e del comunismo “Dopo la Roma dei Cesari, dopo quella dei Papi,
“Chiudete i vostri occhi alla pietà! c’è oggi una Roma, quella fascista, la quale con la
Agite con brutalità! simultaneità dell ’antico e del moderno si impone
La ragione è del più forte” all ’ammirazione del mondo”
1939 1934
Imperialista più per ambizione
personale che per autentica
convinzione ideologica Amava mostrarsi sportivo,
Fu un assiduo lettore dei classici guidava automobili ed aerei, si
greci, amante della natura e della fece fotografare a torso nudo
cultura, appassionato di musica. a trebbiare il grano.
“ E’ un individuo ‘qualunque’:
indeciso, vanitoso, ipocondriaco, a volte
semplicemente inadeguato
di fronte a scelte più grandi di lui”
Andava a cavallo, nuotava, In contrasto con l’idea che egli aveva
giocava a tennis, tirava di di sé e con l’immagine pubblica, agì
scherma. spesso da comprimario e visse
Fu sempre sobrio, attento che la sua tormentato dai dubbi e dal timore di
salute si mantenesse salda, mai avido rimanere solo.
di denaro
Si pensava che attribuisse grande
valore alla dimensione pubblica e
non conoscesse alcuna vita privata,
nè avesse niente a che fare con le
donne. Solo la prima cosa era vera:
egli aveva un’amante, Eva Braun,
che viveva tranquillamente con lui al
Berghof. Ebbe anche altre storie
discrete.
Hitler amava i cani e gli Sembra che egli si
piaceva controllarli e comportasse come un
dominarli. La femmina di tiranno in casa
pastore tedesco di Hitler, propria, era
“ Hitler non è solo un uomo,
Blondi, gli offrì la cosa più “terribilmente
vicina all’amicizia che egli è qualcosa di collettivo. ruvido” con la moglie
avesse mai avuto. “Ma con Non è un individuo; è una nazione intera. Clara e raramente le
i suoi cani, così come con Tolta la dimensione politica rimane poco o niente.” rivolgeva parola.
ogni essere umano con cui Generalmente si
venisse a contatto”, scrive limitava a urlare e
Ian Kershaw, “qualsiasi sgridare i figli.
relazione era basata sulla
subordinazione al suo
dominio”. L’ascetismo giocò un ruolo importante
nell’immagine che di sè Hitler diffondeva
nell’intera Germania. Secondo la leggenda,
a cui molti danno credito, non fumava, non
beveva, nè mangiava carne. Beveva spesso
birra e vino diluito, aveva una speciale
passione per le salsicce bavaresi.
L’amore di Fedra per Ippolito è voluto da una divinità:
Afrodite per vendicare l’eccessiva dedizione di
Ippolito alla caccia e al culto di Artemide ed il suo
rifiuto verso ogni dimensione amorosa, scatena nella
“Cerchiamo di trovare una via onorevole per matrigna una terribile passione.
uscire dalla condizione in cui mi trovo” Fedra ignara di tale realtà si tormenta per il suo
Ippolito, Euripide amore incestuoso, che compromette, per altro, anche
la sua apparenza di donna “perbene”
Per Fedra l’amore per Ippolito è una malattia ormai
ineliminabile la cui soluzione è solamente
un’autodistruzione di se stessa.
“κατέσχετο έρωτι δεινώ τοĩς εμοĩς
βουλεύμασιν” L’opinione della gente e le convenzioni sociali la
Ippolito, Euripide condizionano totalmente; la sua etica aristocratica le
impone di vivere rispettando l’immagine che gli altri
hanno di lei: il suicidio è una necessità.
“Io trovo un unico rimedio alla mia disgrazia,
tanto da assicurare ai miei figli una vita
onorata, e che io mi risollevi un po’ in confronto
“ (…) e l ’infelice piangendo straziata sotto gli alla caduta che ho compiuto. Non produrrò
stimoli dell ’amore, si consuma in silenzio: nessuno di disonore alla mia casa di Creta, e non mi
quella casa sa di che male ella soffre” presenterò a Teseo disonorata”.
Ippolito, Euripide Euripide Seneca
Dopo aver dichiarato il suo amore a
Nella tavoletta Fedra Ippolito ed essere stata respinta
riporta le apparenti ragioni per salvare il proprio onore, accusa
del suo suicidio: il figliastro davanti a Teseo di
Ippolito ha abusato di lei. averla violentata
“Ιππòλυτος έυννης τñς εμñς
έτλη θιγεĩν βιά” La tavolette contenente la “falsa verità” “Chi fu, parlami, l ’uomo che ha
Ippolito, Euripide rappresenta l’estremo tentativo di una donna
che preferisce salvare la sua reputazione distrutto il nostro onore?”
piuttosto che la sua vita. “L’uomo che tu non puoi
immaginare”
Teseo crede alla moglie e si illude che Fedra sia
una donna per nulla malvagia, di animo nobile.
L’uomo decide infatti di chiedere la morte di
Ippolito che appare colpevole per vendicare la
moglie apparentemente vittima.
“che Ippolito non la veda più, luce del
“Βοã βοã δέλτος giorno e scenda, giovane, così, tra i morti,
“Io che ho perseguitato, rigido άλαστα” furibondi contro il suo padre”
vendicatore, un falso crimine, e sono
precipitato, così, dentro un vero Fedra è colta dal rimorso dell’atto
La divinità rivela la
delitto”. compiuto, comprende di essere schiava
verità e spiega a delle apparenze e della convenzioni sociali
Teseo il reale
Phaedra, Seneca e rivela la verità al marito.
svolgimento dei fatti.
Le stelle
producono energia apprezzabile
attraverso la misura della loro luminosità.
Luminosità assoluta Luminosità relativa
o o
intrinseca (L) apparente (l)
energia emessa nell’unità luce apprezzabile dalla
di tempo, la cui Terra
magnitudine: l = K · L/d
misurazione diretta è misura della quantità di luce che
impossibile in quanto le proviene da un corpo celeste e
stelle non sono tutte dipende dalla distanza dell’astro,
dalla sua grandezza e dalla sua
equidistanti dalla Terra temperatura
magnitudine visuale (m): m magnitudine assoluta (M):
magnitudine apparente apprezzata ad magnitudine calcolata portando
—= d
occhio nudo. tutte le stelle ad una distanza di
Non tiene conto di M 10 parsec (d)
- dimensioni dell’astro
- distanza dalla Terra
PIANO FISICO - REALE
INFINITO = illusione di aumentare o diminuire
indefinitamente una qualsiasi quantità:
APPARENZA
PIANO LOGICO - MATEMATICO
INFINITO = grandezza operativa
non più fittizia:
REALTA’
Limite di una funzione
Limite infinito di una funzione
Limite finito di una funzione